Afghanistan e Mountain Wilderness International

Primo corso di “Environment Friendly Mountaineering” dell'associazione Mountain Wilderness in Afghanistan.
MOUNTAIN WILDERNESS INTERNATIONAL
Memorial Bruseghini 2005, arrampicata
Memorial Bruseghini 2005, arrampicata
Memorial Bruseghini 2005, arrampicata
Memorial Bruseghini 2005, arrampicata
Alcuni momenti dell'esperienza in Afghanistan di Mountain Wilderness International (ph Valerio Gardoni)

MOUNTAIN WILDERNESS INTERNATIONAL

Sono rientrati in Italia in questi giorni, dopo un mese di assenza, i sette istruttori di alpinismo inviati dall'associazione Mountain Wilderness in Afghanistan, per gestire il primo corso di “Environment Friendly Mountaineering”, riservato ad un gruppo di giovani afghani interessati ad acquisire le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per proporsi in un prossimo futuro come accompagnatori di spedizioni alpinistiche, di trekking naturalistici, o come rangers dei nuovi parchi nazionali montani che il governo del paese intende istituire in tempi brevi.

Al Corso, che si è svolto nell'alta valle del Panjshir, ai piedi del monte Mir Samir, di 6000 metri d'altezza, ha arriso un pieno successo. Secondo molti commentatori esso ha rappresentato una tessera non secondaria del mosaico da cui dovrà nascere il nuovo Afghanistan. Sia come sia, di certo il lusinghiero risultato raggiunto dimostra che la realtà afghana è fortunatamente molto più articolata di quanto il pubblico occidentale è stato sollecitato a immaginare.

Il Corso è stato frequentato da 22 allievi; al termine, ciascuno di loro ha ricevuto un diploma di partecipazione. Tra gli allievi spiccava la presenza di due coraggiose ragazze: Rohina e Siddiqa. Entrambe hanno superato brillantemente ogni prova, su roccia, neve e ghiaccio. Rohina ha dichiarato alla stampa: “ Tre anni fa, sotto i Talebani, non potevo neppure uscire di casa da sola. Ora ho scalato una montagna, ho imparato ad usare ramponi, piccozza, corda. Mi sembra un sogno!”. Al Corso hanno partecipato anche otto ex-mujaheddin, selezionati dall'Agenzia americana che si occupa del reinserimento dei guerriglieri nelle attività civili (DDR).

MOUNTAIN WILDERNESS INTERNATIONAL

L'associazione Mountain Wilderness International opera da tempo per riportare tra le alte montagne dell'Hindu Kush afghano il flusso di un turismo d'avventura, rispettoso dei valori ambientali e dell'eredità culturale delle locali popolazioni valligiane. Nel 2003 una squadra di alpinisti di Mountain Wilderness ha scalato nuovamente, dopo 25 anni di oblio, la massima elevazione dell'Afghanistan: il monte Noshaq, di 7500 metri di quota. Lo scopo dell'impresa ( denominata Missione Oxus - Montagne per la Pace) era quello di diffondere nel mondo il messaggio che è di nuovo possibile compiere ascensioni e trekking nell'Afghanistan nord-orientale, senza correre rischi derivanti da instabilità politica o da atti di brigantaggio.

L'odierna iniziativa ha rappresentato un secondo, fondamentale passo della strategia di comunicazione di Mountain Wilderness. Non soltanto è possibile ritornare in Afghanistan, ma chi lo farà potrà utilizzare da ora in poi i servizi di un gruppo di giovani accuratamente formati.

Il prossimo anno, grazie all'intervento della Cooperazione Italiana e dell'IsIAO (Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente), verranno organizzati altri corsi di alpinismo e gestione del turismo d'avventura, ai quali potranno accedere anche quei valligiani che abitano nelle zone più periferiche e depresse del paese.

La realizzazione del Corso odierno è stata resa possibile dal finanziamento dell'USAID, dell'UNEP e dell'AKF ( Fondazione Aga Khan) e dalla collaborazione disinteressata di varie organizzazioni e ditte: Grivel, Roca, Mello's, Scarpa , Aku, Ferrino, Patagonia. Un grazie alla Suola di Alpinismo La Majella, del CAI di Chieti.

La squadra degli istruttori era così composta:
Carlo Alberto Pinelli - Capo Missione; Giorgio Mallucci - Direttore tecnico; Eva Oomen, Enrico Bonino, Fausto Fiocca, Valerio Gardoni, Alessandro Ojetti.

di Carlo Alberto Pinelli

Per ulteriori informazioni contattare Carlo Alberto Pinelli
e-mail: bettopinelli@tiscali.it


www.mountwild.it


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