Trip in the night
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Trip in the night: Elio Bonfanti su L1 di Trip in the night (arch. E. Bonfanti)
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
F. Bertino, R. Zorzettig 1988
Autore scheda
Elio Bonfanti
Versante
Ovest
Lunghezza dislivello
170m
Quota
1750m
Difficoltà
III/5+
In assoluto una delle più belle cascate della Valle d'Aosta. La sua formazione è legata a periodi di freddo intenso in quanto ha un importante debito di acqua. Generalmente la prima lunghezza (aggirabile) anche se facile risulta essere la più psicologica in quanto su ghiaccio sottile. La parte superiore oppone ghiaccio generalmente a meduse strapiombanti da superare con un'arrampicata molto fisica. La cascata prende il sole nel pomeriggio tenerne quindi conto per eventuali frange sospese.
Accesso generale
Da Torino si segue l’autostrada per il tunnel del Monte Bianco uscendo ad Aosta ovest/Saint Pierre. Si prosegue in direzione Courmayeur, dopo circa 3 Km si prende a destra per Valsavarenche. Si risale la valle fino all’abitato di Degioz. Da Chamonix si percorre il Tunnel del Monte Bianco sbucando a Courmayeur. Si segue la statale in direzione di Aosta e dopo l’abitato di Arvier si seguono le indicazioni per Valsavarenche sino a Degioz. Qui giunti prendere la stretta carrareccia in direzione della chiesa del paese e parcheggiare dietro al cimitero. Accesso
Dal parcheggio un evidente sentiero tracciato porta diagonalmente ed in pochi minuti alla base del primo salto. 15 minuti dall'auto. Itinerario
Attaccare la colata nel suo lato destro e per una rampa a cavolfiori (75°) raggiungerne il centro. Procedere direttamente in spaccata scegliendo i punti migliori (85°) fino in uscita dove sostare comodamente su ghiaccio S1 (60m). Risalire il canale superiore che si apre ad anfiteatro alla base del salto superiore. Risalire quindi alcuni metri sul lato destro per andare a sostare in una comoda nicchia S2. Salire direttamente sul lato destro un colonnino esile oppure inoltrarsi in un dedalo di "meduse" strapiombanti per raggiungere un comodo punto di fermata a metà muro 90° S3 (30m). Uscire sul ripido colonnato che con numerosi passi in strapiombo vince la parte centrale della cascata (90° 95°) buoni riposi ma molta continuità. Sostare nuovamente in una comoda nicchia S4 (25m). Uscire verso sinistra su una rampa aggettante che va ad esaurirsi in un ultimo risaltino (80°) che precede la fine delle difficoltà S5 (30m). Risalire il facile pendio per raggiungere la goulotte di uscita che si supera con 60 metri di corda (passi a 80°) S6. Discesa
La prima doppia è attrezzata su chiodi. La seconda è sull'ampio ripiano al di sopra delle difficoltà e deve essere attrezzata su abalakov. La terza (molto ripida) deve essere fatta tirando leggermente verso sinistra per raggiungere una sosta a spit all'altezza del candelone di sinistra della cascata. Consigliabile posizionare un chiodo per facilitare l'ingresso nella nicchia. Da questa una volta alla base traversare scendendo verso sinistra e per un ripido pendio aggirare la prima parte della cascata. Si può anche scendere a piedi risalendo il canale superiore tenendo la sinistra sino a raggiungere il sentiero che riconduce a Degioz. Materiale
Normale dotazione da cascata. Cartografia
Grassi, Cambiolo "Diamanti di Cristallo" - Damilano, Perroux "Cascades autour du Mont blanc" - M. Sertori "Alpin Ice".
Da Torino si segue l’autostrada per il tunnel del Monte Bianco uscendo ad Aosta ovest/Saint Pierre. Si prosegue in direzione Courmayeur, dopo circa 3 Km si prende a destra per Valsavarenche. Si risale la valle fino all’abitato di Degioz. Da Chamonix si percorre il Tunnel del Monte Bianco sbucando a Courmayeur. Si segue la statale in direzione di Aosta e dopo l’abitato di Arvier si seguono le indicazioni per Valsavarenche sino a Degioz. Qui giunti prendere la stretta carrareccia in direzione della chiesa del paese e parcheggiare dietro al cimitero. Accesso
Dal parcheggio un evidente sentiero tracciato porta diagonalmente ed in pochi minuti alla base del primo salto. 15 minuti dall'auto. Itinerario
Attaccare la colata nel suo lato destro e per una rampa a cavolfiori (75°) raggiungerne il centro. Procedere direttamente in spaccata scegliendo i punti migliori (85°) fino in uscita dove sostare comodamente su ghiaccio S1 (60m). Risalire il canale superiore che si apre ad anfiteatro alla base del salto superiore. Risalire quindi alcuni metri sul lato destro per andare a sostare in una comoda nicchia S2. Salire direttamente sul lato destro un colonnino esile oppure inoltrarsi in un dedalo di "meduse" strapiombanti per raggiungere un comodo punto di fermata a metà muro 90° S3 (30m). Uscire sul ripido colonnato che con numerosi passi in strapiombo vince la parte centrale della cascata (90° 95°) buoni riposi ma molta continuità. Sostare nuovamente in una comoda nicchia S4 (25m). Uscire verso sinistra su una rampa aggettante che va ad esaurirsi in un ultimo risaltino (80°) che precede la fine delle difficoltà S5 (30m). Risalire il facile pendio per raggiungere la goulotte di uscita che si supera con 60 metri di corda (passi a 80°) S6. Discesa
La prima doppia è attrezzata su chiodi. La seconda è sull'ampio ripiano al di sopra delle difficoltà e deve essere attrezzata su abalakov. La terza (molto ripida) deve essere fatta tirando leggermente verso sinistra per raggiungere una sosta a spit all'altezza del candelone di sinistra della cascata. Consigliabile posizionare un chiodo per facilitare l'ingresso nella nicchia. Da questa una volta alla base traversare scendendo verso sinistra e per un ripido pendio aggirare la prima parte della cascata. Si può anche scendere a piedi risalendo il canale superiore tenendo la sinistra sino a raggiungere il sentiero che riconduce a Degioz. Materiale
Normale dotazione da cascata. Cartografia
Grassi, Cambiolo "Diamanti di Cristallo" - Damilano, Perroux "Cascades autour du Mont blanc" - M. Sertori "Alpin Ice".
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Bellezza
Primi salitori
F. Bertino, R. Zorzettig 1988
Autore scheda
Elio Bonfanti
Versante
Ovest
Lunghezza dislivello
170m
Quota
1750m
Difficoltà
III/5+
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