Volevo solo amarti
"C'è nell'arrampicata una specie di sottrazione, di eliminazione di ciò che non sia arrampicare. Quando arrampichi tutte le difficoltà della vita come per miracolo si riducono a una sola, di una semplicità spaventosa: come faccio a raggiungere quell'appiglio là in alto?"
Planetmountain
Anno
2012
Editore
Vivalda Editori
Recensitore
Erminio Ferrari
Prezzo
17,00
Pagine
168
Lingua
italiano
ISBN
978-8874801763
C’era una guida alpina, Cristiano Saracini, Chris per gli amici, che amava le donne non più di se stesso. Che dalla loro bellezza era attratto, soggiogato, non meno che dalla propria prestanza atletica e sessuale. Perché le donne, ah le donne, per loro avrebbe fatto, e quasi arrivò a fare, qualsiasi cosa, cose brutte, insomma.
Alberto Paleari è a sua volta guida alpina di lungo corso e scrittore ben noto e apprezzato. Il suo nuovo romanzo Volevo solo amarti (nella rediviva collana I licheni dell’editore Vivalda, pagg.162, € 17) è una sorta di noir alpino-mediterraneo, che si adegua alle modalità del genere, ma solo per smascherarle, nella trama e nel linguaggio.
Azione e colpi di scena hanno per palcoscenico soprattutto il Monte Bianco e la sua capitale Chamonix. Ed è in quei luoghi che Chris incontra, sciupa, sogna, si affida alle sue donne, in una trama che non conta svelare. Non tanto per salvaguardare il climax, ma perché è lo stesso autore a risolvere in un meta-finale la finzione narrativa.
Diremo soltanto che ci sono una ex moglie, una barista devota a Chris e al Signore, una miliardaria che non ne ha mai abbastanza (tanto da permettersi il lusso di conoscere quasi l’aldilà e di tornarsene di qua a portare a termine i suoi casini). E un guerrigliero che forse è solo un gigolo, o entrambe le cose insieme. E naturalmente il Bianco, l’aria sottile della sua vetta; l’Aiguille Verte, la montagna che bisogna aver salito per essere davvero alpinisti; il granito delle creste più belle. Ma anche il calcare del Mediterraneo, e un vecchio che accoglie senza troppe domande.
Se dunque ho capito bene, pur non essendo Chris un alter ego dell’Alberto Paleari (se non per quanto di sé ogni autore inevitabilmente proietta nei propri personaggi), Volevo solo amarti è un romanzo di mascheramento, a partire dal titolo che sembra buono per quelle cose tipo tre metri sopra il cielo, ma anche nel linguaggio, talora ruvido, talora ordinario; entrambi quasi perfettamente funzionali al programmatico rifiuto di retorica e persino di verosimiglianti immedesimazioni. In questa cosa l’Alberto Paleari è bravissimo, come nello scalare montagne. Il resto è da leggere.
Erminio Ferrari
ACQUISTALO SU SHOP.PLANETMOUNTAIN.COM
Alberto Paleari è a sua volta guida alpina di lungo corso e scrittore ben noto e apprezzato. Il suo nuovo romanzo Volevo solo amarti (nella rediviva collana I licheni dell’editore Vivalda, pagg.162, € 17) è una sorta di noir alpino-mediterraneo, che si adegua alle modalità del genere, ma solo per smascherarle, nella trama e nel linguaggio.
Azione e colpi di scena hanno per palcoscenico soprattutto il Monte Bianco e la sua capitale Chamonix. Ed è in quei luoghi che Chris incontra, sciupa, sogna, si affida alle sue donne, in una trama che non conta svelare. Non tanto per salvaguardare il climax, ma perché è lo stesso autore a risolvere in un meta-finale la finzione narrativa.
Diremo soltanto che ci sono una ex moglie, una barista devota a Chris e al Signore, una miliardaria che non ne ha mai abbastanza (tanto da permettersi il lusso di conoscere quasi l’aldilà e di tornarsene di qua a portare a termine i suoi casini). E un guerrigliero che forse è solo un gigolo, o entrambe le cose insieme. E naturalmente il Bianco, l’aria sottile della sua vetta; l’Aiguille Verte, la montagna che bisogna aver salito per essere davvero alpinisti; il granito delle creste più belle. Ma anche il calcare del Mediterraneo, e un vecchio che accoglie senza troppe domande.
Se dunque ho capito bene, pur non essendo Chris un alter ego dell’Alberto Paleari (se non per quanto di sé ogni autore inevitabilmente proietta nei propri personaggi), Volevo solo amarti è un romanzo di mascheramento, a partire dal titolo che sembra buono per quelle cose tipo tre metri sopra il cielo, ma anche nel linguaggio, talora ruvido, talora ordinario; entrambi quasi perfettamente funzionali al programmatico rifiuto di retorica e persino di verosimiglianti immedesimazioni. In questa cosa l’Alberto Paleari è bravissimo, come nello scalare montagne. Il resto è da leggere.
Erminio Ferrari
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Anno
2012
Editore
Vivalda Editori
Recensitore
Erminio Ferrari
Prezzo
17,00
Pagine
168
Lingua
italiano
ISBN
978-8874801763