Val Viola - Arnoga
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Val Viola
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Eraldo Meraldi, Guida Alpina
Periodo
Da novembre ad aprile
La strada statale che sale dopo l’abitato di Semogo in Valdidentro ha esattamente un secolo di vita; venne costruita nell’anno 1914 e denominata in seguito "magnifica rotabile" in sostituzione dell’antica strada "dei Dossi" che seguiva la Val Foscagno andando poi verso Trepalle e Livigno. Arnoga già zona di transito nel medioevo, divenne così un nodo ancora più importante specialmente per l’entrata in Val Viola.
La parte iniziale della valle è uno dei luoghi ideali per le passeggiate semplici con le ciaspole in Alta Valtellina. Percorsi facili, con contenuti dislivelli e con una varietà di paesaggi impareggiabile che portano l’escursionista invernale in un mondo nuovo a contatto con l’ambiente naturale integro e variegato da un’infinità di sfumature che solo il bianco della neve vi saprà regalare.
Nei vari percorsi si passa in prossimità di diversi nuclei di tipiche baite montane realizzate interamente in legno oppure con basamenti in pietra. Nel periodo invernale tutta la vegetazione del sottobosco viene ammantata da una soffice coltre di neve che copre e preserva le varie specie di flora mentre le fronde degli abeti, cembri e larici, presentano dopo una copiosa nevicata un meraviglioso candore che trasmette pace, tranquillità e armonia.
Forse è per questo che anticamente la valle era denominata in modo suggestivo "Albiola", termine che deriva dal latino "albus" che significa bianco. Ma nell’ottocento degli sbadati cartografi, per errore scambiarono il nome "Albiola" con Viola che poi venne definitivamente adottato dai contadini e pastori che frequentavano la zona.
Bellissimo è il gioco di osservare e scoprire a quali animali appartengono le infinità di tracce che sono disseminate qua e là sulla neve; dal capriolo che osserva un po’ invidioso il cervo, dalla volpe che rincorre lo scoiattolo e dalla lepre che furtiva guarda la lince che è in cerca di cibo.
Le montagne che si innalzano intorno sono di una bellezza rara; la Cima Piazzi che si erge maestosa con il suo versante settentrionale di fronte ad Arnoga è la regina di tutte le montagne circostanti e silenziosa si fa ammirare in tutta la sua magnificenza. In fondo alla Val Viola svetta imponente e rude la parete nera del Corno di Dosdè, più lontano le massicce Cime di Lago Spalmo e Viola si confondono con l’azzurro del cielo. Siamo in un piccolo angolo di paradiso alla portata di tutti, di fronte ad un panorama incantevole tra i più belli delle Alpi intere.
Accesso generale
Da Bormio si va verso la Valdidentro seguendo la strada statale 301 del Foscagno passando i paesi di Isolaccia e successivamente di Semogo giungendo così dopo un paio di chilometri alla località Arnoga. Itinerario
Itinerario giallo
Dalla località Arnoga nei pressi dell’omonimo albergo (1870 m), si segue per poche decine di metri la strada statale del Foscagno e si sale a sinistra seguendo una stradina che con due lunghi tornanti porta alla località Cagnol (2015 m). Da qui si continua su traccia pianeggiante entrando nel bosco e arrivando così nell’ampia radura delle Baite di Arnoghina (2030 m). Si scende o lungo la zona prativa, oppure seguendo la comoda stradina che riporta ad Arnoga.
Scarponcini da trekking, ciaspole, bastoncini, zainetto, giacca a vento, occhiali, berretto, guanti, macchina fotografica. Note
Kompass 072 Parco Nazionale dello Stelvio 1:50 000
Da Bormio si va verso la Valdidentro seguendo la strada statale 301 del Foscagno passando i paesi di Isolaccia e successivamente di Semogo giungendo così dopo un paio di chilometri alla località Arnoga. Itinerario
Gli itinerari sono generalmente tracciati e si possono effettuare con varie combinazioni:
Itinerario giallo
Dalla località Arnoga nei pressi dell’omonimo albergo (1870 m), si segue per poche decine di metri la strada statale del Foscagno e si sale a sinistra seguendo una stradina che con due lunghi tornanti porta alla località Cagnol (2015 m). Da qui si continua su traccia pianeggiante entrando nel bosco e arrivando così nell’ampia radura delle Baite di Arnoghina (2030 m). Si scende o lungo la zona prativa, oppure seguendo la comoda stradina che riporta ad Arnoga.
Esposizione: SE - Dislivello: 160cm - Tempo totale: 1 ora
Itinerario rosso
Dalla località Arnoga (1870 m) si segue la strada semi pianeggiante che entra in Val Viola. Dopo poco si passa dalle Baite di Premoglio (1930 m) e si continua fino alla successiva radura. Quando la strada inizia a essere più ripida, si prende la deviazione sulla destra (cartello con indicazione Baite di Sattarona) e si inizia a salire gradualmente con un paio di tornanti. Giunti ad un piccolo pianoro la stradina sale con più lieve pendenza e superati quattro tornanti, in diagonale verso sinistra si arriva al limite del bosco. Da qui sempre verso sinistra si arriva al caratteristico nucleo abitativo di Sattarona (2200 m).
Dalla località Arnoga (1870 m) si segue la strada semi pianeggiante che entra in Val Viola. Dopo poco si passa dalle Baite di Premoglio (1930 m) e si continua fino alla successiva radura. Quando la strada inizia a essere più ripida, si prende la deviazione sulla destra (cartello con indicazione Baite di Sattarona) e si inizia a salire gradualmente con un paio di tornanti. Giunti ad un piccolo pianoro la stradina sale con più lieve pendenza e superati quattro tornanti, in diagonale verso sinistra si arriva al limite del bosco. Da qui sempre verso sinistra si arriva al caratteristico nucleo abitativo di Sattarona (2200 m).
Esposizione: SE - Dislivello: 330 m - Tempo totale: 1,30/2 ore andata + 1 ora rientro = 2,30/3 ore
Itinerario verde
L'itinerario verde è possibile effettuarlo in diversi modi:
L'itinerario verde è possibile effettuarlo in diversi modi:
- arrivati ad Arnoghina seguendo il percorso giallo, sia passando dalle Baite di Cagnol che salendo direttamente da Arnoga prendendo la prima ripida stradina che sale a destra dopo una trentina di metri entrando in Val Viola. Da qui passando dietro la Baita più alta si continua in orizzontale per un centinaio di metri arrivando così ad una radura. Si sale un breve tratto ripido e poi a sinistra alla bellissima Baita di Prasor (2098 m). Si segue ora la comoda stradina che prima è pianeggiante e poi leggermente in discesa fino a raggiungere la stradina che sale alle Baite di Sattarona. Da qui o si sale a Sattarona o si rientra dal percorso rosso.
- si può seguire questo percorso come rientro dopo aver raggiunto le Baite di Sattarona.
Esposizione: SE - Dislivello: 230 m - Tempo totale: 1,10/1,40 ore andata + 1 ora rientro = 2,10/2,40 ore.
Itinerario azzurro
Dalle Baite di Cagnol si segue il sentiero estivo che in graduale salita raggiunge il limite del bosco per poi costeggiarlo con andamento altalenante fino alle Baite di Sattarona. Normalmente si rientra dal percorso o rosso o passando dalla Baita di Prasor.
Dalle Baite di Cagnol si segue il sentiero estivo che in graduale salita raggiunge il limite del bosco per poi costeggiarlo con andamento altalenante fino alle Baite di Sattarona. Normalmente si rientra dal percorso o rosso o passando dalla Baita di Prasor.
Esposizione: SE - Dislivello: 350 m - Tempo totale: 2/2,30 ore andata + 1/1,30 ora rientro. = 3/4 ore.
Itinerario blu
Dalla località Arnoga (1870 m) si scende nel posteggio posto sotto della stradina normale per la Val Viola. Da qui si segue la vecchia mulattiera che con andamento pianeggiante arriva nella suggestiva conca delle Baite di Paluetta poste a 1900 m.
Dalla località Arnoga (1870 m) si scende nel posteggio posto sotto della stradina normale per la Val Viola. Da qui si segue la vecchia mulattiera che con andamento pianeggiante arriva nella suggestiva conca delle Baite di Paluetta poste a 1900 m.
Esposizione: SE - Dislivello: 30 m - Tempo totale: 1 ora andata + 1 ora rientro = 2 ore.
Itinerario viola
Dalla località Paluetta, raggiunta o con l’itinerario blu oppure seguendo la strada classica della Val Viola (percorso rosso) fino al posteggio estivo per la Val Verva. Da qui a sinistra si scende all’Alpe Campo e quindi alle Baite di Paluetta. Si continua (indicazioni) stando sulla sinistra idrografica, sulla vecchia mulattiera che costeggiando il torrente Viola arriva fino alla Baita di Caricc (1999 m) dove nei fine settimana e festivi è aperto un punto di ristoro anche nel periodo invernale.
Dalla località Paluetta, raggiunta o con l’itinerario blu oppure seguendo la strada classica della Val Viola (percorso rosso) fino al posteggio estivo per la Val Verva. Da qui a sinistra si scende all’Alpe Campo e quindi alle Baite di Paluetta. Si continua (indicazioni) stando sulla sinistra idrografica, sulla vecchia mulattiera che costeggiando il torrente Viola arriva fino alla Baita di Caricc (1999 m) dove nei fine settimana e festivi è aperto un punto di ristoro anche nel periodo invernale.
Esposizione: SSE - Dislivello: 130 m - Tempo totale: 2 ora andata + 2 ora rientro = 4 ore.
MaterialeScarponcini da trekking, ciaspole, bastoncini, zainetto, giacca a vento, occhiali, berretto, guanti, macchina fotografica. Note
Punti d’appoggio:
Albergo Li Arnoga - tel. 0342.927116 E-mail: info@arnoga.eu
Agriturismo Caricc - tel 389.2936189 - 340.7103835 E-mail: info@agriturismocaricc.com
Albergo Li Arnoga - tel. 0342.927116 E-mail: info@arnoga.eu
Agriturismo Caricc - tel 389.2936189 - 340.7103835 E-mail: info@agriturismocaricc.com
Da consultare: Bollettino Meteo - Neve & Valanghe di ARPA Lombardia - www.arpalombardia.it/meteo - neve & valanghe.
CartografiaKompass 072 Parco Nazionale dello Stelvio 1:50 000
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Autore scheda
Eraldo Meraldi, Guida Alpina
Periodo
Da novembre ad aprile
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