Via dei Camorzieri - La Palazza
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Via dei Camorzieri: La Palazza, Monti del Sole, Dolomiti Bellunesi
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Franco Miotto, Valentino Prest e Piero Fornasier il 14 Luglio 1984 - Probabile nuova variante nella parte iniziale Beppe Ballico e Saverio De Toffol il 24 Ottobre 2019
Autore scheda
Beppe Ballico
Versante
Ovest
Lunghezza dislivello
550 m
Difficoltà
La via originale fino al IV+. Con la variante, alcuni passi di V
Orario
4.30 h circa
Via aperta da Franco Miotto, Valentino Prest e Piero Fornasier il 14 Luglio 1984 sulla Palazza nei Monti dei Sole, Dolomiti Bellunesi, raramente ripetuta. Probabile nuova variante nella parte iniziale Beppe Ballico e Saverio De Toffol il 24 Ottobre 2019. Quota attacco: 1450 m
Accesso generale
Dalla Località Mas (Bl) all'inizio della Val Cordevole, seguire le indicazioni per San Gottardo (Bl). Una volta raggiunto l'antico convento della Certosa di Vedana, proseguire la strada asfaltata verso sinistra fino a imboccare la stretta strada asfaltata che sale alla piccola frazione "Le Rosse alte" (540 m). Parcheggiare subito dopo le ultime case a sinistra su ampio parcheggio. Accesso
Due possibilità: per la Val Salèt (Vedasi guida M.ti del sole di Sommavilla e Celi) oppure dalla località Le Rosse di Vedana 500 m circa (consigliato).
Dalle Rosse di Vedana: dal villaggio Le Rosse Alte, dove si parcheggia, si segue il sentiero in direzione Ovest ben marcato che prima in leggere discesa e poi in salita, che porta a girare un crinale in vista del Lago del Mis. Si continua a scendere fino al fondo di una stretta valletta denominata Val de San Danièl e si prosegue sull'altro versante. Si scende una scaletta metallica in corrispondenza di un salto in corrispondenza della profonda Val Carpenàda e successivamente ad un bivio con indicazioni in legno, si segue a destra in salita per Casera Nusièda alta (970 m), sulle pendici sud-occidentalidel Piz de Nusièda. Raggiuntola, si sale nel bosco mantenendo leggermente la destra verso una fonte d'acqua e per tracce e ometti salire ripidi nel bosco di nocciolo fino ad una radura in vista del caratteristico Sass de Peralòra. Seguendo vari tagli su mughi lo si raggiunge, proseguendo per il crinale sempre in salita si perviene alla Forzèla delle Canèvuze (1560 m). Ci si abbassa nel bosco e seguendo con lunga traversata con qualche segnalazione di colore rosso, per lo più sbiadita, si passa sotto un anfratto giallo, superando un ghiaione e un pendio con mughi. Si continua sotto le rocce del versante est del Zìmon de Peralòra e aggirata una conca, da ultimo in discesa intorno a una costola rocciosa, si prosegue individuando il passaggio tra tagli di mughi, fino allo stretto canale che sale al Forzelòn de le Mughe. Si prosegue attraversando tra fitti mughi e brevi salti di rocce fino ad un canalino di ghiaia che si scende per circa 50 m. Facendo attenzione, si prosegue in direzione nord ovest (sinistra faccia a valle) fino ad una stretta zona prativa a ridosso delle pareti proprio di fronte alla parete Ovest della Palazza. Abbassandosi per ripide zone erbose, si individua il passaggio tra mughi per ridiscendere zig zagando le ripide fasce rocciose in direzione alta Val Salèt (passaggi di II). Senza via obbligata ci si porta in direzione dello sbocco di un largo canale, dove si risale con passaggi di II la Busa del Fornèl fino a 1450 m circa (acqua anche a stagione avanzata). L'attacco si trova in corrispondenza di un camino spesso bagnato. Calcolare 4.30 h circa. Itinerario
L1: Salire il camino per circa 15 m, obliquare a sinistra fino sotto ad un diedrino nerastro. Sosta da attrezzare, IV, 30 m.
L2: Proseguire per il diedrino fino sotto a delle pareti strapiombanti. Sosta da attrezzare, V, 25 m.
L3: Attraversare in leggera discesa verso destra per circa 10 m fino a risalire un sperone a sinistra di un vago canale. Continuare su roccia più facile e ben appigliata verso sinistra fino sotto a delle brevi placche compatte. Sosta da attrezzare, V, IV-, 50 m.
L4: Proseguire in direzione di una fascia di strapiombi, superando delle compatte placche di roccia ottima fino sotto ad un tetto. Sosta da attrezzare, IV+, V, 55 m.
L5: Seguendo una facile rampa verso sinistra per circa 10 m, si risalgono alcuni salti fino all'inizio del catino erboso. Sosta da attrezzare, IV-, 25 m.
L6: Salire per 150 m il ripido pendio rimanendo verso sinistra sotto le pareti. Raggiungere la grande nicchia con passi di III. Sosta su ottima clessidra con cordone (lasciato).
L7: Alzarsi a sinistra e superare in leggero strapiombo un atletico passaggio (ch con vecchio cordino). Proseguire su roccia ottima, ma di difficile protezione con friend e superando una strozzatura (vecchio cuneo cilindrico con cavetto in ferro) si raggiunge una piccola nicchia. Sosta 1 ch (lasciato), IV+, 45 m.
L8: Attraversare su cengia esposta fino ad un mugo, proseguire brevemente in verticale fino a raggiungerne un altro su buon terrazzo. Sosta mugo, II, 30 m.
L9: Risalire un tratto di roccia giallastra (III) per raggiungere una larga cengia, proseguire attraversando delicatamente verso destra tra zolle d'erba e roccia instabile fino ad una parete rocciosa. Da questa abbassarsi arrampicando delicatamente (cl con cordino lasciato) fino alla conca erbosa. Sosta da attrezzare su masso, III+, 60 m.
Facilmente si risale il ripido pendio fino ad un breve e facile canalino che porta alla Forcella del Mònt Alt. 80 m Discesa
Individuando i vari tagli su mughi, raggiungere i resti di una vecchia casera. Seguendo una vaga traccia, ci si abbassa nel largo vallone denominato Val dei Pèz e facendo attenzione a non perdere la traccia che si districa tra fitti mughi. Individuando un valloncello, lo si scende rimanendo a destra su vaga traccia fino ad una radura dove si trova una sorgente. Superata la zona prativa, si scende nel bosco ripidamente entrando nella Cengia Longa Alta che si percorre con attenzione fino al Col dei Pòrz (1113 m). Facendo sempre attenzione a non perdere la traccia, si individua il sentiero che inizia a scendere in mezzo al bosco fino al Col de la Cazèta (826 m) e sempre ripidamente si scende lungo l'evidente sentierino per il Costone del Col dei Spin. Raggiunto il sentiero che proviene da San Gottardo, lo si segue verso destra costeggiando il fiume Cordevole fino a che si riesce a guadare nel punto più agevole in direzione di Candàten (419 m). Calcolare 3 h Materiale
Normale dotazione alpinistica con buon assortimento di chiodi e martello.
Dalla Località Mas (Bl) all'inizio della Val Cordevole, seguire le indicazioni per San Gottardo (Bl). Una volta raggiunto l'antico convento della Certosa di Vedana, proseguire la strada asfaltata verso sinistra fino a imboccare la stretta strada asfaltata che sale alla piccola frazione "Le Rosse alte" (540 m). Parcheggiare subito dopo le ultime case a sinistra su ampio parcheggio. Accesso
Due possibilità: per la Val Salèt (Vedasi guida M.ti del sole di Sommavilla e Celi) oppure dalla località Le Rosse di Vedana 500 m circa (consigliato).
Dalle Rosse di Vedana: dal villaggio Le Rosse Alte, dove si parcheggia, si segue il sentiero in direzione Ovest ben marcato che prima in leggere discesa e poi in salita, che porta a girare un crinale in vista del Lago del Mis. Si continua a scendere fino al fondo di una stretta valletta denominata Val de San Danièl e si prosegue sull'altro versante. Si scende una scaletta metallica in corrispondenza di un salto in corrispondenza della profonda Val Carpenàda e successivamente ad un bivio con indicazioni in legno, si segue a destra in salita per Casera Nusièda alta (970 m), sulle pendici sud-occidentalidel Piz de Nusièda. Raggiuntola, si sale nel bosco mantenendo leggermente la destra verso una fonte d'acqua e per tracce e ometti salire ripidi nel bosco di nocciolo fino ad una radura in vista del caratteristico Sass de Peralòra. Seguendo vari tagli su mughi lo si raggiunge, proseguendo per il crinale sempre in salita si perviene alla Forzèla delle Canèvuze (1560 m). Ci si abbassa nel bosco e seguendo con lunga traversata con qualche segnalazione di colore rosso, per lo più sbiadita, si passa sotto un anfratto giallo, superando un ghiaione e un pendio con mughi. Si continua sotto le rocce del versante est del Zìmon de Peralòra e aggirata una conca, da ultimo in discesa intorno a una costola rocciosa, si prosegue individuando il passaggio tra tagli di mughi, fino allo stretto canale che sale al Forzelòn de le Mughe. Si prosegue attraversando tra fitti mughi e brevi salti di rocce fino ad un canalino di ghiaia che si scende per circa 50 m. Facendo attenzione, si prosegue in direzione nord ovest (sinistra faccia a valle) fino ad una stretta zona prativa a ridosso delle pareti proprio di fronte alla parete Ovest della Palazza. Abbassandosi per ripide zone erbose, si individua il passaggio tra mughi per ridiscendere zig zagando le ripide fasce rocciose in direzione alta Val Salèt (passaggi di II). Senza via obbligata ci si porta in direzione dello sbocco di un largo canale, dove si risale con passaggi di II la Busa del Fornèl fino a 1450 m circa (acqua anche a stagione avanzata). L'attacco si trova in corrispondenza di un camino spesso bagnato. Calcolare 4.30 h circa. Itinerario
L1: Salire il camino per circa 15 m, obliquare a sinistra fino sotto ad un diedrino nerastro. Sosta da attrezzare, IV, 30 m.
L2: Proseguire per il diedrino fino sotto a delle pareti strapiombanti. Sosta da attrezzare, V, 25 m.
L3: Attraversare in leggera discesa verso destra per circa 10 m fino a risalire un sperone a sinistra di un vago canale. Continuare su roccia più facile e ben appigliata verso sinistra fino sotto a delle brevi placche compatte. Sosta da attrezzare, V, IV-, 50 m.
L4: Proseguire in direzione di una fascia di strapiombi, superando delle compatte placche di roccia ottima fino sotto ad un tetto. Sosta da attrezzare, IV+, V, 55 m.
L5: Seguendo una facile rampa verso sinistra per circa 10 m, si risalgono alcuni salti fino all'inizio del catino erboso. Sosta da attrezzare, IV-, 25 m.
L6: Salire per 150 m il ripido pendio rimanendo verso sinistra sotto le pareti. Raggiungere la grande nicchia con passi di III. Sosta su ottima clessidra con cordone (lasciato).
L7: Alzarsi a sinistra e superare in leggero strapiombo un atletico passaggio (ch con vecchio cordino). Proseguire su roccia ottima, ma di difficile protezione con friend e superando una strozzatura (vecchio cuneo cilindrico con cavetto in ferro) si raggiunge una piccola nicchia. Sosta 1 ch (lasciato), IV+, 45 m.
L8: Attraversare su cengia esposta fino ad un mugo, proseguire brevemente in verticale fino a raggiungerne un altro su buon terrazzo. Sosta mugo, II, 30 m.
L9: Risalire un tratto di roccia giallastra (III) per raggiungere una larga cengia, proseguire attraversando delicatamente verso destra tra zolle d'erba e roccia instabile fino ad una parete rocciosa. Da questa abbassarsi arrampicando delicatamente (cl con cordino lasciato) fino alla conca erbosa. Sosta da attrezzare su masso, III+, 60 m.
Facilmente si risale il ripido pendio fino ad un breve e facile canalino che porta alla Forcella del Mònt Alt. 80 m Discesa
Individuando i vari tagli su mughi, raggiungere i resti di una vecchia casera. Seguendo una vaga traccia, ci si abbassa nel largo vallone denominato Val dei Pèz e facendo attenzione a non perdere la traccia che si districa tra fitti mughi. Individuando un valloncello, lo si scende rimanendo a destra su vaga traccia fino ad una radura dove si trova una sorgente. Superata la zona prativa, si scende nel bosco ripidamente entrando nella Cengia Longa Alta che si percorre con attenzione fino al Col dei Pòrz (1113 m). Facendo sempre attenzione a non perdere la traccia, si individua il sentiero che inizia a scendere in mezzo al bosco fino al Col de la Cazèta (826 m) e sempre ripidamente si scende lungo l'evidente sentierino per il Costone del Col dei Spin. Raggiunto il sentiero che proviene da San Gottardo, lo si segue verso destra costeggiando il fiume Cordevole fino a che si riesce a guadare nel punto più agevole in direzione di Candàten (419 m). Calcolare 3 h Materiale
Normale dotazione alpinistica con buon assortimento di chiodi e martello.
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Primi salitori
Franco Miotto, Valentino Prest e Piero Fornasier il 14 Luglio 1984 - Probabile nuova variante nella parte iniziale Beppe Ballico e Saverio De Toffol il 24 Ottobre 2019
Autore scheda
Beppe Ballico
Versante
Ovest
Lunghezza dislivello
550 m
Difficoltà
La via originale fino al IV+. Con la variante, alcuni passi di V
Orario
4.30 h circa
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