![Oltre il Diau, Antelao, Dolomiti, Martin Dejori, Titus Prinoth, Alex Walpoth](/uploads/img/1/124134.jpg)
Via impegnativa e lunga in ambiente selvaggio e severo. Le difficoltà sono concentrate nei sei tiri della seconda parte. Quì la roccia è solidissima e molto compatta. Diversi passi duri sono in ogni caso da superare in libera. Tutti i tiri sono stati saliti in libera dal secondo di cordata tranne il quarto tiro che contiene due metri lisci e strapiombanti, che dovranno essere valutati da scalatori più forti di noi.
Dal villaggio ENI sopra Borca di Cadore salire lungo il ripido sentiero 232 fino alla base della parete in circa 2 ore.
ItinerarioVedi relazione
DiscesaDall'anticima seguire in gran parte la cresta frastagliata in direzione della ben visibile cima principale (nord-est). Si tratta di terreno facile ma assai friabile, sono da superare anche diversi metri in discesa. Calcolare circa un'ora e mezza.
MaterialeLa via è stata salita con l'utilizzo di circa 40 chiodi, 2 pecker, 2 cliffhanger, dadi e 3 set di friends. Nessuno spit, nemmeno nello zaino. La staffa invece l'abbiamo dimenticata involontariamente. Quasi tutti i chiodi di sosta e intermedi sono rimasti in parete. Sui sei tiri chiave risulta difficile integrare protezioni oltre ai chiodi già presenti. Le soste sono per lo più da rafforzare con friends.