L'antica strada del Moncenisio, da Ferrera al Fort de Variselle
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L'antica strada del Moncenisio, da Ferrera al Fort de Variselle
Planetmountain
Bellezza
Versante
sud
Dislivello salita
650 m
Quota
2106 m
Orario
2.30 - 3 ore.
Periodo
Dalle prime nevicate a febbraio, marzo.
L’antica strada realizzata dopo l’alluvione del 1751 che si snoda a tornanti fra Novalesa (828 m) e Ferrera Cenisio (1461 m) resta chiusa d’inverno alle auto, e può essere percorsa con le racchette, ma è più facile trovarla coperta dal ghiaccio piuttosto che dalla neve. Maggiori probabilità di trovar neve si hanno sul tratto successivo, che da Ferrera porta alla strada napoleonica, e quindi al Fort de Variselle. L’ambiente innevato e i grandi, spettrali edifici abbandonati, portano l’escursionista ad immergersi nell’alone di mistero che pervade queste montagne e questa antica via di transito, un tempo frequentata anche in pieno inverno.
Accesso generale
Da Torino con le statali 24 e 25, oppure con l’autostrada del Frejus (A32), uscendo a Susa. Qui si continua sulla statale 25 per il Colle del Moncenisio, trovando appena usciti dal centro abitato la deviazione sulla destra per Venaus e Novalesa. Continuando invece sulla statale si contornano i diversi nuclei di Giaglione, si tocca Molaretto e poco dopo si trova il bivio a destra della panoramica strada che a mezza costa conduce a Ferrera Cenisio, capoluogo del comune di Moncenisio. La statale d’inverno viene tenuta sgombra da neve fino a Bar Cenisio, ultimo centro abitato prima del confine. Accesso
Da Susa si percorre la statale del Moncenisio e poco oltre Molaretto si trova a destra la strada che a mezza costa conduce a Ferrera Cenisio (Moncenisio), dove si parcheggia. Itinerario
A piedi si attraversa Ferrera Cenisio (1461 m), con le sue grandi dimore raggruppate sulla sponda destra del torrente Cenischia. Superata la chiesa, le ultime case e il cimitero, si imbocca l’evidente mulattiera (in estate se ne può scorgere il selciato), a tratti fiancheggiata da muretti a secco. Si prosegue lungo il tracciato dell’antica via che si alza fra radure, mantenendosi sul fianco destro idrografico della valle, sempre in direzione ovest. Si piega a sinistra (sud) e si esce sulla statale 25, che si segue in salita (destra), raggiungendo presto la frontiera. Superata la strettoia del Pas du Paradis si entra nella Piana di San Nicolao, incontrando subito un bacino artificiale. Si cammina sulla strada fino al fondo del pianoro, si oltrepassano i caseggiati degli impianti idroelettrici (1728 m), e sui tornanti si supera il risalto delle Scale del Moncenisio, caratterizzato sulla destra da belle cascate di ghiaccio. Usciti sulle praterie innevate soprastanti, presso un grande, spettrale edificio, si devia a sinistra per raggiungere in breve il villaggio di Grand-Croix, abbandonato dopo la costruzione della grande diga del Lago del Moncenisio. Attraversato il paese fatiscente (la chiesetta ospita un museo aperto d’estate), si prosegue in direzione nord ovest per radure aperte. Poco dopo si gira a sinistra, si supera un ponticello e si segue la pista sterrata che passa presso un edificio degli impianti idroelettrici; con un tornante e un traverso la pista risale al margine destro (ovest) della diga. Qui si trascura la strada che porta sul coronamento della diga, e quella che va in direzione opposta, per salire verso la casa di sorveglianza. Con qualche tornante si sale così all’Ancien Fort de Variselle (2106 m), posto su un cocuzzolo che offre un bel panorama sul Lago del Moncenisio e sulle montagne circostanti.
Con un po’ di attenzione si può superare il fossato sul ponte levatoio, per osservare l’articolato complesso militare, dall’interessante architettura.
Se la neve è ben assestata e non vi è rischio di valanghe, con gli sci da fondo è possibile percorrere l’intero perimetro del Lago del Moncenisio, utilizzando le piste e le strade che lo contornano (almeno 10 km, 2.30 - 3 ore). Discesa
Si effettua sullo stesso itinerario di salita; attenzione ad eventuali tratti gelati nascosti dalla neve. Materiale
Normale dotazione escursionistica da neve, ciaspes, bastoncini. Inoltre piccozza, ramponi, corda. Note
Atl 2 Montagnedoc, Porta d’Italia, frazione S. Giuliano, 10059 Susa (To), tel. 0122 623866, fax 0122 628882, e-mail info@montagnedoc.it (www.montagnedoc.it).
Ufficio turistico comunale di Susa, corso Inghilterra 39, 10059 Susa (To), tel e fax. 0122 622470.
Comunità montana Bassa Valle Susa e Val Cenischiia, via Trattenero 15, 10053 Bussoleno (To), tel. 0122 642800, e-mail cmbvs@tin.it. Cartografia
Igc, scala 1:50.000, foglio 2 Valli di Lanzo e Moncenisio.
Dalle Marittime al Vallese, a cura della Sucai, ediz.
Cda, Torino 1983.
Piemonte in sci, itinerari di fondo escursionismo, di Rosanna Carnisio, ediz. Cda, Torino 1991.
Scialpinismo in Valle di Susa e in Val Sangone, a cura della scuola intersezionale “Carlo Giorda”, Borgone di Susa 1999.
Le valli del Moncenisio, a cura del Gruppo ricerche cultura montana, ediz. Cda, Torino 1992.
Alpi Cozie Settentrionali, Guida dei Monti d’Italia, Cai - Tci, Milano 1979.
Osterie, locande e prodotti tipici - Valli del Pinerolese, Valle di Susa, Valli di Lanzo e del Canavese, di M. Blatto e F. Chiaretta,
Le guide di Alp, Torino 2000. Difficoltà
Indispensabile neve assestata; nell’attraversamento di torrenti e strade prestare attenzione alle colate di ghiaccio coperte di neve.
Da Torino con le statali 24 e 25, oppure con l’autostrada del Frejus (A32), uscendo a Susa. Qui si continua sulla statale 25 per il Colle del Moncenisio, trovando appena usciti dal centro abitato la deviazione sulla destra per Venaus e Novalesa. Continuando invece sulla statale si contornano i diversi nuclei di Giaglione, si tocca Molaretto e poco dopo si trova il bivio a destra della panoramica strada che a mezza costa conduce a Ferrera Cenisio, capoluogo del comune di Moncenisio. La statale d’inverno viene tenuta sgombra da neve fino a Bar Cenisio, ultimo centro abitato prima del confine. Accesso
Da Susa si percorre la statale del Moncenisio e poco oltre Molaretto si trova a destra la strada che a mezza costa conduce a Ferrera Cenisio (Moncenisio), dove si parcheggia. Itinerario
A piedi si attraversa Ferrera Cenisio (1461 m), con le sue grandi dimore raggruppate sulla sponda destra del torrente Cenischia. Superata la chiesa, le ultime case e il cimitero, si imbocca l’evidente mulattiera (in estate se ne può scorgere il selciato), a tratti fiancheggiata da muretti a secco. Si prosegue lungo il tracciato dell’antica via che si alza fra radure, mantenendosi sul fianco destro idrografico della valle, sempre in direzione ovest. Si piega a sinistra (sud) e si esce sulla statale 25, che si segue in salita (destra), raggiungendo presto la frontiera. Superata la strettoia del Pas du Paradis si entra nella Piana di San Nicolao, incontrando subito un bacino artificiale. Si cammina sulla strada fino al fondo del pianoro, si oltrepassano i caseggiati degli impianti idroelettrici (1728 m), e sui tornanti si supera il risalto delle Scale del Moncenisio, caratterizzato sulla destra da belle cascate di ghiaccio. Usciti sulle praterie innevate soprastanti, presso un grande, spettrale edificio, si devia a sinistra per raggiungere in breve il villaggio di Grand-Croix, abbandonato dopo la costruzione della grande diga del Lago del Moncenisio. Attraversato il paese fatiscente (la chiesetta ospita un museo aperto d’estate), si prosegue in direzione nord ovest per radure aperte. Poco dopo si gira a sinistra, si supera un ponticello e si segue la pista sterrata che passa presso un edificio degli impianti idroelettrici; con un tornante e un traverso la pista risale al margine destro (ovest) della diga. Qui si trascura la strada che porta sul coronamento della diga, e quella che va in direzione opposta, per salire verso la casa di sorveglianza. Con qualche tornante si sale così all’Ancien Fort de Variselle (2106 m), posto su un cocuzzolo che offre un bel panorama sul Lago del Moncenisio e sulle montagne circostanti.
Con un po’ di attenzione si può superare il fossato sul ponte levatoio, per osservare l’articolato complesso militare, dall’interessante architettura.
Se la neve è ben assestata e non vi è rischio di valanghe, con gli sci da fondo è possibile percorrere l’intero perimetro del Lago del Moncenisio, utilizzando le piste e le strade che lo contornano (almeno 10 km, 2.30 - 3 ore). Discesa
Si effettua sullo stesso itinerario di salita; attenzione ad eventuali tratti gelati nascosti dalla neve. Materiale
Normale dotazione escursionistica da neve, ciaspes, bastoncini. Inoltre piccozza, ramponi, corda. Note
Atl 2 Montagnedoc, Porta d’Italia, frazione S. Giuliano, 10059 Susa (To), tel. 0122 623866, fax 0122 628882, e-mail info@montagnedoc.it (www.montagnedoc.it).
Ufficio turistico comunale di Susa, corso Inghilterra 39, 10059 Susa (To), tel e fax. 0122 622470.
Comunità montana Bassa Valle Susa e Val Cenischiia, via Trattenero 15, 10053 Bussoleno (To), tel. 0122 642800, e-mail cmbvs@tin.it. Cartografia
Igc, scala 1:50.000, foglio 2 Valli di Lanzo e Moncenisio.
Dalle Marittime al Vallese, a cura della Sucai, ediz.
Cda, Torino 1983.
Piemonte in sci, itinerari di fondo escursionismo, di Rosanna Carnisio, ediz. Cda, Torino 1991.
Scialpinismo in Valle di Susa e in Val Sangone, a cura della scuola intersezionale “Carlo Giorda”, Borgone di Susa 1999.
Le valli del Moncenisio, a cura del Gruppo ricerche cultura montana, ediz. Cda, Torino 1992.
Alpi Cozie Settentrionali, Guida dei Monti d’Italia, Cai - Tci, Milano 1979.
Osterie, locande e prodotti tipici - Valli del Pinerolese, Valle di Susa, Valli di Lanzo e del Canavese, di M. Blatto e F. Chiaretta,
Le guide di Alp, Torino 2000. Difficoltà
Indispensabile neve assestata; nell’attraversamento di torrenti e strade prestare attenzione alle colate di ghiaccio coperte di neve.
Commenti
06/02/2004 Oriana
La statale 25 da quest'anno viene battuta per consentire l'accessoalla scuola di sleddog che si trova alla diga; la gita quindi si interrompedopo 1 ora di cammino circa! Merita comunque una visita al paese diFerrera...è stupendo!
Bellezza
Versante
sud
Dislivello salita
650 m
Quota
2106 m
Orario
2.30 - 3 ore.
Periodo
Dalle prime nevicate a febbraio, marzo.
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