L’alpinista francese Lise Billon entra nel Team Ferrino

L’alpinista francese Lise Billon si racconta: non solo importanti ascensioni, ma soprattutto la sua attenzione verso i luoghi e verso la comunità alpinistica hanno spinto Ferrino ad accoglierla in squadra
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L’alpinista francese Lise Billon si racconta: non solo importanti ascensioni, ma soprattutto la sua attenzione verso i luoghi e verso la comunità alpinistica hanno spinto Ferrino ad accoglierla in squadra
Planetmountain
Classe 1988, l’alpinista e guida alpina francese Lise Billon entra a far parte del team Ferrino: la giovane Lise ha già un curriculum di ascensioni più che invidiabile ed è una delle poche donne ad aver vinto un Piolet d’Or (per l’apertura di Hasta las Wuebas, ED, WI5, M5, 90°, 1.000 mt., sul Cerro Riso Patrón Central, in Patagonia). Sarebbero bastate le sue numerose e tecnicamente complesse salite in Alaska, Patagonia, Yosemite e le principali pareti nord delle Alpi a convincere Ferrino ad accoglierla del suo team, ma non è tutto qui. L’alpinismo che da sempre Ferrino supporta non è solamente quello delle imprese tecnicamente complesse sulle più remote pareti del mondo, cosa che comunque Lise ha dimostrato di essere più che in grado di fare, ma soprattutto un alpinismo attento ai luoghi, alla comunità locale e alle persone che ne fanno parte. Inoltre da sempre Ferrino supporta le donne che intraprendono questi percorsi, nella speranza che le loro esperienze siano fonte d’ispirazione per tutti, cosa senza dubbio vera per Lise. Inoltre Ferrino già collabora con ENSA (l’École Nationale de Ski et d’Alpinisme) dove Lise si è formata. Lise oltre ad essere un’alpinista di rilievo internazionale è anche membro della FFME, la Federazione Francese della Montagna e dell’Arrampicata e nello specifico della squadra femminile: segue la formazione e l’allenamento di giovani donne che hanno già fatto importanti esperienze in montagna a raggiungere livelli ancora più alti in ambito alpinistico. È molto legata alla comunità alpinistica di cui fa parte e non si è mai fermata di fronte ai limiti dell’essere una donna, anzi, dice di non aver mai nemmeno pensato ad essere diversa, ma sono stati soprattutto gli altri a farglielo notare “io pensavo ai miei obiettivi, che fossero di natura alpinistica o all’idea di diventare guida, non mi sono mai posta il dubbio se in quanto donna avessi maggiori difficoltà a raggiungerli. Sono stati soprattutto gli altri, crescendo, a farmelo notare, ma non mi sono mai sentita limitata e ho proseguito per la mia strada; io voglio solo fare ciò che mi piace, fare il mio lavoro e vivere la montagna, ora lo noto, mi rendo conto di essere sicuramente una delle poche donne a fare questo genere di attività e di lavoro, però ho deciso di non soffermarmi su questo come se fosse un limite bensì di concentrare le mie energie sul realizzare ciò che ho in mente.” “Ho iniziato ad arrampicare da bambina”, racconta “è stato mio padre a farmi avvicinare a questo mondo, è una guida alpina e mi ha sempre portata in giro con lui, ho iniziato a scalare nella FFME, la Federazione Francese della Montagna e dell’Arrampicata quando ero ancora molto piccola”. Inizialmente Lise non pensava a cosa sarebbe diventata da grande “scalavo più che altro come un modo per stare insieme ai miei amici, anche se l’idea di diventare guida alpina l’ho sempre avuta”. Questo percorso le ha anche però dato maggiore fiducia in se stessa “diventare guida mi ha messo di fronte al dover prendere decisioni fondamentali per la mia sicurezza e quella dei miei clienti, devo essere ferma e responsabile, mi ha trasformata umanamente, dandomi la possibilità di diventare più sicura di me proprio perché devo essere certa delle decisioni che prendo”. Le chiediamo se preferisce il granito o il calcare, che è un po’ come chiedere se vuoi più bene alla mamma o al papà, infatti mi risponde “il calcare offre più varietà di movimenti però adoro le fessure, sono una lotta e mi piace proprio quella sensazione di combattimento”. Inferiamo con le domande alle quali è impossibile rispondere, chiedendole se preferisce la roccia o il ghiaccio e la sua risposta mette proprio in luce lo spirito di Lise: “A me piace la montagna che in quanto tale ti permette di non annoiarti mai, ha mille terreni di gioco diversi, in base alla stagione o a quello che preferisci fare in un dato momento l’alpinismo permette di variare molto, tra roccia, ghiaccio e neve non ci si annoia mai” Nonostante abbia già alle spalle numerose salite in terre lontane come la Patagonia e l’Alaska, Lise vive e lavora a Chamonix dove è molto legata alle persone e al luogo, oltre a fare la guida alpina infatti il suo ruolo di coach per la squadra femminile della FFME è un modo per portare avanti gli insegnamenti ricevuti “mi piace restituire ciò che ho ricevuto quando ero piccola, mi piace la cultura e l’aria di questo posto, qui l’alpinismo è di casa, credo che l’alpinismo crei un’identità tra la gente, mi piace nutrire tutto questo e farne parte”. Però un posto del cuore ce l’ha e nonostante abbia scalato su pareti lontanissime, quel posto rimane vicino a casa “sono legata al Verdon, è stato uno dei primi luoghi dove ho scalato, per me è casa, ho numerosi ricordi su quella spettacolare roccia, sulle placche del Verdon ci sono cresciuta.” 34 anni, Lise ha già moltissimi racconti in montagna ma a giudicare dallo spirito col quale affronta le sue spedizioni e il suo lavoro e dalla passione genuina che ha verso l’alpinismo, vale davvero la pena tenerla d’occhio perché siamo certi che avrà ancora molto altro da raccontare nei prossimi anni! Sarà una sfida per Ferrino supportarla e seguirla e le sue esperienze alpinistiche saranno sicuramente uno strumento prezioso per migliorare i nostri prodotti. Info: www.ferrino.it

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