Sicilia
Guida dei Monti d’Italia
La Guida dei Monti d’Italia dedicata alla Sicilia dell’arrampicata e delle escursioni. Dall’Etna al M.te S. Pellegrino ma anche dai meno conosciuti M.ti Nébrodi, ai vulcani delle Isole Eolie, dalle pareti del M.te Gallo al paretone di San Vito lo Capo. Sempre nell’ambiente particolare e semisconosciuto di una montagna dalla natura tutta mediterranea.
Planetmountain
Anno
2001
Editore
Club Alpino Italiano - Touring Club Italiano
Recensitore
Francesca Colesanti
Prezzo
70.000
Lingua
Italiano
ISBN
88-365-2044-8
Arrampicare sulle placche dello Schiavo, sul grigio, magnifico calcare del Monte Pellegrino, al sole, per poi scendere a Mondello, divorare una brioche col gelato, magari mettere i piedi a mollo nel mare, e poi tornare a Valdesi, all'ombra, per fare ancora qualche tiro. Anche in pieno inverno. Dentro Palermo. Sensazioni magiche, difficili da mettere su carta, come gli odori che avvolgono quelle pareti.
In questo paradiso dell'arrampicata regnava Roby. Ne faceva parte integrante. Ne conosceva tutti gli appigli, i diedri, gli strapiombi, i trucchi, le bellezze, i sentieri, le piante. Non c'era un solo palmo di quel territorio che lui non avesse battuto, da solo o in compagnia. Andare a Palermo, significava mettersi nelle sue mani e lasciarsi guidare, per le pareti come per la "vucciria". E Roby non aspettava altro che qualcuno "scendesse" a Palermo, per fare da cicerone, per mostrare con orgoglio le sue ultime creazioni: un'altra difficile via sul Pellegrino, una facile cresta a Monte Gallo, nuove ipotesi di itinerari sul paretone di San Vito lo Capo. Più ne apriva, di vie, più sembrava ne potesse aprire, più scenari gli si aprivano all'orizzonte.
Ogni tanto faceva qualche incursione "all'estero", Dolomiti, Gran Sasso, Monte Bianco, ma poi tornava, assetato, sulla sua terra. Roby non c'è più, è caduto un giorno d'estate, mentre da solo scalava sul monte Pellegrino, la sua montagna, quella che Goethe definì "il più bel promontorio del mondo". Oggi il suo nome, la sua firma, appare sulla copertina della nuovissima "Guida dei monti d'Italia" sulla Sicilia, assieme a quella di Giuseppe Maurici, suo amico, compagno di cordata, ed erede di quella difficilissima impresa che Roby aveva avviato: la redazione di una guida Cai Touring.
Come Giuseppe, anche Roby all'inizio si sentiva schiacciato dall'imponente mole di lavoro che questa guida avrebbe comportato. E quindi a Giuseppe vanno i nostri doppi complimenti per essere riuscito a portarla a termine, sicuramente anche grazie alla convinzione che nulla poteva fare di più bello per la memoria di Roby.
La guida, come tutte le guide Cai Touring, è una piccola bibbia, non solo per il formato e l'austera edizione in tela. Quanto piuttosto per la tradizionale accuratezza e l'estremo dettaglio con i quali vengono descritti gli itinerari, tanto d'arrampicata che di escursionismo. Ma in questo caso specifico il lavoro è stato particolarmente arduo e quindi ancor più encomiabile. Innanzitutto perché si tratta di un territorio enorme, che va dall'Etna, ai Nebrodi, fino alle Madonie. In secondo luogo, perché è la prima volta che la grande isola mediterranea viene passata in rassegna, sul profilo alpinistico-escursionistico.
I l volume, nel suo impianto generale, non è dissimile dagli altri della collana (a colmare il "vuoto" insulare, nel '97 è apparsa anche la guida della Sardegna). Le diversità, connesse alla vastità del territorio sul quale si distribuiscono le montagne prese in considerazione, riguardano i punti d'appoggio, gli accessi, i rifugi, che anziché essere raggruppati come di consueto all'inizio del volume, sono descritti nell'ambito di ognuno dei dodici gruppi montuosi. Questa collana, grazie alla sapiente e indefessa attività di progettazione e coordinamento di Gino Buscaini, alpinista, esploratore e scrittore noto a tutto il mondo verticale, è nata nel 1934 dalla collaborazione tra il Cai e il Tci e da allora ha esaminato la maggior parte dei rilievi d'Italia. Completate dalla descrizione dei rifugi, da foto e da dettagliate cartine, le guide portano anche alla scoperta di flora, fauna, geologia e storia dei rilievi d'Italia
di Francesca Colesanti (Il manifesto)
ACQUISTALO SU SHOP.PLANETMOUNTAIN.COM
In questo paradiso dell'arrampicata regnava Roby. Ne faceva parte integrante. Ne conosceva tutti gli appigli, i diedri, gli strapiombi, i trucchi, le bellezze, i sentieri, le piante. Non c'era un solo palmo di quel territorio che lui non avesse battuto, da solo o in compagnia. Andare a Palermo, significava mettersi nelle sue mani e lasciarsi guidare, per le pareti come per la "vucciria". E Roby non aspettava altro che qualcuno "scendesse" a Palermo, per fare da cicerone, per mostrare con orgoglio le sue ultime creazioni: un'altra difficile via sul Pellegrino, una facile cresta a Monte Gallo, nuove ipotesi di itinerari sul paretone di San Vito lo Capo. Più ne apriva, di vie, più sembrava ne potesse aprire, più scenari gli si aprivano all'orizzonte.
Ogni tanto faceva qualche incursione "all'estero", Dolomiti, Gran Sasso, Monte Bianco, ma poi tornava, assetato, sulla sua terra. Roby non c'è più, è caduto un giorno d'estate, mentre da solo scalava sul monte Pellegrino, la sua montagna, quella che Goethe definì "il più bel promontorio del mondo". Oggi il suo nome, la sua firma, appare sulla copertina della nuovissima "Guida dei monti d'Italia" sulla Sicilia, assieme a quella di Giuseppe Maurici, suo amico, compagno di cordata, ed erede di quella difficilissima impresa che Roby aveva avviato: la redazione di una guida Cai Touring.
Come Giuseppe, anche Roby all'inizio si sentiva schiacciato dall'imponente mole di lavoro che questa guida avrebbe comportato. E quindi a Giuseppe vanno i nostri doppi complimenti per essere riuscito a portarla a termine, sicuramente anche grazie alla convinzione che nulla poteva fare di più bello per la memoria di Roby.
La guida, come tutte le guide Cai Touring, è una piccola bibbia, non solo per il formato e l'austera edizione in tela. Quanto piuttosto per la tradizionale accuratezza e l'estremo dettaglio con i quali vengono descritti gli itinerari, tanto d'arrampicata che di escursionismo. Ma in questo caso specifico il lavoro è stato particolarmente arduo e quindi ancor più encomiabile. Innanzitutto perché si tratta di un territorio enorme, che va dall'Etna, ai Nebrodi, fino alle Madonie. In secondo luogo, perché è la prima volta che la grande isola mediterranea viene passata in rassegna, sul profilo alpinistico-escursionistico.
I l volume, nel suo impianto generale, non è dissimile dagli altri della collana (a colmare il "vuoto" insulare, nel '97 è apparsa anche la guida della Sardegna). Le diversità, connesse alla vastità del territorio sul quale si distribuiscono le montagne prese in considerazione, riguardano i punti d'appoggio, gli accessi, i rifugi, che anziché essere raggruppati come di consueto all'inizio del volume, sono descritti nell'ambito di ognuno dei dodici gruppi montuosi. Questa collana, grazie alla sapiente e indefessa attività di progettazione e coordinamento di Gino Buscaini, alpinista, esploratore e scrittore noto a tutto il mondo verticale, è nata nel 1934 dalla collaborazione tra il Cai e il Tci e da allora ha esaminato la maggior parte dei rilievi d'Italia. Completate dalla descrizione dei rifugi, da foto e da dettagliate cartine, le guide portano anche alla scoperta di flora, fauna, geologia e storia dei rilievi d'Italia
di Francesca Colesanti (Il manifesto)
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Anno
2001
Editore
Club Alpino Italiano - Touring Club Italiano
Recensitore
Francesca Colesanti
Prezzo
70.000
Lingua
Italiano
ISBN
88-365-2044-8