Vi.Man.Ca. - Aiguilles du Vallonasso
Da Cuneo (Piemonte) attraverso il colle della Maddalena scendere in direzione Barcelonnette fino ad un paesino di nome LARCHE; appena si entra in paese, si svolta a destra e si sale per circa 500 metri lungo una stradina che fiancheggia sulla sponda destra orografica il Rio de Rouchouse. Si parcheggia dove finisce la strada sterrata (quota 1750 m. circa) da qui parte il sentiero GR (Grande traversata delle Alpi) per il colle di Sautron . Seguire il sentiero ben segnalato (in prossimità delle deviazioni esiste segnaletica verticale con frecce in legno mentre lungo il percorso si incontra segnaletica sul sentiero in vernice giallorossa) Il sentiero porta fuori del vallone - di qui è visibile in direzione Nord la parete - e prima di raggiungere il ripido pendio alla base del colle di Sautron, puntare alla base della parete (direzione nord, a sinistra del monte Sautron) ora ben visibile superando un dosso detritico – dove si intercetta il sentiero che, proveniente dal colle di Sautron porta al colle de La Portiolette passando alla base della parete.
Risalire il cono detritico che porta nel suo culmine agli attacchi delle vie a quota m.2.550 (disl. 800 mt. – 1,50 ore).
In alternativa si può seguire la strada sterrata (necessario autovettura per fuoristrada) disl. 500 mt. - 1,30 h)
Lo sterrato inizia dalla statale D900: scendere dal Colle della Maddalena per circa 1 Km. in direzione Larche, svoltare a destra – piazzola sterrata - e seguire la strada che dopo qualche chilometro raggiunge alcune malghe; proseguire in piano e poi in leggera discesa, fino ad una sbarra con divieto: spiazzo per posteggio, quota m.2.200. Si continua a piedi lungo lo sterrato in leggera discesa fin dove ha termine. Da qui (visibile in direzione Nord la parete) occorre costeggiare in leggera discesa i pendi erbosi, passare il margine inferiore di una frana di grossi massi (ometti) per poi intercettare poco più avanti il sentiero GR per il colle di Sautron, proseguendo poi come sopra.
Attacco: risalire il ghiaione sotto la parete nella parte più alta a destra (è possibile trovare neve a inizio stagione estiva); attacco in un diedro a destra di una grossa rampa (spit con cordone). Itinerario
L1: diedro poi placca articolata (6a, 45m.) – sosta per doppia (sulla sx eventuale ulter. sosta di raccordo per doppia)
L2: placca tecnica e uscita verso sx, fino a base diedro (6c, 35m.) - sosta
L3: diedro netto fino a pulpito (6a, 25m.) –sosta per doppia
L4: muro tecnico (6b+, 30m.) – sosta
L5: fessura con strapiombo (blocco da liberare, A0) poi placca a rigole (6a+), 40m. – sosta per doppia
L6: placca appoggiata su gocce (5c/6a, 40m.) – sosta per doppia
L7: muro su torrione e vetta (6a, 30m.) – sosta per doppia Discesa
In doppia sulla via Materiale
2 ½ corde da 55 m., 10 rinvii, nuts, friends piccoli e medi Note
E’ stato Fabio Vivalda a scoprire “Les Aiguilles du Vallonasso” (da lui così nominate, dato che sulla carta non hanno nome), si tratta di guglie di solido calcare, collocate in Francia (Ubaye) tra il monte Vallonasso e il Sautron.
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