Peine de sucre - Pain de Sucre - Anticima
1 / 10
Peine de sucre: Pain de Sucre, Valle del Gran San Bernardo
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Gianpaolo Ducly, Mario Ogliengo, Pietro Perrone, Rocco Perrone, dal basso 2021
Autore scheda
Rocco Perrone
Versante
ENE
Lunghezza dislivello
280m
Quota
2796m
Difficoltà
6c
Difficoltà obbligatoria
6b
Via su roccia quarzitica, nel complesso molto bella e compatta, a tratti lavorata in superficie in maniera incredibile, quasi scultorea. Rispetto alla sua sorella di destra risulta più difficile, anche se gli spit sono più numerosi. E' comunque necessario qua e là integrare, a meno di non avere molto margine rispetto alle difficoltà che si incontrano.
Alcuni tiri li abbiamo trovati così particolari che abbiamo deciso di dar loro un nome. Come per l'altra via il sole arriva presto, verso le 7.30-8.30 nel periodo in cui la parete è frequentabile e resta fin verso le 12.30-13.
Accesso
Risalire la Valle del Gran San Bernardo fino a Montagna Baou, pochi minuti prima del Colle. Dal parcheggio tornare indietro lungo la strada per pochi minuti e in corrispondenza di una curva verso sx risalire la comba a S della caratteristica e strapiombante Tour des Fous, puntando all’evidente parete (ometti). La via si trova pochi metri a sinistra della sommità di un evidente conoide di roccia giallastra, circa 10 m a sinistra della “Banda degli onesti” (ometto). 20-30’ dal parcheggio. Itinerario
L1: superare un muretto a volte umido, attraversare la seguente cengia-canale verso sinistra, superare un diedrino e per fessure superficiali facilmente in sosta. 30 m, 5c, 5 spit.
L2: superare una facile placca, poi per fessure verso sinistra facilmente alla cengia dove si sosta. 20 m, 5b, 2 spit.
L3: "L’entrée": proteggersi a sinistra per guadagnare il primo spit, poi superare la bella placca compatta e sostare all'inizio di un vago diedro. 6a+, 30 m, 5 spit.
L4: "La sveglia": superare il vago diedrino, passare a sinistra un piccolo tetto, seguire verso sinistra e poi verticalmente un sistema di gradini e fessure fino alla sosta. 6b, 30 m, 5 spit.
L5: "Giacometti": superare il muro a sinistra, finemente cesellato su roccia bianca, con piccole prese e pochi provvidenziali appoggi netti. Chiodatura esigente, uno #0.2 o #0.3 possono aiutare a metà muro. 6c, 25 m, 5 spit.
L6: "Modigliani": rispetto al tiro precedente qui lo scultore ha usato scalpelli più generosi. La bellissima placca si supera su prese sempre nette e sincere. Segue un diedro con ancora movimenti interessanti fino alla sosta, alla base di un diedro strapiombante. 6a, 30 m, 7 spit.
L7: "Souplesse": superare il diedro strapiombante con movimenti non semplici, dove una buona scioltezza articolare può tornare utile. Seguono passaggi un po' sfuggenti e delicati per i piedi, anche se non proprio difficili. Per finire una bella placca facile e divertente. 6c, 30 m, 7 spit.
L8: lunghezza interlocutoria con sezioncina comunque non banale 5c, 20 m, 2 spit.
L9: "Dirty dancing": fessurine in partenza, poi movimenti sbilancianti e uscita su spigolo non facile, su roccia purtroppo un po' lichenosa. 6b+, 25 m, 7 spit.
L10: belle placche lavorate. 5c, 30 m, 5 spit.
L11: facili fessure. 15 m, 4a, 1 spit.
Discesa
Discesa: tre possibilità
1 - In doppia lungo la via.
2 - A piedi lungo la cresta ESE, dapprima facile, su erba e roccette, dove occorre superare un paio di risalti un po’ esposti per guadagnare il colletto alla base della cresta, ci sono alcuni spit in loco, ma non è facile vederli. Dal colletto terreno ripido, ma facile permette di tornare alla base della parete.
3 - A piedi, risalendo in breve su pietraie verso il torrione sommitale del Pain de Sucre, che si contorna sulla dx, fino a reperire le tracce di sentiero della via normale. Da qui scendere facilmente fino a Montagna Baou (1h15’ circa) Materiale
Materiale: corda singola da 70 m o due mezze corde da 60 m, una serie di friends da #0.1 a #1 BD, nuts piccoli, rinvii, casco.In posto: spit inox AISI 316L φ 10 mm , soste con 2 spit, cordone e anello di calata.
Risalire la Valle del Gran San Bernardo fino a Montagna Baou, pochi minuti prima del Colle. Dal parcheggio tornare indietro lungo la strada per pochi minuti e in corrispondenza di una curva verso sx risalire la comba a S della caratteristica e strapiombante Tour des Fous, puntando all’evidente parete (ometti). La via si trova pochi metri a sinistra della sommità di un evidente conoide di roccia giallastra, circa 10 m a sinistra della “Banda degli onesti” (ometto). 20-30’ dal parcheggio. Itinerario
L1: superare un muretto a volte umido, attraversare la seguente cengia-canale verso sinistra, superare un diedrino e per fessure superficiali facilmente in sosta. 30 m, 5c, 5 spit.
L2: superare una facile placca, poi per fessure verso sinistra facilmente alla cengia dove si sosta. 20 m, 5b, 2 spit.
L3: "L’entrée": proteggersi a sinistra per guadagnare il primo spit, poi superare la bella placca compatta e sostare all'inizio di un vago diedro. 6a+, 30 m, 5 spit.
L4: "La sveglia": superare il vago diedrino, passare a sinistra un piccolo tetto, seguire verso sinistra e poi verticalmente un sistema di gradini e fessure fino alla sosta. 6b, 30 m, 5 spit.
L5: "Giacometti": superare il muro a sinistra, finemente cesellato su roccia bianca, con piccole prese e pochi provvidenziali appoggi netti. Chiodatura esigente, uno #0.2 o #0.3 possono aiutare a metà muro. 6c, 25 m, 5 spit.
L6: "Modigliani": rispetto al tiro precedente qui lo scultore ha usato scalpelli più generosi. La bellissima placca si supera su prese sempre nette e sincere. Segue un diedro con ancora movimenti interessanti fino alla sosta, alla base di un diedro strapiombante. 6a, 30 m, 7 spit.
L7: "Souplesse": superare il diedro strapiombante con movimenti non semplici, dove una buona scioltezza articolare può tornare utile. Seguono passaggi un po' sfuggenti e delicati per i piedi, anche se non proprio difficili. Per finire una bella placca facile e divertente. 6c, 30 m, 7 spit.
L8: lunghezza interlocutoria con sezioncina comunque non banale 5c, 20 m, 2 spit.
L9: "Dirty dancing": fessurine in partenza, poi movimenti sbilancianti e uscita su spigolo non facile, su roccia purtroppo un po' lichenosa. 6b+, 25 m, 7 spit.
L10: belle placche lavorate. 5c, 30 m, 5 spit.
L11: facili fessure. 15 m, 4a, 1 spit.
Discesa
Discesa: tre possibilità
1 - In doppia lungo la via.
2 - A piedi lungo la cresta ESE, dapprima facile, su erba e roccette, dove occorre superare un paio di risalti un po’ esposti per guadagnare il colletto alla base della cresta, ci sono alcuni spit in loco, ma non è facile vederli. Dal colletto terreno ripido, ma facile permette di tornare alla base della parete.
3 - A piedi, risalendo in breve su pietraie verso il torrione sommitale del Pain de Sucre, che si contorna sulla dx, fino a reperire le tracce di sentiero della via normale. Da qui scendere facilmente fino a Montagna Baou (1h15’ circa) Materiale
Materiale: corda singola da 70 m o due mezze corde da 60 m, una serie di friends da #0.1 a #1 BD, nuts piccoli, rinvii, casco.In posto: spit inox AISI 316L φ 10 mm , soste con 2 spit, cordone e anello di calata.
Commenti
Ancora nessun commento...
Bellezza
Primi salitori
Gianpaolo Ducly, Mario Ogliengo, Pietro Perrone, Rocco Perrone, dal basso 2021
Autore scheda
Rocco Perrone
Versante
ENE
Lunghezza dislivello
280m
Quota
2796m
Difficoltà
6c
Difficoltà obbligatoria
6b
Itinerari nello stesso gruppo montuoso
News correlate