La Casa di Bacco
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La Casa di Bacco: Da La Casa di Bacco verso la pianura
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Fulvio Conta, Giulio Conta, Jane Ledlie, David Nizi il 07/02/2012
Autore scheda
Giulio Conta
Versante
Ovest - Sudovest
Lunghezza dislivello
150m
Quota
349 slm
Difficoltà
II, 3+
Sapore norvegese verso la pianura di Eporedia per questa cascata situata a soli 349 slm...
Accesso generale
Carema (To), Alto Canavese, al confine con l’imbocco della Valle d’Aosta. La colata è ben visibile dalla statale presso l’abitato di Carema. Per raggiungerla procedere verso Pont Saint Martin e poi verso Ivery. Da li continuare su una stradina asfaltata a mezza costa che torna indietro lungo la valle. In corrispondenza di un grosso masso lasciare la macchina. Accesso
Partendo da un gruppo di case, incrociare a pochi minuti il Rio che va a formare la colata. Costeggiarlo per poi affiancarsi alla cascata, e scendere a piedi lungo la destra orografica fino all’attacco. Itinerario
L1: ci sono due possibilità, o salire colonna verticale di 15 metri e poi tramite placche più appoggiate giungere all’attacco di L2, o stando più a sinistra salire un diedro non banale, per poi raggiungere la base di L2 sempre spostandosi sulla destra. Fare sosta su ghiaccio. (45 m)
L2: è il tiro chiave, salire centralmente il muro ( 85° - 90° ) fino ad uscire su una comoda cengia.
Spostarsi a sinistra per fare sosta, presente albero di dimensioni accettabili. (25 m)
L3: dalla sosta accentrarsi nuovamente sulla cascata e salire risalti non banali fino all’uscita inoltrandosi nel bosco. Sosta su alberi. (30 m)
L4: ormai con ai lati il bosco, affrontare l’ultimo tiro, lungo ma appoggiato, serpentina tra gli arbusti con pochi e brevi risalti a 80° che porta ai prati sommitali. (50 m) Discesa
Dai prati in 5 minuti si è alla macchina.
Carema (To), Alto Canavese, al confine con l’imbocco della Valle d’Aosta. La colata è ben visibile dalla statale presso l’abitato di Carema. Per raggiungerla procedere verso Pont Saint Martin e poi verso Ivery. Da li continuare su una stradina asfaltata a mezza costa che torna indietro lungo la valle. In corrispondenza di un grosso masso lasciare la macchina. Accesso
Partendo da un gruppo di case, incrociare a pochi minuti il Rio che va a formare la colata. Costeggiarlo per poi affiancarsi alla cascata, e scendere a piedi lungo la destra orografica fino all’attacco. Itinerario
L1: ci sono due possibilità, o salire colonna verticale di 15 metri e poi tramite placche più appoggiate giungere all’attacco di L2, o stando più a sinistra salire un diedro non banale, per poi raggiungere la base di L2 sempre spostandosi sulla destra. Fare sosta su ghiaccio. (45 m)
L2: è il tiro chiave, salire centralmente il muro ( 85° - 90° ) fino ad uscire su una comoda cengia.
Spostarsi a sinistra per fare sosta, presente albero di dimensioni accettabili. (25 m)
L3: dalla sosta accentrarsi nuovamente sulla cascata e salire risalti non banali fino all’uscita inoltrandosi nel bosco. Sosta su alberi. (30 m)
L4: ormai con ai lati il bosco, affrontare l’ultimo tiro, lungo ma appoggiato, serpentina tra gli arbusti con pochi e brevi risalti a 80° che porta ai prati sommitali. (50 m) Discesa
Dai prati in 5 minuti si è alla macchina.
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Bellezza
Primi salitori
Fulvio Conta, Giulio Conta, Jane Ledlie, David Nizi il 07/02/2012
Autore scheda
Giulio Conta
Versante
Ovest - Sudovest
Lunghezza dislivello
150m
Quota
349 slm
Difficoltà
II, 3+
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