The passenger - Gola del Limarò, Giudicarie esteriori
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The passenger
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Francesco Salvaterra L1-2 con F. Crespi, poi autoassicurato
Autore scheda
Francesco Salvaterra, Guida Alpina
Versante
Ovest
Lunghezza dislivello
160m
Difficoltà
6b+
Difficoltà obbligatoria
(5c/A0 obb.) S1
Periodo
La via è perfetta anche per l'estate quando è in ombra, il sole ad agosto arriva alle 12.
L'itinerario sale una parete ripida sul suo margine destro seguendo le linee di debolezza, aperto in ottica “plaisir” con chiodatura ravvicinata a fix. Buona parte della via è in traverso (ben protetto), si astenga chi non li ama. Roccia sempre compatta e ripulita.
La gola del Limarò è un posto bellissimo con un fascino particolare, nonostante sia accessibile in pochi minuti è isolato e la natura si avverte con prepotenza. Ricco di vegetazione, di acqua e di pareti rocciose questo canyon si sviluppa incassato e sinuoso dall'abitato di Ponte Arche a Sarche. A differenza della vicina valle del Sarca, ampia e antropizzata, con moltissime vie di arrampicata regolarmente frequentate il Limarò è isolato e solo di rado vi passa qualche pescatore, escursionista o arrampicatore. Il motivo per cui sia poco conosciuto dagli scalatori è presto detto, le vie aperte sono poche (meno di una decina) e tutte molto impegnative, per il fatto che le pareti rocciose sono ripide e per via dello stile con cui sono state aperte. The passenger è una via “plaisir”, aperta con l'intento di permettere a uno scalatore capace di padroneggiare un 5c/6a da capocordata di godere della bellezza del luogo e provare a mettere le mani sulle sue pareti. Non è certo la via più bella della gola ma è di gran lunga la più facile, la roccia è solida e l'arrampicata varia e particolare. Sperando che possiate divertirvi un'augurio di buone ripetizioni a tutti!
Accesso generale
La via si trova nel canyon del fiume Sarca qualche centinaio di metri più a monte dalla base del diedro Maestri. Da Sarche salire i tornanti verso Ponte Arche, dopo la seconda galleria vi è una lunga retta, parcheggiare a destra vicino alla ciclabile. Accesso
Opzione per periodi caldi: volendo si può fare l'avvicinamento come per il Diedro Maestri e arrivati ai cavi metallici continuare entrando nella gola e risalendola fin sotto la parete, è necessario fare numerosi guadi con l'acqua fino alla vita. Consigliato e bello ma solo in estate (10 minuti dal diedro Maestri)
Itinerario
Con 3 corde doppie fuori linea. Dalla sosta del 6° tiro fare ancora un tiro di 15 metri in traverso a sinistra (1° grado, 1fix) fino a una pianta di roverella con cordoni di calata (libro di vetta). Da qui tre corde doppie in linea (attenzione: la prima calata è di 32 metri in strapiombo.)
C1: 32 m in strapiombo
C2: 20m
C3: 30m Materiale
12 rinvii, corda da minimo 65 metri. Note
PS: Portatevi due birre da lasciare in fresca per festeggiare dopo le corde doppie!
La via si trova nel canyon del fiume Sarca qualche centinaio di metri più a monte dalla base del diedro Maestri. Da Sarche salire i tornanti verso Ponte Arche, dopo la seconda galleria vi è una lunga retta, parcheggiare a destra vicino alla ciclabile. Accesso
Scendere lungo la ciclabile in direzione Sarche per circa 200 metri, dopo aver superato un incrocio con una stradina sterrata che sale a destra, sulla sinistra c'è un cartello della Sat con delle indicazioni. Dal cartello scendere ancora qualche metro fin dove inizia uno steccato e scendere nel bosco a sinistra per trovare tracce di sentiero segnalato da alcuni ometti e bolli rossi, il sentiero conduce verso il fondo del canyon, fare attenzione al tratto finale: c'è un punto esposto e una corda fissa. Arrivati sul greto del fiume scendere verso valle stando sulla riva fin dove il Sarca sbarra la strada e si vede la via. Lasciare le scarpe e guadare il torrente (acqua poco sopra le ginocchia), nome scritto alla base. Dalla macchina alla base circa 20 minuti.
Opzione per periodi caldi: volendo si può fare l'avvicinamento come per il Diedro Maestri e arrivati ai cavi metallici continuare entrando nella gola e risalendola fin sotto la parete, è necessario fare numerosi guadi con l'acqua fino alla vita. Consigliato e bello ma solo in estate (10 minuti dal diedro Maestri)
L1: 6a+ 30m placca lavorata in leggero traverso
L2: 6a+ 30m traverso a destra con vari ristabilimenti curiosi
L3: 6b+ 18m traverso e boulder fisico
L4: 5c 20m fessura e placca lavorata
L5: 5a 35m ballatoio esposto in traverso
L6: 6b 35m muro verticale a tacche, atletico in partenza
DiscesaCon 3 corde doppie fuori linea. Dalla sosta del 6° tiro fare ancora un tiro di 15 metri in traverso a sinistra (1° grado, 1fix) fino a una pianta di roverella con cordoni di calata (libro di vetta). Da qui tre corde doppie in linea (attenzione: la prima calata è di 32 metri in strapiombo.)
C1: 32 m in strapiombo
C2: 20m
C3: 30m Materiale
12 rinvii, corda da minimo 65 metri. Note
PS: Portatevi due birre da lasciare in fresca per festeggiare dopo le corde doppie!
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Bellezza
Primi salitori
Francesco Salvaterra L1-2 con F. Crespi, poi autoassicurato
Autore scheda
Francesco Salvaterra, Guida Alpina
Versante
Ovest
Lunghezza dislivello
160m
Difficoltà
6b+
Difficoltà obbligatoria
(5c/A0 obb.) S1
Periodo
La via è perfetta anche per l'estate quando è in ombra, il sole ad agosto arriva alle 12.
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