L’anello delle Muse Fedaie - Parco Paneveggio Pale di San Martino
Da Fiera di Primiero SS347 direzione Agordo, poi a sinistra per Val Canali. Parcheggi presso il Lago Welsperg (a pagamento da fine giugno ai primi di settembre) / Autobus linea B503 Fiera- P-Passo Cereda-Sagron-Agordo, fermata lago Welsperg (www.trentinotrasporti.it) Itinerario
Nelle vicinanze del parcheggio si trova il piccolo ma delizio laghetto Welsper (1020 m), dalle cui rive si ha un primo, grandioso, punto di vista sulle pareti rocciose del gruppo delle Pale di San Martino. Dal parcheggio parte una stradina bianca (cartello Muse Fedaie) che si allontana piacevolmente tra prati e bosco e con andamento sinuoso porta ai “legni”, ossia strutture di legno con panchine, opere artistiche e pannelli, ciascuno incentrato sulla figura di una Musa che incarna un diverso aspetto naturalistico. Ecco allora Galatea con le diverse specie di pecore e poco oltre Igea, con un rinfrancante percorso Kneipp dove immergere braccia e piedi nudi in acqua corrente per una rilassante pausa (1040 m). Un punto da cui sarà difficile far ripartire i piccoli escursionisti ma avanti, ci aspettano i cavalli!
Il percorso procede avendo di fronte la bellezza di questi prati che si aprono come un ventaglio per far apparire il gruppo delle Pale in tutta la loro magnificenza. Prati a sinistra e boschi a destra, si arriva alla postazione dai vetri colorati di Talìa mentre più avanti Mnemosyne ci fa scoprire come questa piacevole valle sia rimasta uguale nel tempo sovrapponendo una vecchia foto al paesaggio reale. Il sentiero, sempre ben indicato dai cartelli “Sentiero delle Muse”, passa nei pressi dei resti di una calchera (forno per la produzione dei calce) e fa avvicinare all’orto di Villa Welsperg. Si aggira l’edificio nel cui parco giochi si trova il Grande Cervo per poi allungarsi, sempre in dislivello piacevole, lungo altri grandiosi prati delimitati da fitti boschi. La postazione di Gea propone un percorso da fare a piedi nudi per avvertire la differenza dei diversi materiali mentre sono già in vista i cavalli di legno, a grandezza naturale, della postazione di Artemide. Dopo aver superato due edifici rurali di località Camp (1080 m) si scende sulla strada asfaltata e se ne percorrono pochi metri verso destra per raggiungere il ponte che permette di attraversare l’impetuoso torrente Canali.
Appena al di là si prende il sentiero a sinistra che procedendo all’ombra di un piacevole bosco segue il corso dell’acqua, mentre alcune tracce permettono di scendere verso sinistra, così da avvicinarsi alle rive caratterizzate dai sassi bianchi dove cercare il più piccolo e tondo. Il gradevole sentiero termina ad un parcheggio (fontana, 1078 m), superato il quale si trova un bellissimo tratto di spiaggia sassosa mentre, dopo un ponte, l’acqua tumultuosa si allarga in un tranquillo bacino dal bellissimo colore ceruleo. Con il ponte si supera il torrente e si arriva sulla strada asfaltata principale. Si va a destra ma prima alzate gli occhi: siete davanti ad un impressionante e suggestivo faggio che da trecento anni si aggrappa alle rocce, creando un ambiente degno di Tolkien! Qui si trova anche l’ingresso di Villa Welsperg, dove si trova la sede amministrativa ed un Centro Visitatori del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, da visitare.
Si prosegue ora su marciapiede seguendo la strada, passando davanti alla
postazione delle Najadi dove gocce “d’acqua” sospese offrono una vista
inconsueta delle Pale, per arrivare in breve al parcheggio di partenza.
A passo di bimbo
Per tutti, anche con passeggini. Le rive del
laghetto Welsper sono abbastanza basse, non vi è pericolo ma meglio tenere
d’occhio i piccoli perché non è il caso di finirci dentro. Grandiosa area
giochi nel Parco Vallombrosa, a Fiera di Primiero.
Note
Tipologia di percorso: ad anello su sterrata, sentiero, asfalto
Segnaletica: cartelli MF-Muse Fedaie
Acqua e punti d’appoggio: fontana al parcheggio di Villa Welsperg, Bar al Lago Eelsperg
Per saperne di più: In origine la villa era proprietà dell’antica casata dei conti Welsperg, le cui origini vengono fatte risalire all’anno Mille, e che ottennero Tonadico e il Primiero come feudo agli inizi del XV secolo. La villa è del 1853 e oggi è sede del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino ed è formata da tre edifici: la villa vera a propria in cui si trova il Centro Visita, che in sei sale presenta gli aspetti geografici del parco, percorsi didattici e una fisioteca (collezione di elementi naturali come legni, arbusti, licheni, rocce, semi, penne, nidi e fossili…); il secondo edificio è una chiesetta, oggi sconsacrata e utilizzata per mostre temporanee, mentre il terzo fabbricato era il fienile, o tabià, un’architettura tipica rurale, oggi usato per la didattica e per i convegni.
Cartografia
A piccoli passi tra le Dolomiti – 35 itinerari per tutta la famiglia di Franco Voglino e Annalisa Porporato – Graphot Editrice 2022
Cartografia: Tabacco Editrice, carte 1:25.000, n. 22, 'Pale di San Martino'