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Via Ferrata delle Trincee
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Planetmountain.com
Versante
Ovest - Est
Dislivello salita
300m
Dislivello ferrata
200m
Quota
2727m
Difficoltà
Media
Orario
2 h
Periodo
giugno - ottobre
Frequentazione
Alta
La ferrata delle Trincee e’ un itinerario interessante sia dal punto di vista sportivo e paesaggistico ma anche perche’ conducendoci attraverso cunicoli e gallerie della Grande Guerra ci permette di leggere i segni del passato e riflettere.
Tecnicamente l’itinerario e’ molto piacevole e vario. Il punto piu’ difficile e’ costituito dalla parete iniziale piuttosto ripida e con scarsi appoggi per i piedi. La roccia vulcanica presente lungo tutto il pecorso permette una buona aderenza se si e’ dotati di scarpe morbide.
Tecnicamente l’itinerario e’ molto piacevole e vario. Il punto piu’ difficile e’ costituito dalla parete iniziale piuttosto ripida e con scarsi appoggi per i piedi. La roccia vulcanica presente lungo tutto il pecorso permette una buona aderenza se si e’ dotati di scarpe morbide.
Accesso generale
Numerosi accessi possibili.
Dalla Val di Fassa o da Malga Ciapela si puo’ salire al Passo Fedaia e lasciare l’auto alla diga. Con il sentiero 698 si raggiunge Porta Vescovo e da qui la partenza.
Da Arabba con la funivia direttamente a Porta Vescovo. Accesso
Dal Passo Fedaia lungo il sentiero 698 in cica 45 min. si raggiunge il rif. Porta Vescovo posto al termine della fuinivi che sale direttamente da Arabba. Da qui si seguono le indicazioni verso est traversando prima in quota e poi salendo direttamente alle rocce della Cima Mesola. Itinerario
L’itinerario parte su una placca liscia di circa 30 m da salire in aderenza. Una buona cengia porta a sinistra e poi per placche meno ripide si raggiunge la cresta sommitale. Da qui inizia un percorso molto vario che si alterna sui due versanti della montagna con tratti esposti ma ben attrezzati, superando anche un piccolo ponte. Raggiunta la cima della Mesola inizia una ripida discesa che conduce ad un’ampia insellatura. In questo punto e’ possibile abbandonare la ferrata ritornando lungo un sentiero in direzione sud a raccordarsi al sentiero che conduce alla funivia. Continuando invece lungo la dorsale e attraversando due gallerie si passa dal versante nord e a sud. Si prosegue con percorso esposto fino alla base dell’ultimo ripido risalto della Mesolina. Con l’aiuto di cavi si sale fino all’imbocco dell’ultima galleria. Si segue il tunnel facendo attenzione alle numerose diramazioni e si esce dopo circa 300 m sul versante sudest nei pressi del bivacco Bontadini 2550 m. Discesa
Dal Bivacco si segue il sentiero verso est e si scende velocemente al rif. Padon 2390 m. Da qui si puo’ scendere lungo la pista da sci in direzione sud (sentiero 699) al Passo Fedaia e poi si rientra alla diga. Per rientrare verso Arabba si puo’ scendere lungo il sentiero 699 in direzione nord oppure lungo il sentiero di rientro a Porta Vescovo che attraversa in quota lungo il versante meridionale della cresta del Padon. Materiale
Indispensabile un torcia elettrica. Difficoltà
Percorso vario con un primo tratto abbastanza impegnativo. La roccia vulcanica meno lavorata rispetto alla dolomia richiede un buon uso dei piedi e anche un po’ d’abitudine all’aderenza. Visto lo sviluppo in cresta sono richieste abitudine all’esposizione ed un discreto allenamento.
Numerosi accessi possibili.
Dalla Val di Fassa o da Malga Ciapela si puo’ salire al Passo Fedaia e lasciare l’auto alla diga. Con il sentiero 698 si raggiunge Porta Vescovo e da qui la partenza.
Da Arabba con la funivia direttamente a Porta Vescovo. Accesso
Dal Passo Fedaia lungo il sentiero 698 in cica 45 min. si raggiunge il rif. Porta Vescovo posto al termine della fuinivi che sale direttamente da Arabba. Da qui si seguono le indicazioni verso est traversando prima in quota e poi salendo direttamente alle rocce della Cima Mesola. Itinerario
L’itinerario parte su una placca liscia di circa 30 m da salire in aderenza. Una buona cengia porta a sinistra e poi per placche meno ripide si raggiunge la cresta sommitale. Da qui inizia un percorso molto vario che si alterna sui due versanti della montagna con tratti esposti ma ben attrezzati, superando anche un piccolo ponte. Raggiunta la cima della Mesola inizia una ripida discesa che conduce ad un’ampia insellatura. In questo punto e’ possibile abbandonare la ferrata ritornando lungo un sentiero in direzione sud a raccordarsi al sentiero che conduce alla funivia. Continuando invece lungo la dorsale e attraversando due gallerie si passa dal versante nord e a sud. Si prosegue con percorso esposto fino alla base dell’ultimo ripido risalto della Mesolina. Con l’aiuto di cavi si sale fino all’imbocco dell’ultima galleria. Si segue il tunnel facendo attenzione alle numerose diramazioni e si esce dopo circa 300 m sul versante sudest nei pressi del bivacco Bontadini 2550 m. Discesa
Dal Bivacco si segue il sentiero verso est e si scende velocemente al rif. Padon 2390 m. Da qui si puo’ scendere lungo la pista da sci in direzione sud (sentiero 699) al Passo Fedaia e poi si rientra alla diga. Per rientrare verso Arabba si puo’ scendere lungo il sentiero 699 in direzione nord oppure lungo il sentiero di rientro a Porta Vescovo che attraversa in quota lungo il versante meridionale della cresta del Padon. Materiale
Indispensabile un torcia elettrica. Difficoltà
Percorso vario con un primo tratto abbastanza impegnativo. La roccia vulcanica meno lavorata rispetto alla dolomia richiede un buon uso dei piedi e anche un po’ d’abitudine all’aderenza. Visto lo sviluppo in cresta sono richieste abitudine all’esposizione ed un discreto allenamento.
Commenti
29/08/2008 Andrea Belardi
Bellissima ferrata.La sconsiglio a chi,come me,è alla primissima esperienza.Questo a causa dell'impressionante parete iniziale e della notevole esposizione. In ogni caso il percorso è tutto percorribile in sicurezza grazie al cavo. La vista offre un panorama a 360 gradi ed è sicuramente molto interessante e suggestivo il passaggio nelle gallerie e nei resti delle trincee della prima guerra mondiale.
29/08/2008 Sandro Cremona
Molto bella, non ho trovato le indicazioni per l'ingresso della galleria (in diversi non l'abbiamo trovata e siamo scesi per i prati)
29/08/2008 Sandro Cremona
Aggiunta: Anche la descrizione nel presente sito non fornisce indicazioni chiare per trovare l'ingresso della galleria. Mancando queste, sia sulla via sia sul sito, si perde una delle bellezze della ferrata e si è costretti a scendere a valle attraversando i prati.
12/08/2008 simone nale
fantastica ferrata!l'attacco e' veramente duro ma poi ci si diverte una cifra! da rifare!!!
Bellezza
Autore scheda
Planetmountain.com
Versante
Ovest - Est
Dislivello salita
300m
Dislivello ferrata
200m
Quota
2727m
Difficoltà
Media
Orario
2 h
Periodo
giugno - ottobre
Frequentazione
Alta
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