A Pitztal gara internazionale di difficoltà su ghiaccio

Si svolta a Pitztal in Austria il 29 e 30 Gennaio 1999 una competizione internazionale di difficoltà su ghiaccio
Negli ultimi giorni di gennaio si è svolta a Mandarfen, nella Pitztal, in Tirolo, una competizione di arrampicata su ghiaccio, organizzata dall’Austriaco Max Berger (egli stesso tra i migliori ghiacciatori al mondo) con l’aiuto della Grivel, della Petzl e della Salomon. Vi hanno preso parte 50 ice-climber di varie nazioni europee, tra cui: Austria, Francia, Germania, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Slovenia, Svizzera. Un evento che con l’aiuto degli sponsor si presenta difficile da organizzare per le condizioni atmosferiche in cui per forza di cose si svolge, ma che attira un numero sempre maggiore di partecipanti e pubblico.Le fasi eliminatorie si sono svolte nella giornata di venerdì, insieme alle semifinali e finali femminili. Il sabato invece si sono affrontati gli uomini, prima nelle semifinali e poi nella finale che ha visto gareggiare i migliori sei atleti. Alla competizione hanno preso parte alcuni dei migliori ghiacciatori di Europa e nomi di spicco dell’alpinismo, tra cui i fratelli Huber, alcuni forti Francesi: il giovane astro nascente Daniel Dulac e il vecchio leone Jacques Perrier – Pschitt (il primo salitore della mitica Pichenibule e oggi a 52 anni ancora uno dei migliori ghiacciatori in circolazione), Beat Kammerlander e altri.I giorni della competizione sono stati caratterizzati da un freddo polare con punte fino ai –25°C e di conseguenza da un ghiaccio alveolare, molto duro e difficile da piccozzare. Andava infatti per la maggiore la tecnica dell’aggancio che consentiva ai più bravi anche un risparmio notevole di energie. Si è trattato di una gara di difficoltà in cui vinceva chi arrivava più in alto degli altri con meno colpi, senza uscire dalle linee blu che delimitavano il percorso (in alcuni punti molto stretto, fino a 20 cm) e in un tempo massimo di 10 minuti per gli open e 15 per le semifinali e finali. Tra i climber Italiani, sono entrati in semifinale Paolo Mantovani e Diego Fregona.La finale ha visto affrontarsi i migliori sei: 4 Russi, Alexander Huber e Pschitt. Questi che si sono giocati la vittoria e i 2200 Euro in palio, andati al Russo Dimitry Bytchkov, 20 anni, campione di velocità su roccia, salito sulla via di finale (unico in catena) con le Machine e senza dragonne. Al momento della sua partenza (dopo che Huber e Pschitt, fino ad allora in testa, non erano riusciti a risolvere il tetto a metà parete) i commenti che giravano erano tutti del tipo: “Ma dove va su quel tetto senza le dragonne!”. Il ragazzino russo ha dato invece a tutti una lezione di umiltà, arrampicando con stile, facendo spesso cambio di mano sulle piccozze e risolvendo il tetto con pochi bloccaggi e i piedi nel vuoto. Raggiungeva poi la catena con numero esiguo di colpi: 49 per 35 metri di via. Secondo si è piazzato il poliedrico climber tedesco Alex Huber che per fare spettacolo ha messo i piedi e le piccozze fuori dalle linee di delimitazione nel tratto più impegnativo sul tetto. Alla fine lo spettacolo è quello che conta per non fare morire nella noia anche questo tipo di competizione, ma va aggiunto che probabilmente, se lo avesse fatto chiunque altro, sarebbe stato squalificato subito. Terzo è arrivato Pschitt, dimostrando gran classe e padronanza della tecnica, ma nei bloccaggi sul tetto esauriva purtroppo le energie.Nel complesso la gara si è dimostrata un evento interessante per il pubblico, accorso numeroso nonostante le temperature, e ha confermato la vitalità dell’arrampicata competitiva su ghiaccio. Sulle strutture artificiali allestite per l’occasione si sono svolti nei giorni della gara anche alcuni corsi e dimostrazioni, come quella sulla via della finale del Francesino Daniel Dulac, già fortissimo arrampicatore sportivo che nella sua seconda apparizione su ghiaccio (ha messo i ramponi per la prima volta in occasione della gara di Courchevel, Francia, dove si è piazzato benissimo) ha fatto vedere che darà nei prossimi anni del filo da torcere ai più esperti ice-competitors. La valle di Pitztal con le sue due torri di ghiaccio, alte fino a 40 m, si propone dunque come una tappa fissa di quella che dovrebbe diventare anche ufficialmente una coppa del mondo di arrampicata su ghiaccio.Prossimo appuntamento con le gare di ghiaccio in Slovenia, a Bohinj, dove si svolgerà sabato 6 febbraio la ormai tradizionale competizione di velocità, e a Cortina d’Ampezzo il 12 e 13 febbraio con la prima competizione internazionale di boulder su ghiaccio. La stagione di competizioni internazionali si chiuderà nei giorni tra il 6 e 8 marzo a Kirov, in Russia, com l’ultima gara di difficoltà in calendario.


Ultime news


Expo / News


Expo / Prodotti
SCARPA Origin VS - scarpette arrampicata per bouldering
Scarpette arrampicata per bouldering e per scalare in palestra.
Kit da via ferrata Eashook
Kit da via ferrata con longe, casco e imbracatura
Giacca da montagna Explorair Light Dryo 2.5
Giacca da montagna leggera minimalista
Zamberlan Amelia GTX - scarponi da montagna da donna
Scarpone da montagna da donna pensato per il trekking, l’escursionismo e il backpacking.
La Sportiva TX4 EVO – scarpe avvicinamento
Scarpa da avvicinamento tecnici e facili passaggi d'arrampicata.
Ferrino HL Mystic - leggero sacco a pelo
Sacco a pelo estremamente leggero, dotato di cappuccio avvolgente
Vedi i prodotti