Grande Traversata del Supramonte - Supramonte
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Grande Traversata del Supramonte: Grande Traversata del Supramonte
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Corrado Conca
Dislivello salita
1700 m totali
Difficoltà
EE
Orario
4 giorni
Periodo
primavera o autunno
Partenza
Arcu Correboi (Orgosolo)
Arrivo
Su Gologone (Oliena)
Il Supramonte è un vasto massiccio calcareo che occupa gran parte della Sardegna centro-orientale ed insiste nel territorio di cinque comuni, Oliena, Orgosolo, Dorgali, Urzulei e Baunei.
La porzione più interna di questo territorio è stata da sempre meta degli escursionisti più esigenti perché nonostante si tratti di un territorio stupendamente selvaggio, lo si trova pressoché deserto, quasi appartenesse ad un altro tempo. In queste montagne le uniche tracce lasciate dall’uomo (a parte qualche strada sterrata) sono i resti dei cuiles (ovili) che ci accompagnano per tutto il sentiero.
La Grande Traversata del Supramonte è un lungo itinerario non segnato di quasi 50 chilometri, percorribile in quattro giorni dove l’unica preoccupazione deve essere quella di individuare il sentiero con attenzione anche perché l’impegno fisico richiesto non è mai altissimo: si pensi che il dislivello complessivo è di 1700 metri ben distribuiti.
GTS è un sentiero vecchio e nuovo. Vecchio perché calpesta antichi tratturi dei pastori, nuovo perché – a parte il Selvaggio Blu – mai prima d’ora si era parlato e descritto un itinerario sardo con un percorso di più giorni ben definito, con rifornimenti d’acqua (in sorgenti naturali) e pernottamenti all’aperto.
La porzione più interna di questo territorio è stata da sempre meta degli escursionisti più esigenti perché nonostante si tratti di un territorio stupendamente selvaggio, lo si trova pressoché deserto, quasi appartenesse ad un altro tempo. In queste montagne le uniche tracce lasciate dall’uomo (a parte qualche strada sterrata) sono i resti dei cuiles (ovili) che ci accompagnano per tutto il sentiero.
La Grande Traversata del Supramonte è un lungo itinerario non segnato di quasi 50 chilometri, percorribile in quattro giorni dove l’unica preoccupazione deve essere quella di individuare il sentiero con attenzione anche perché l’impegno fisico richiesto non è mai altissimo: si pensi che il dislivello complessivo è di 1700 metri ben distribuiti.
GTS è un sentiero vecchio e nuovo. Vecchio perché calpesta antichi tratturi dei pastori, nuovo perché – a parte il Selvaggio Blu – mai prima d’ora si era parlato e descritto un itinerario sardo con un percorso di più giorni ben definito, con rifornimenti d’acqua (in sorgenti naturali) e pernottamenti all’aperto.
Accesso
Che si provenga da nord (Nuoro) o da sud (Lanusei-Arzana), lungo la Strada Statale 389ssv, bisogna imboccare l’uscita “Passo Caravai - Fonni” intorno al km 27. Proseguendo su questa strada (SS384) si raggiunge Arcu Correboi, punto di partenza del Trekking, al chilometro 147,6. Itinerario
1° tappa – Arcu Correboi – Monte Novo San Giovanni
Da Arcu Correboi (1246 m slm) si parte verso nord-est su strada sterrata; questa segue la riva sinistra dei corsi d'acqua che presto confluiranno per alimentare il corso del Rio Flumineddu, il principale corso d’acqua del Supramonte, che esce a nord-est nel grandioso portale di Gorropu. Lungo il sentiero, superate le creste arrotondate del Cuccuros Ruvios, si sale fino all'Arcu de Perducontu, dove si sfiorano le pendici del Monte Macheddu e si raggiunge la sella formata con il Monte Fumai. Questo primo grande tacco roccioso, caratterizzato da alte e verticali pareti calcaree, si supera sul suo versante orientale per traversare verso Janna 'e Sorroali e quindi fino ai piedi di Monte Novo San Giovanni. Si sale quindi fin sulla vetta (1316 m slm) per terminare la prima tappa e dove – ad esclusione della stagione estiva – è possibile pernottare nei piccoli rifugi delle vedette antincendio. Dalla vetta si gode di uno stupendo e privilegiato panorama a 360 gradi.
Tempo: 4h 15’
Dislivello: +470 m
Difficoltà: E
2° tappa – Monte Novo San Giovanni – Cuile Ziu Raffaele
Ridiscesi dalla vetta di Monte Novo San Giovanni si costeggiano le sue alte pareti del versante occidentale per scendere fino al Cuile Sos Pisanos e superare la sella di Gutturu Sa Terra Arva. Eccoci quindi ai piedi del Monte Nieddu per traversare fino alla base delle imponenti falesie del Monte Su Biu, bella formazione calcarea quasi gemella del Fumai e del Monte Novo. SI traversa sul versante occidentale delle falesie attraversando un fitto e bosco che presenta qualche difficoltà di orientamento. Si scende infine a Badde Tureddu, dove si guada uno degli ultimi corsi d’acqua di tutto il trekking e si riprende a salire per superare i boschi di Sos Campidanesos e Punta Arzane. Si raggiunge così in breve all’ampia radura di Campu Su Mudercu, dove fanno mostra di se i relitti del bosco di ginepri che fu vittima di un grosso incendio negli anni ’50. Da qui inizia la porzione più selvaggia del Supramonte. Si traversa quindi lungamente per campi solcati verso gli antici cuili (ovili) di Sa Roda Camposa e Janna de Gori per entrare nel suggestivo altipiano di Campu Donianicoro, dove alla sua estremità nord-est si trova il fantastico Cuile Ziu Raffaele, meta meritata di questa lunga e meravigliosa tappa.
Tempo: 7h 30’
Dislivello: +390 m
Difficoltà: E
3° tappa – Cuile Ziu Raffaele – Cuile Pradu
Da Cuile Ziu Raffaele si riattraversa Campu Donianicoro nel senso inverso, per prendere l'imbocco del sentiero che conduce fin sull'orlo dell’enorme dolina di Su Suercone, profonda circa 200 metri e con un diametro di oltre 500 m. Ora in direzione sud-ovest si attraversano fitti boschi primari di Lecci dove si celano il Cuile Pistoccu ed i resti del Cuile Taletto. Rincontrata una strada sterrata si costeggia ora il confine occidentale del grande contrafforte supramontano, si raggiungen quindi l’aereo valico di Scala S'Arena (dal quale si vede in lontananza l’abitato di Orgosolo) e si attacca la lunga salita verso Punta Cateddu. In breve si traversa il vasto valico di Scala ‘e Marras per salire fino alla veta della Punta Corrasi, la quota più alta del Supramonte (1463 m slm). La lunga discesa sul filo di cresta conduce al termine della terza tappa fino ai resti del Cuile di Pradu.
Tempo: 6h 30’
Dislivello: +640m
Difficoltà: EE
4° tappa – Cuile Pradu – Su Gologone
Dal Cuile Pradu si risale lievemente per prendere il sentiero che, su rocce affilatissime, passa nei pressi della grotta di Nurra Sas Palumbas, e quindi ridiscende verso il panoramico Cuile Vilitzi Vilitzi. Ancora una lunga discesa su terreno difficile e si raggiunge la fantastica sella di Orgoi, dall’aspetto vagamente dolomitico, proprio ai piedi della imponente mole del Monte Cusidore (1147 m slm) e della Grotta di Orgoi, strategico punto di rifornimento d’acqua. Procedendo ancora poco sotto le creste si raggiungono infine le cime del Fruncu Nieddu e del Monte Uddé, ultimi balconi panoramici della GTS, dove ha inizio l’interminabile discesa verso le sorgenti di Su Gologone, termine dell'indimenticabile traversata del Supramonte.
Tempo: 5h 45’
Dislivello: + 235m
Difficoltà: EE Note
Rifugi: non presenti sul sentiero
Segnaletica: assente
La GTS è un lungo e selvaggio trekking che attraversa longitudinalmente il grande massiccio supramontano, nei territori di Orgosolo e Oliena (provincia di Nuoro). Durante le quattro tappe si attraversano fenomeni geologici ed emergenze antropologiche uniche ed originali. Un viaggio nel passato arcaico della Sardegna, rimasto inalterato fino a noi.
Il percorso è stato realizzato con la collaborazione di Ferrino. Cartografia
“Grande Traversata del Supramonte”, di Corrado Conca, Edizioni Segnavia, pubblicazione: ottobre 2010
Che si provenga da nord (Nuoro) o da sud (Lanusei-Arzana), lungo la Strada Statale 389ssv, bisogna imboccare l’uscita “Passo Caravai - Fonni” intorno al km 27. Proseguendo su questa strada (SS384) si raggiunge Arcu Correboi, punto di partenza del Trekking, al chilometro 147,6. Itinerario
1° tappa – Arcu Correboi – Monte Novo San Giovanni
Da Arcu Correboi (1246 m slm) si parte verso nord-est su strada sterrata; questa segue la riva sinistra dei corsi d'acqua che presto confluiranno per alimentare il corso del Rio Flumineddu, il principale corso d’acqua del Supramonte, che esce a nord-est nel grandioso portale di Gorropu. Lungo il sentiero, superate le creste arrotondate del Cuccuros Ruvios, si sale fino all'Arcu de Perducontu, dove si sfiorano le pendici del Monte Macheddu e si raggiunge la sella formata con il Monte Fumai. Questo primo grande tacco roccioso, caratterizzato da alte e verticali pareti calcaree, si supera sul suo versante orientale per traversare verso Janna 'e Sorroali e quindi fino ai piedi di Monte Novo San Giovanni. Si sale quindi fin sulla vetta (1316 m slm) per terminare la prima tappa e dove – ad esclusione della stagione estiva – è possibile pernottare nei piccoli rifugi delle vedette antincendio. Dalla vetta si gode di uno stupendo e privilegiato panorama a 360 gradi.
Tempo: 4h 15’
Dislivello: +470 m
Difficoltà: E
2° tappa – Monte Novo San Giovanni – Cuile Ziu Raffaele
Ridiscesi dalla vetta di Monte Novo San Giovanni si costeggiano le sue alte pareti del versante occidentale per scendere fino al Cuile Sos Pisanos e superare la sella di Gutturu Sa Terra Arva. Eccoci quindi ai piedi del Monte Nieddu per traversare fino alla base delle imponenti falesie del Monte Su Biu, bella formazione calcarea quasi gemella del Fumai e del Monte Novo. SI traversa sul versante occidentale delle falesie attraversando un fitto e bosco che presenta qualche difficoltà di orientamento. Si scende infine a Badde Tureddu, dove si guada uno degli ultimi corsi d’acqua di tutto il trekking e si riprende a salire per superare i boschi di Sos Campidanesos e Punta Arzane. Si raggiunge così in breve all’ampia radura di Campu Su Mudercu, dove fanno mostra di se i relitti del bosco di ginepri che fu vittima di un grosso incendio negli anni ’50. Da qui inizia la porzione più selvaggia del Supramonte. Si traversa quindi lungamente per campi solcati verso gli antici cuili (ovili) di Sa Roda Camposa e Janna de Gori per entrare nel suggestivo altipiano di Campu Donianicoro, dove alla sua estremità nord-est si trova il fantastico Cuile Ziu Raffaele, meta meritata di questa lunga e meravigliosa tappa.
Tempo: 7h 30’
Dislivello: +390 m
Difficoltà: E
3° tappa – Cuile Ziu Raffaele – Cuile Pradu
Da Cuile Ziu Raffaele si riattraversa Campu Donianicoro nel senso inverso, per prendere l'imbocco del sentiero che conduce fin sull'orlo dell’enorme dolina di Su Suercone, profonda circa 200 metri e con un diametro di oltre 500 m. Ora in direzione sud-ovest si attraversano fitti boschi primari di Lecci dove si celano il Cuile Pistoccu ed i resti del Cuile Taletto. Rincontrata una strada sterrata si costeggia ora il confine occidentale del grande contrafforte supramontano, si raggiungen quindi l’aereo valico di Scala S'Arena (dal quale si vede in lontananza l’abitato di Orgosolo) e si attacca la lunga salita verso Punta Cateddu. In breve si traversa il vasto valico di Scala ‘e Marras per salire fino alla veta della Punta Corrasi, la quota più alta del Supramonte (1463 m slm). La lunga discesa sul filo di cresta conduce al termine della terza tappa fino ai resti del Cuile di Pradu.
Tempo: 6h 30’
Dislivello: +640m
Difficoltà: EE
4° tappa – Cuile Pradu – Su Gologone
Dal Cuile Pradu si risale lievemente per prendere il sentiero che, su rocce affilatissime, passa nei pressi della grotta di Nurra Sas Palumbas, e quindi ridiscende verso il panoramico Cuile Vilitzi Vilitzi. Ancora una lunga discesa su terreno difficile e si raggiunge la fantastica sella di Orgoi, dall’aspetto vagamente dolomitico, proprio ai piedi della imponente mole del Monte Cusidore (1147 m slm) e della Grotta di Orgoi, strategico punto di rifornimento d’acqua. Procedendo ancora poco sotto le creste si raggiungono infine le cime del Fruncu Nieddu e del Monte Uddé, ultimi balconi panoramici della GTS, dove ha inizio l’interminabile discesa verso le sorgenti di Su Gologone, termine dell'indimenticabile traversata del Supramonte.
Tempo: 5h 45’
Dislivello: + 235m
Difficoltà: EE Note
Rifugi: non presenti sul sentiero
Segnaletica: assente
La GTS è un lungo e selvaggio trekking che attraversa longitudinalmente il grande massiccio supramontano, nei territori di Orgosolo e Oliena (provincia di Nuoro). Durante le quattro tappe si attraversano fenomeni geologici ed emergenze antropologiche uniche ed originali. Un viaggio nel passato arcaico della Sardegna, rimasto inalterato fino a noi.
Il percorso è stato realizzato con la collaborazione di Ferrino. Cartografia
“Grande Traversata del Supramonte”, di Corrado Conca, Edizioni Segnavia, pubblicazione: ottobre 2010
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Autore scheda
Corrado Conca
Dislivello salita
1700 m totali
Difficoltà
EE
Orario
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Partenza
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Arrivo
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