Il Giardino Segreto
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Il Giardino Segreto
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Gianfranco Duina, Claudio Inselvini, Daniele Frialdi, Marco Verzeletti, Dario Sandrini, Roberto Parolari
Autore scheda
Daniele Frialdi
Un sito di scalata a molto bello, interessante e vario frequentato da diversi scalatori bresciani e non. Le difficoltà degli itinerari non sono mai estreme anche se su molti tiri non manca certamente l’ingaggio sia fisico che mentale. Per quanto riguarda i gradi vanno dal D5 al D8. La falesia si presta ad essere frequentata anche nelle giornate piovose soprattutto nel settore di destra che presenta le vie più strapiombanti ed impegnative.
Tutta la zona alla base della falesia è stata ripulita e riqualificata con la realizzazione di sentieri, piccole aiuole e muretti a secco grazie all’eccellente e minuzioso lavoro del signor Davide Casali al quale va un doveroso ringraziamento. Se il ‘giardino segreto’ ora ha l’aspetto di un vero giardino lo si deve soprattutto a lui. A tal proposito si invitano tutti i futuri frequentatori a mantenere un comportamento corretto e rispettoso dell’ambiente affinché tutto possa restare in ordine e soprattutto pulito.
Accesso generale
Da Brescia raggiungere Botticino ed attraversare il paese in direzione delle cave. Alla rotonda con al centro una enorme sfera di marmo abbandonare la strada principale e prendere sulla sinistra la parallela Via del Marmo. Proseguire fino a quando essa interseca la via del castagneto in prossimità di un complesso di case a schiera dove si può parcheggiare. Accesso
Risalire per circa 50 metri via del castagneto ed imboccare il sentiero che indica LOCALITA’ GHIACCIAROLO. Seguire il sentiero in salita per circa 3-4 minuti fino all’evidente falesia. Si accede direttamente al settore centrale. Itinerario
Settore centrale: tiri medio/facili con lunghezza intorno ai 12 metri su roccia generalmente verticale con qualche piccolo strapiombo. Caratterizzato da appoggi piatti. Propedeutico all’arrampicata in ambiente e per prendere confidenza con picche e ramponi
5. A che mar sa ria 6-
Settore destro: tiri medio difficili che vanno dai 10 ai 16 metri. Settore caratterizzato da una grande grotta sul lato sinistro (dove si sviluppa la via PATA-CHAM) e da roccia strapiombante con parecchi piccoli tetti da superare con arrampicata più fisica su appoggi naturali
10. Pata-cham 8
Da Brescia raggiungere Botticino ed attraversare il paese in direzione delle cave. Alla rotonda con al centro una enorme sfera di marmo abbandonare la strada principale e prendere sulla sinistra la parallela Via del Marmo. Proseguire fino a quando essa interseca la via del castagneto in prossimità di un complesso di case a schiera dove si può parcheggiare. Accesso
Risalire per circa 50 metri via del castagneto ed imboccare il sentiero che indica LOCALITA’ GHIACCIAROLO. Seguire il sentiero in salita per circa 3-4 minuti fino all’evidente falesia. Si accede direttamente al settore centrale. Itinerario
Settore sinistro: tiri generalmente facili con lunghezza intorno ai 12 metri caratterizzati da una prima parte di roccia delicata e da una seconda parte su roccia leggermente strapiombante a lastre fessurate
1. Dry bowling 7-
2. Gastroscopia 5+
3. Shittyfox 5+
4. Blec en decher 5
Settore centrale: tiri medio/facili con lunghezza intorno ai 12 metri su roccia generalmente verticale con qualche piccolo strapiombo. Caratterizzato da appoggi piatti. Propedeutico all’arrampicata in ambiente e per prendere confidenza con picche e ramponi
5. A che mar sa ria 6-
6. Napisan 5+
7. Chi cerca trova 6
8. Walter obersaid 5+
9. Tiberiade 5+
Settore destro: tiri medio difficili che vanno dai 10 ai 16 metri. Settore caratterizzato da una grande grotta sul lato sinistro (dove si sviluppa la via PATA-CHAM) e da roccia strapiombante con parecchi piccoli tetti da superare con arrampicata più fisica su appoggi naturali
10. Pata-cham 8
11. Una vera stronza 7
12. Heroia 7
13. Blocco mentale 7
14. Enduina 7
15. JKT 8+
16. Paura di volare 8-
17. Permalux 7-
18. Esilio 5
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Bellezza
Primi salitori
Gianfranco Duina, Claudio Inselvini, Daniele Frialdi, Marco Verzeletti, Dario Sandrini, Roberto Parolari
Autore scheda
Daniele Frialdi
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