Passo Gavia - Ghiacciai Sforzellina e Dosegù - Punta della Sforzellina
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Passo Gavia - Ghiacciai Sforzellina e Dosegù
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Luca Arzuffi
Versante
sud
Dislivello salita
400m
Dislivello discesa
400m
Quota
2842m
Difficoltà
Difficile
Orario
salita 3 ore, discesa 2 ore
Periodo
Da luglio ad agosto
Frequentazione
Media
Un’insolita, originale escursione a balcone sulla valle, tra terreni morenici e detritici fuori dai percorsi battuti, al cospetto di imponenti ghiacciai e cime importanti.
Accesso generale
Da Bormio (raggiungibile con la SS 38 dello Stelvio) si imbocca la strada per S. Caterina Valfurva. A S. Caterina si prosegue sulla SS 300 del Passo Gavia fino al valico, dove si parcheggia l’auto. Itinerario
Dal rifugio Bonetta al Passo Gavia (2618 m) si scende verso il grande Lago Bianco. Si imbocca un vecchio sentiero risalente alla prima guerra mondiale e si costeggia la riva meridionale (destra) del lago. Dopo pochi minuti si giunge a un bivio (2657 m), dove si prende a sinistra il sentiero per il Ghiacciaio della Sforzellina. Ci si dirige in salita sul versante esterno della morena storica del ghiacciaio. Raggiunta la sommità della morena, si prosegue fino alla quota 2842 (1.20 ore), da dove si ha un buon colpo d’occhio su questo splendido esempio di ghiacciaio di circo. Si possono notare i numerosi lembi di piccole morene di neoformazione, deposte durante la debole avanzata degli anni ’80 del Novecento.
Si aggira la fronte del ghiacciaio verso sinistra e si comincia a salire in direzione nord verso un evidente intaglio tra le quote 2988 e 3075. Da questa sella (2.15 ore) si ha un’ottima visione dell’intero Ghiacciaio della Sforzellina. Discesa
Si scende quindi sul versante opposto attraversando il glacionevato di Punta della Sforzellina Ovest e, mantenendosi in quota, ci si dirige verso nord alla cresta settentrionale della Punta della Sforzellina. Si può raggiungere la cresta nei pressi di una postazione di guerra (2864 m, 3 ore), da cui si ci affaccia sul vicino bacino del Dosegù.
Da questa posizione si ha un’ottima visuale sul seraccato Ghiacciaio di Dosegù e sul vicino Ghiacciaio di Punta Pedranzini, staccatosi dal primo durante il forte regresso degli anni ’90 del Novecento.
Per la discesa si torna con attenzione sui propri passi, scavalcando la sella fino ad arrivare nei pressi del Ghiacciaio della Sforzellina, da cui si ritorna agevolmente al Passo Gavia (2 ore).
Variante
In alternativa, è possibile dal dosso quotato 2864 scendere con attenzione verso sud ovest, fino a incrociare il frequentato sentiero per la Punta S. Matteo, che si percorre in discesa fino alla SS 300 del Passo Gavia; lungo la statale si raggiunge quindi nuovamente il passo. Materiale
Normale equipaggiamento da escursionismo in quota. Note
Rifugio Bonetta Cartografia
Le guide di ALP – escursionismo
Ghiacciai da scoprire.
www.cdavivalda.it Difficoltà
Adatto per esperti escursionisti.
Da Bormio (raggiungibile con la SS 38 dello Stelvio) si imbocca la strada per S. Caterina Valfurva. A S. Caterina si prosegue sulla SS 300 del Passo Gavia fino al valico, dove si parcheggia l’auto. Itinerario
Dal rifugio Bonetta al Passo Gavia (2618 m) si scende verso il grande Lago Bianco. Si imbocca un vecchio sentiero risalente alla prima guerra mondiale e si costeggia la riva meridionale (destra) del lago. Dopo pochi minuti si giunge a un bivio (2657 m), dove si prende a sinistra il sentiero per il Ghiacciaio della Sforzellina. Ci si dirige in salita sul versante esterno della morena storica del ghiacciaio. Raggiunta la sommità della morena, si prosegue fino alla quota 2842 (1.20 ore), da dove si ha un buon colpo d’occhio su questo splendido esempio di ghiacciaio di circo. Si possono notare i numerosi lembi di piccole morene di neoformazione, deposte durante la debole avanzata degli anni ’80 del Novecento.
Si aggira la fronte del ghiacciaio verso sinistra e si comincia a salire in direzione nord verso un evidente intaglio tra le quote 2988 e 3075. Da questa sella (2.15 ore) si ha un’ottima visione dell’intero Ghiacciaio della Sforzellina. Discesa
Si scende quindi sul versante opposto attraversando il glacionevato di Punta della Sforzellina Ovest e, mantenendosi in quota, ci si dirige verso nord alla cresta settentrionale della Punta della Sforzellina. Si può raggiungere la cresta nei pressi di una postazione di guerra (2864 m, 3 ore), da cui si ci affaccia sul vicino bacino del Dosegù.
Da questa posizione si ha un’ottima visuale sul seraccato Ghiacciaio di Dosegù e sul vicino Ghiacciaio di Punta Pedranzini, staccatosi dal primo durante il forte regresso degli anni ’90 del Novecento.
Per la discesa si torna con attenzione sui propri passi, scavalcando la sella fino ad arrivare nei pressi del Ghiacciaio della Sforzellina, da cui si ritorna agevolmente al Passo Gavia (2 ore).
Variante
In alternativa, è possibile dal dosso quotato 2864 scendere con attenzione verso sud ovest, fino a incrociare il frequentato sentiero per la Punta S. Matteo, che si percorre in discesa fino alla SS 300 del Passo Gavia; lungo la statale si raggiunge quindi nuovamente il passo. Materiale
Normale equipaggiamento da escursionismo in quota. Note
Rifugio Bonetta Cartografia
Le guide di ALP – escursionismo
Ghiacciai da scoprire.
www.cdavivalda.it Difficoltà
Adatto per esperti escursionisti.
Commenti
04/05/2010 roberto gariboldi
Questa escursione "Sforzellina e Dosegu'" parte dal Rif. Bernini e si scende al Rif. Berni? Perche' considerata "difficile"? Per tratti ghiacciati (in estate) o crepacci o cos'altro? GRAZIE
04/05/2010 roberto gariboldi
Partendo da Santa Caterina verso il Gavia ci sono altre escursioni non considerate "difficili" sempre in quota medio/alta ? Grazie
12/06/2005 Davini Francesco
Dalla sella fra le quote 2998 e 3075 consiglio di salire dritti per la massima pendenza verso la cresta sommitale. Alcuni punti moderatamente esposti richiedono qualche attenzione, ma non presentano alcuna difficoltà e non richiedono capacità alpinistiche. Dalla cresta in pochi minuti alla cima scavalcando i reticolati.Dala sella citata, la traversata scendendo verso nord presenta a mio parere qualche pericolo per l'attraversamento di zone soggette a scariche di sassi. Si può poi scendere per la cresta nord fino alle postazioni militari citate, da dove consiglio di ritornare verso il Passo attraversando verso sud passando più in basso, fino a raggiungere la mulattiera militare che parte dal Rifugio Berni, altro ottimo punto di partenza per questa gita bellissima.
Bellezza
Autore scheda
Luca Arzuffi
Versante
sud
Dislivello salita
400m
Dislivello discesa
400m
Quota
2842m
Difficoltà
Difficile
Orario
salita 3 ore, discesa 2 ore
Periodo
Da luglio ad agosto
Frequentazione
Media
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