Urs Mayer, traduzione di Marco Toniolo.
Bellezza
Autore scheda
Urs Mayer, traduzione di Marco Toniolo.
Dislivello discesa
prima discesa 300 metri, seconda discesa: 1600 metri
Difficoltà
Media
Esposizione salita
E, N, S
Periodo
Il periodo migliore per affrontare l'itinerario è da considerarsi nei mesi di marzo e aprile, in ogni caso si può consultare, per conoscere lo stato del manto nevoso e le previsioni metereologiche, il sito del Bollettino Valanghe Svizzero.

Percorso



Abbiamo deciso di trascorrere il Carnevale del 2000 in bassa Engadina (Svizzera). Caricato tutto sul nostro Volkswagen-van ce ne partiamo e arriviamo a destinazione in tarda serata, parcheggiamo di fronte agli impianti di risalita e andiamo a dormire. Da notare che il nostro van ha il riscaldamento.

Al mattino mezzo metro di neve fresca brilla sotto un sole splendente e noi ci mettiamo in marcia. La nostra meta è il Piz Tasna, 3179 metri. Prendiamo una funivia e due seggiovie prima di poter giungere in cima allo Champatsch-Skilift. Da lí scendiamo per un pezzettino sul versante nord del Piz Champatsch (300 metri di dislivello) e arriviamo nel piano presso il Tiral. Fa un freddo cane, la neve è peró vera powder. Carichiamo lo snowboard sulle spalle e ci mettiamo i corti sci da salita ai piedi. La circolazione sanguigna riprende il suo normale corso mentre le nostre ossa si riscaldano sotto il sole di marzo e i nostri muscoli lavorano sulla non ripida salita.

Segua una traversata di circa 1 ora in direzione nord fra il Piz Tasna e la cima Mot. La neve fresca rende la marcia molto faticosa, dato che siamo i primi in giro oggi e dobbiamo quindi fare la traccia. Un gruppo di sci alpinisti con guida segue le nostre tracce, ma non ne vuol sapere di darci il cambio davanti. Alla fine ci ringrazieranno. Meglio di niente.

Giunti sul Mot notiamo che il pendio (con ghiacciaio) che conduce sul Piz Tasna è fortemente spazzato dal vento, vediamo peró sulla nostra destra uno stupendo pendio riparato dal vento. Guardiamo sulla carta e scopriamo che quella montagna si chiama Piz Davo Lais, 3027 metri. In men che non si dica decidiamo di avventurarci lassú e ci mangiamo velocemente i rimanenti 300 metri di dislivello.
Il panorama che si gode dalla cima è impressionante: Ortles, Bernina, Piz Kesch e il Silvretta. Fantastico. Facciamo una breve pausa per rifocillarci e ci prepariamo alla libidinosa discesa. Fino al Mot seguiamo il nostro itinerario di salita, da lí prendiamo a sinistra verso la Val Davo Lais e proseguiamo fino alla Alp Era (2045). Non ci sono tracce, la neve è ancora “vergine”. Facciamo degli immensi spray e vorremmo che la discesa non terminasse mai. Cosa c´è di piú bello che andare in snowboard in neve fresca?

Dopo la Alp Era il pendio diventa meno ripido, per la precisione quasi piano, e ci tocca spingere con le racchette e poi camminare fino a Vna. Da lí riprendiamo a scendere fino a Ramosch, paesello che giace in valle.
Per tornare a Scuol dobbiamo prendere il bus, che passa fra un´ora. Inganniamo l´attesa andando a mangiare una buonissima zuppa calda nell´osteria di fronte alla fermata. In valle il sole è giá andato via e fa di nuovo molto freddo. Si preannuncia un´altra scorpacciata di neve fresca per domani…..
Accesso
In maccchina:
Milano - Malojapass - St. Moritz - Scuol 230 km, 4 h
Bolzano – Reschenpass (Passo di Resia) - Scuol 110 km, 2 1/2 h
In treno:
Zurigo - Landquart – Scuol, 2 3/4 h
St. Moritz – Scuol, 1 1/2 h
Materiale
Gli itinerari si svolgono in territorio d'alta montagna, e lo sci fuoripista è un'attività che si svolge a proprio rischio e pericolo, con l'obbligo di sapersi autosoccorre. Note
"Interessengemeinschaft
Scuol, Tarasp-Vulpera, Sent, Ftan
CH - 7550 Scuol
Tel 081 861 22 22
Fax 081 861 22 23" Cartografia
Skitouren Graubünden, Vital Eggeberger, quinta edizione, 1999 (con indicazioni per i migliori tour da fare con lo snowboard), in tedesco
Carta topografica: Skitourenkarte von Scuol (Schweizer Landeskarten)




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Urs Mayer, traduzione di Marco Toniolo.
Dislivello discesa
prima discesa 300 metri, seconda discesa: 1600 metri
Difficoltà
Media
Esposizione salita
E, N, S
Periodo
Il periodo migliore per affrontare l'itinerario è da considerarsi nei mesi di marzo e aprile, in ogni caso si può consultare, per conoscere lo stato del manto nevoso e le previsioni metereologiche, il sito del Bollettino Valanghe Svizzero.

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