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Marmarole: Traversata della catena Nord per Forcella Vanedèl (Val d’Oten, Forcella Vanedèl, Somadida - Palus San Marco): Dolomiti
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Francesco Vascellari
Lunghezza dislivello
1350m
Quota
2372m
Difficoltà
OSA, S4
Orario
Ore salita: 3h Discesa: 1h30/2h
Esposizione salita
S
Esposizione discesa
N
Traversata magnifica, di difficoltà medio-alta ma non estrema. Senza dubbio la traversata più bella e regina, da cercare di cogliere con le nevi farinose di Marzo, che qui si conservano generalmente riparate. La discesa, a Nord, può regalare, come per la nostra ripetizione, 1600m di neve polverosa continua.
Si tratta forse dell’unico canalone delle Marmarole (forse assieme al Vallon dei Camosci e al Canalone Nord di Somprade, entrambi percorsi però un po’ disagevoli rispetto gli standard dello sciatore), dato che stranamente fa eccezione rispetto gli altri Gruppi dolomitici.
In effetti non è nemmeno questo un vero canalone, in quanto dopo i primi 150m la parte inferiore si apre notevolmente e si rinserra solo per poche centinaia di metri.
Sarà importante tenere a mente che a quota 1430m-1410m circa è necessario abbandonare il vallone-canale di discesa per uscire sulla destra, su un pendio inizialmente un po’ aspro (alcune “crestine” secondarie) e poi con vegetazione. Infatti la prosecuzione in discesa del vallone porterebbe a un salto con cascata di ghiaccio.
Accesso
Località di partenza: Dalla piazza centrale di Calalzo di Cadore si prosegue a sinistra in direzione Val d’Oten-Praciadelàn per grossomodo 2 km, fino a raggiungere la Chiesetta “del Caravaggio”. Si prosegue fino a Praciadelàn che si raggiunge in pochi minuti. Itinerario
Lasciata la vettura a Praciadelàn (1046m) si segue tutta la Val d’Oten (sentiero n.255) fino all’ultima svolta per la Capanna Alpina laddove, sulla destra, si intravede verso Nord-Ovest la Val Vanedèl e l’omonima forcella.
Si resta sulla sinistra del ruscello (destra idrografica) e poi si sceglie dove salire. Si incontra una roccia, zona di balzi d’acqua denominata “il Tofo”, che si scarta sulla destra con un faticoso aggiramento fino a raggiungere la parte alta della conca, più dolce e contornata da imponenti cime e laste inclinate dei contrafforti dei Bastioni. Si prosegue infine individuando sulla destra il ripido (50° circa) e molto stretto canalino finale che conduce a Forcella Vanedèl (2372m). Discesa
Per questa traversata è necessario tenere ben presente che nella parte bassa, a quota 1410m, una cascata interrompe la regolarità del canalone. E’ necessario pertanto, giungendo al salto, restare fuori dalla linea del canale, sfruttando sulla destra una pala disagevole (alcune 'spine'-costole da passare) con vegetazione, che scarta il salto della cascata. Individuare il salto anche senza altimetro è facile: si segue il canale sempre dritti per lunga discesa e appena il terreno compie una curva a sinistra, lì bisogna abbandonare il canale uscendo sulla destra, eventualmente con alcuni metri a scaletta: la pala è inizialmente poco agevole e poco intuitiva ma dopo venti metri si è in vista del successivo sviluppo e si scende regolarmente rientrando sul letto del piccolo torrente fino a incrociare, molto in basso, la strada che verso destra (Est) attraversa la lunga foresta di Somadida e conduce alla statale, dove si troverà la seconda vettura o si provvederà al rientro. Materiale
Doppia piccozza (eventuale) Note
Altri itinerari nel libro: Croda Rotta, Croda De Marchi Cartografia
Scialpinismo Marmarole, Antelao e Sorapiss. 106 itinerari di Francesco Vascellari, Loris De Barba, Tiziano Canal ViviDolomiti Edizioni
Località di partenza: Dalla piazza centrale di Calalzo di Cadore si prosegue a sinistra in direzione Val d’Oten-Praciadelàn per grossomodo 2 km, fino a raggiungere la Chiesetta “del Caravaggio”. Si prosegue fino a Praciadelàn che si raggiunge in pochi minuti. Itinerario
Lasciata la vettura a Praciadelàn (1046m) si segue tutta la Val d’Oten (sentiero n.255) fino all’ultima svolta per la Capanna Alpina laddove, sulla destra, si intravede verso Nord-Ovest la Val Vanedèl e l’omonima forcella.
Si resta sulla sinistra del ruscello (destra idrografica) e poi si sceglie dove salire. Si incontra una roccia, zona di balzi d’acqua denominata “il Tofo”, che si scarta sulla destra con un faticoso aggiramento fino a raggiungere la parte alta della conca, più dolce e contornata da imponenti cime e laste inclinate dei contrafforti dei Bastioni. Si prosegue infine individuando sulla destra il ripido (50° circa) e molto stretto canalino finale che conduce a Forcella Vanedèl (2372m). Discesa
Per questa traversata è necessario tenere ben presente che nella parte bassa, a quota 1410m, una cascata interrompe la regolarità del canalone. E’ necessario pertanto, giungendo al salto, restare fuori dalla linea del canale, sfruttando sulla destra una pala disagevole (alcune 'spine'-costole da passare) con vegetazione, che scarta il salto della cascata. Individuare il salto anche senza altimetro è facile: si segue il canale sempre dritti per lunga discesa e appena il terreno compie una curva a sinistra, lì bisogna abbandonare il canale uscendo sulla destra, eventualmente con alcuni metri a scaletta: la pala è inizialmente poco agevole e poco intuitiva ma dopo venti metri si è in vista del successivo sviluppo e si scende regolarmente rientrando sul letto del piccolo torrente fino a incrociare, molto in basso, la strada che verso destra (Est) attraversa la lunga foresta di Somadida e conduce alla statale, dove si troverà la seconda vettura o si provvederà al rientro. Materiale
Doppia piccozza (eventuale) Note
Altri itinerari nel libro: Croda Rotta, Croda De Marchi Cartografia
Scialpinismo Marmarole, Antelao e Sorapiss. 106 itinerari di Francesco Vascellari, Loris De Barba, Tiziano Canal ViviDolomiti Edizioni
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Bellezza
Autore scheda
Francesco Vascellari
Lunghezza dislivello
1350m
Quota
2372m
Difficoltà
OSA, S4
Orario
Ore salita: 3h Discesa: 1h30/2h
Esposizione salita
S
Esposizione discesa
N
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