Riccardo Cassin. Cento volti di un grande alpinista

Narrativa
Cosa si può ancora raccontare di Riccardo Cassin alla soglia dei suoi primi 100 anni? E’ un’impresa se si pensa agli 11 libri già pubblicati, per non parlare della montagna di articoli. Ci voleva un’idea. Come quella di questo “Riccardo Cassin. Cento volti di un grande alpinista”. Un album corale fatto di 100 “pezzi” che compongono un unico ritratto: quello di uno dei più grandi alpinisti di sempre.
Planetmountain
Anno
2008
Editore
Bellavite
Recensitore
Vinicio Stefanello
Prezzo
42 euro
Pagine
240
Lingua
Italiano
ISBN
978-88-7511-092-5


Cosa si può ancora raccontare di Riccardo Cassin alla soglia dei suoi primi 100 anni? E’ un’impresa se si pensa agli 11 libri già pubblicati, per non parlare della montagna di articoli. Ci voleva un’idea. Come quella di questo “Riccardo Cassin. Cento volti di un grande alpinista”. Un album corale fatto di 100 “pezzi” che compongono un unico ritratto: quello di uno dei più grandi alpinisti di sempre.

Sono cento prospettive raccontate da altrettante penne e descritte da tantissime foto quelle contenute in questo volume. Il Cassin così com’è stato visto e “scritto” nel corso della sua lunghissima carriera di alpinista e di uomo, più alcuni preziosi inediti. Sono le testimonianze dei suoi amici di cordata ma anche di chi era in competizione con lui; degli alpinisti (tutti grandi alpinisti) che hanno ripetuto le sue vie e di quelli (altrettanto grandi) che avrebbero voluto aprirle loro quelle vie. Ci sono le testimonianze dei giornalisti (tra cui spicca Gianni Brera) che hanno documentato le sue imprese, ma anche di chi l’ha conosciuto solo per le sue imprese.

C’è il Cassin degli inizi, con la sua storia di giovane immigrato friulano in cerca di fortuna a Lecco. E c’è il Cassin che il 2 gennaio 2009 compirà 100 anni. C’è il pugile che lascia i guantoni per la montagna e la scalata, e naturalmente c’è l’alpinista delle grandi prime. Come la nord-est del Badile, la Ovest di Lavaredo e la Walker alle Grandes Jorassess. Il Cassin partigiano, ma anche l’alpinista pluripremiato con le medaglie d’oro del regime fascista. C’è il capo spedizione del Gasherbrum IV, del McKinley e del Lhotse. E il capocordata che voleva sempre stare davanti, e che si conquistava questo diritto non sbagliando mai l'obiettivo ma anche credendo sempre nel gruppo, nella forza del fare assieme le cose.

Il libro racconta il marito, il papà, il nonno e l’operaio che ha costruito l’officina dove ha imparato l’arte del fabbro. Ma anche l’imprenditore che ha saputo creare dal nulla un’azienda. C’è l’ingiustizia dell’esclusione dall’avventura del K2, come la sua capacità di andare oltre, di superarla e di far valere la sua forza. C’è tutto Cassin, insomma. Così com’è stato, con tutta la caparbietà e anche il coraggio positivo con cui ha saputo affrontare la sua vita e la sua lunghissima e luminosa stagione di alpinista.

“Ho sempre arrampicato con grandi alpinisti” ama ripetere ancora adesso Cassin. C’è da credergli. Come si deve aggiungere che molti grandissimi dell’alpinismo hanno scritto di lui e delle sue imprese. Basta scorrere le firme raccolte in questa antologia per capirlo. Tutti nomi che hanno scritto la storia dell’alpinismo come Walter Bonatti, Reinhold Messner, Carlo Mauri, Edmund Hillary, Chris Bonnington, Hermann Buhl, René Desmaison, Anderl Heckmair, Cesare Maestri. E ancora Gaston Rebuffat, Lionel Terray, Tita Piaz, Giusto Gervasutti, Pierre Alain, Kurt Diemberger, Toni Hiebeler, Georges Livanos. E non è finita,  perché ci sono gli interventi, su Cassin e per Cassin, di scrittori-alpinisti e uomini di cultura come Dino Buzzati, Giampiero Motti, Fosco Maraini. I riconoscimenti di capi di stato come John Fitzgerald Kennedy e Oscar Luigi Scalfaro. Il ricordo di tantissimi famosi e meno famosi.

Sfogliando questo album dei ricordi ognuno può scegliere il suo percorso alla ricerca dei volti di Cassin. Magari partendo dall’Uomo rupe, il bellissimo ritratto-favola dedicatogli da Fosco Maraini. Continuando con la verve e la passione del grande “Greco”, Georges Livanos, che da par suo racconta la prima di Cassin e compagni sul Badile. E poi l’irresistibile Cassin che fa l’occhiolino alla direttrice del Banff Film Festival. Passando da quel Cassin, raccontato da Italo Zandonella Callegher, che nel 1988 al Film Festival di Trento, contro tutti i paludati censori dell’epoca, apre le braccia ai giovani e alla nuova arrampicata (quella sportiva). C’è il bel racconto di Alessandro Gogna sulla mitica prima della Walker, e il toccante pellegrinaggio alla tomba del padre in Canada di Daniele Redaelli. Ma anche la perfetta lettera scrittagli da Irma, sua futura moglie e compagna di tutta la vita.

Qui c’è tutto il Cassin che molti alpinisti hanno sognato e quello più nascosto. Cento tessere di un mosaico da ordinare come si vuole ma che alla fine danno sempre lo stesso risultato: la semplice, forte, coinvolgente vicenda di un uomo che ha saputo vivere in pieno la sua vita e le sue passioni.



Anno
2008
Editore
Bellavite
Recensitore
Vinicio Stefanello
Prezzo
42 euro
Pagine
240
Lingua
Italiano
ISBN
978-88-7511-092-5