Aku racconta l’Appalachian trail di Andreino Zonta
Aku presenta un nuovo capitolo del diario dellAppalachian trail di Andreino Zonta.
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Aku presenta un nuovo capitolo del diario dellAppalachian trail di Andreino Zonta.
Temporaneamente interrotto, ma certamente non concluso il viaggio americano di Andreino Zonta, il settantenne thru-hiker conosciuto e seguito con affetto nelle proprie imprese zaino in spalla per la volontà di ferro e linesauribile spinta ad andare avanti verso nuovi obiettivi e traguardi personali.
Quella di Andreino è una delle storie di straordinaria umanità che Aku ha scelto di sostenere, fornendo le calzature per le centinaia di miglia da percorrere a piedi dallinfaticabile bassanese. Negli ultimi due anni di questa sua seconda vita da escursionista sulle lunghe distanze, iniziata dopo la pensione, Andreino ha percorso quasi 6.000 km.
Nel 2010 la sfida di percorrere in solitaria gli oltre 3.600 km dellAppalachian Trail che si snoda lungo la costa orientale degli Stati Uniti da Springer Mountain in Georgia al Mtn Kathadin nel Maine. Un percorso particolarmente difficoltoso per dislivello, assenza di strutture ricettive e il rischio di imbattersi in alci, orsi e addirittura serpenti a sonagli. Frenato dopo quasi 2.000 km dalle pessime condizioni meteo e da qualche problema fisico, Andreino è tornato in America l11 aprile scorso per completare il percorso, ma ancora una volta il maltempo ha imposto uno stop dopo 160 miglia in 15 giorni di cammino, di cui 12 passati fra acqua e fango. Le piogge torrenziali, i forti venti e i tornado che si sono abbattuti sullAmerica nel mese di aprile, con unintensità mai registrata prima, hanno reso estremamente difficile oltreché pericoloso proseguire.
Per giorni Andreino è avanzato fra sentieri divenuti torrenti, carichi di fango, radici e pietre, confortato da alcuni incontri con persone disposte a dare un aiuto o offrire un garage per ripararsi nella notte. Il 2 maggio, costretto ad abbandonare nella notte il bosco a causa dei violenti temporali avventurandosi, fra laltro, nel rischioso attraversamento di un torrente in piena, Andreino ha scelto di sospendere la marcia e rientrare in Italia in attesa di condizioni migliori.
Naturalmente, non ha abbandonato lidea di completare il proprio percorso e, anzi, è già tornato in America, dove ha ripreso il cammino interrotto...
Quella di Andreino è una delle storie di straordinaria umanità che Aku ha scelto di sostenere, fornendo le calzature per le centinaia di miglia da percorrere a piedi dallinfaticabile bassanese. Negli ultimi due anni di questa sua seconda vita da escursionista sulle lunghe distanze, iniziata dopo la pensione, Andreino ha percorso quasi 6.000 km.
Nel 2010 la sfida di percorrere in solitaria gli oltre 3.600 km dellAppalachian Trail che si snoda lungo la costa orientale degli Stati Uniti da Springer Mountain in Georgia al Mtn Kathadin nel Maine. Un percorso particolarmente difficoltoso per dislivello, assenza di strutture ricettive e il rischio di imbattersi in alci, orsi e addirittura serpenti a sonagli. Frenato dopo quasi 2.000 km dalle pessime condizioni meteo e da qualche problema fisico, Andreino è tornato in America l11 aprile scorso per completare il percorso, ma ancora una volta il maltempo ha imposto uno stop dopo 160 miglia in 15 giorni di cammino, di cui 12 passati fra acqua e fango. Le piogge torrenziali, i forti venti e i tornado che si sono abbattuti sullAmerica nel mese di aprile, con unintensità mai registrata prima, hanno reso estremamente difficile oltreché pericoloso proseguire.
Per giorni Andreino è avanzato fra sentieri divenuti torrenti, carichi di fango, radici e pietre, confortato da alcuni incontri con persone disposte a dare un aiuto o offrire un garage per ripararsi nella notte. Il 2 maggio, costretto ad abbandonare nella notte il bosco a causa dei violenti temporali avventurandosi, fra laltro, nel rischioso attraversamento di un torrente in piena, Andreino ha scelto di sospendere la marcia e rientrare in Italia in attesa di condizioni migliori.
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