Heroes - Pizzo Campana - Rocca Busambra
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Heroes: Massimo Flaccavento sul quarto tiro durante la libera della via Heroes (6b+, 186m, Giuseppe Barbagallo, Massimo Flaccavento, Giorgio Iurato) Pizzo Campana (Rocca Busambra)
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Giuseppe Barbagallo, Massimo Flaccavento, Giorgio Iurato. Prima libera: Massimo Flaccavento e Giorgio Iurato a comando alternato il 14/10/2015
Autore scheda
Massimo Flaccavento
Versante
Nord
Lunghezza dislivello
186m
Quota
1220m
Difficoltà
6b+
Difficoltà obbligatoria
6b
Interessante via moderna che sale su una parete fino ad adesso mai salita, e che offre una bella arrampicata varia su muri grigi, estetici diedri, fessure e placche lavorate su roccia (a parte alcuni brevissimi tratti) a dir poco magnifica. Grande ambiente, isolamento garantito e arrivo in vetta tra i più suggestivi dell’intero gruppo di Rocca Busambra.
Accesso generale
Da Ficuzza (Frazione di Corleone-Palermo) salire in direzione di Rocca Busambra seguendo le indicazioni per l’agriturismo Alpe Cucco. Al primo bivio svoltare sulla destra su una sterrata con cancello verde, seguendo le indicazioni per l’Alpe Ramosa. Dopo aver percorso alcuni chilometri in salita, lasciare l’auto su un evidente spiazzo a sinistra. Accesso
Salire ora lungo un’evidente sterrata che si inoltra nel bosco (Indicazione Valle di San Giorgio). Seguirla per circa 150 metri di dislivello e ad un certo punto svoltare a destra (Piccola indicazione a terra per la Rocca Ramosa) e entrare direttamente nel bosco.
Seguire una traccia che attraversa la zona boschiva e che conduce sotto l’imponente parete Nord della quota 1280 m, attraversare una recinzione grazie ad un buco provvidenziale e sempre per tracce di sentiero, risalire la bella vallata (Valle di San Giorgio) compresa tra quota 1280 m e il versante Sud della Rocca Ramosa.
Raggiunto l’altipiano (Piano Pilato) da cui adesso è ben visibile il Pizzo Campana, puntare all’estremo lato sinistro della sua parete Nord. Da questo punto una vaga traccia ne costeggia la base e conduce agevolmente all’attacco presso una bella placca grigia. (Un ora circa dall’auto, due ore se il cancello verde all’inizio della sterrata è chiuso). Itinerario
L1: Attaccare una breve rampa e abbandonarla subito per il muro alla sua destra. Salire dapprima lungo una fessura obliqua, e poi per bella placca che con delicata arrampicata tecnica porta ad uno scomodo punto di sosta; S1 30 m, 6b.
L2: Traversare facilmente verso sinistra (alcuni cordoni lasciati) e raggiungere un grosso masso presso il quale si sosta; S2, 30 m. (lunghezza senza alcuna difficoltà tecnica).
L3: Dalla sosta salire e aggirare a destra un evidente pilastrino (roccia un po’ delicata) raggiungendo così la base di una placca grigia. Salire la placca con interessante arrampicata e uscirne in alto per bella fessura. Superare dunque un ultimo tratto su roccia delicata (chiodo lasciato) e raggiungere così la sosta posta sotto un bel muro grigio; S3, 40 m, 6b+.
L4: Spostarsi sulla destra e oltrepassata una grossa scaglia, salire in verticale un vago diedro strapiombante. Lasciarselo a sinistra e con difficile passo, seguire una breve ma delicata fessurina che obliqua verso destra, poi in verticale, e con bella arrampicata raggiungere la sosta presso un esiguo gradino; S4, 28 m, 6b+.
L5: Salire il muro che sovrasta la sosta e giunti ad un gradino, proseguire con bellissima arrampicata su una splendida placca compatta fino ad una esigua piazzola presso il quale si sosta; S5, 25 m, 6b.
L6: Ancora per placca verso sinistra, e superato un delicato passaggio proseguire sempre verso sinistra lungo l’unica ed evidente linea di debolezza della parete; S6, 28 m, 6b+.
L7: Scalare l’evidente diedrino (Roccia un pò delicata) sopra la sosta, e quando questo si abbatte, seguirlo per pochi metri e continuare in verticale con interessante arrampicata fino alla fine delle difficoltà. Traversare quindi a sinistra e raggiungere la sosta posta poco sotto la cima della parete; S7, 35 m, 5c+. Discesa
O in doppia lungo la via rifacendo il traverso della seconda lunghezza, o molto meglio a piedi scendendo lungo la bella cresta Est della montagna, che con alcuni tratti di facile arrampicata e un breve tratto di corda fissa, conduce abbastanza velocemente nei pressi di Piano Pilato. Materiale
Due corde da 55 metri o una da 80, 10 rinvii, friend BD 1,2,3 (utili ma non indispensabili) e casco. Note
La via è stata aperta dal basso in tre tentativi molto distanti tra loro:
Da Ficuzza (Frazione di Corleone-Palermo) salire in direzione di Rocca Busambra seguendo le indicazioni per l’agriturismo Alpe Cucco. Al primo bivio svoltare sulla destra su una sterrata con cancello verde, seguendo le indicazioni per l’Alpe Ramosa. Dopo aver percorso alcuni chilometri in salita, lasciare l’auto su un evidente spiazzo a sinistra. Accesso
Salire ora lungo un’evidente sterrata che si inoltra nel bosco (Indicazione Valle di San Giorgio). Seguirla per circa 150 metri di dislivello e ad un certo punto svoltare a destra (Piccola indicazione a terra per la Rocca Ramosa) e entrare direttamente nel bosco.
Seguire una traccia che attraversa la zona boschiva e che conduce sotto l’imponente parete Nord della quota 1280 m, attraversare una recinzione grazie ad un buco provvidenziale e sempre per tracce di sentiero, risalire la bella vallata (Valle di San Giorgio) compresa tra quota 1280 m e il versante Sud della Rocca Ramosa.
Raggiunto l’altipiano (Piano Pilato) da cui adesso è ben visibile il Pizzo Campana, puntare all’estremo lato sinistro della sua parete Nord. Da questo punto una vaga traccia ne costeggia la base e conduce agevolmente all’attacco presso una bella placca grigia. (Un ora circa dall’auto, due ore se il cancello verde all’inizio della sterrata è chiuso). Itinerario
L1: Attaccare una breve rampa e abbandonarla subito per il muro alla sua destra. Salire dapprima lungo una fessura obliqua, e poi per bella placca che con delicata arrampicata tecnica porta ad uno scomodo punto di sosta; S1 30 m, 6b.
L2: Traversare facilmente verso sinistra (alcuni cordoni lasciati) e raggiungere un grosso masso presso il quale si sosta; S2, 30 m. (lunghezza senza alcuna difficoltà tecnica).
L3: Dalla sosta salire e aggirare a destra un evidente pilastrino (roccia un po’ delicata) raggiungendo così la base di una placca grigia. Salire la placca con interessante arrampicata e uscirne in alto per bella fessura. Superare dunque un ultimo tratto su roccia delicata (chiodo lasciato) e raggiungere così la sosta posta sotto un bel muro grigio; S3, 40 m, 6b+.
L4: Spostarsi sulla destra e oltrepassata una grossa scaglia, salire in verticale un vago diedro strapiombante. Lasciarselo a sinistra e con difficile passo, seguire una breve ma delicata fessurina che obliqua verso destra, poi in verticale, e con bella arrampicata raggiungere la sosta presso un esiguo gradino; S4, 28 m, 6b+.
L5: Salire il muro che sovrasta la sosta e giunti ad un gradino, proseguire con bellissima arrampicata su una splendida placca compatta fino ad una esigua piazzola presso il quale si sosta; S5, 25 m, 6b.
L6: Ancora per placca verso sinistra, e superato un delicato passaggio proseguire sempre verso sinistra lungo l’unica ed evidente linea di debolezza della parete; S6, 28 m, 6b+.
L7: Scalare l’evidente diedrino (Roccia un pò delicata) sopra la sosta, e quando questo si abbatte, seguirlo per pochi metri e continuare in verticale con interessante arrampicata fino alla fine delle difficoltà. Traversare quindi a sinistra e raggiungere la sosta posta poco sotto la cima della parete; S7, 35 m, 5c+. Discesa
O in doppia lungo la via rifacendo il traverso della seconda lunghezza, o molto meglio a piedi scendendo lungo la bella cresta Est della montagna, che con alcuni tratti di facile arrampicata e un breve tratto di corda fissa, conduce abbastanza velocemente nei pressi di Piano Pilato. Materiale
Due corde da 55 metri o una da 80, 10 rinvii, friend BD 1,2,3 (utili ma non indispensabili) e casco. Note
La via è stata aperta dal basso in tre tentativi molto distanti tra loro:
- Il primo tentativo è stato effettuato dal basso da Massimo Flaccavento e Giuseppe Barbagallo il 12-11-2011, tentativo in cui sono stati aperti i primi quattro tiri.
- Il secondo tentativo è stato fatto dal basso da Massimo Flaccavento e Giuseppe Barbagallo il 26-11-2011, tentativo in cui a causa della roccia bagnata, è stato aperto solo il quinto tiro.
- Il terzo ed ultimo tentativo è stato fatto dal basso da Massimo Flaccavento e Giorgio Iurato il 08-09-2015
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Bellezza
Primi salitori
Giuseppe Barbagallo, Massimo Flaccavento, Giorgio Iurato. Prima libera: Massimo Flaccavento e Giorgio Iurato a comando alternato il 14/10/2015
Autore scheda
Massimo Flaccavento
Versante
Nord
Lunghezza dislivello
186m
Quota
1220m
Difficoltà
6b+
Difficoltà obbligatoria
6b
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