The Mountain Academy 2: anche lo Stage 3 è completato

A Cogne si è conclusa la Ice Stage, la terza tappa della Mountain Academy 2, l'iniziativa della Mountain Hardwear, Black Diamond e AKU per sostenere e formare giovani alpinisti desiderosi di coltivare la loro passione verticale. Il report di Simone Favero.
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A Cogne si è conclusa la Ice Stage, la terza tappa della Mountain Academy 2, l'iniziativa della Mountain Hardwear, Black Diamond e AKU per sostenere e formare giovani alpinisti desiderosi di coltivare la loro passione verticale. Il report di Simone Favero.
Planetmountain
Il terzo stage, inizialmente previsto in Dolomiti tra le Valli Travenanzes e Pramper e i Serrai di Sottoguda, è stato spostato a ovest per problemi di condizioni delle cascate. A Cogne, in Valle d’Aosta la neve, il freddo e il ghiaccio non sono mancati, a differenza dell’avara stagione invernale in Dolomiti, così Jerome e gli altri organizzatori non hanno voluto uscire dall’Italia, che tra i paesi alpini e tra le più abbondanti in quanto ad aree dove si possa praticare l’ice climbing in ambiente e in sicurezza.

A Cogne i nove ragazzi e le guide hanno avuto buona compagnia: erano presenti sia Tim Emmett per Moutain Hardwear che Elio Bonfanti per AKU; Elio che ritroveremo tra poco su questa rubrica, a darci la sua personale visione dell’Academy. Una toccata e fuga l’ha fatta anche sua maestà Ueli Steck, tra i più forti climber al mondo, che i ragazzi hanno ribattezzato lo “Jedi”, e non c’è bisogno di spiegarne i motivi.

Noi qui vi racconteremo della preparazione della Stage 3, degli obiettivi che l’ideatore dell’Academy Jerome Blanc Gras, si era preposto per questo stage. Un appuntamento impegnativo, perché se è vero che l’arrampicata classica dello Stage 1 e l’alpinismo in quota dello Stage 2 erano appuntamenti molto impegnativi ma strade già percorse per i ragazzi, l’arrampicata su ghiaccio è stata una prima assoluta per molti. Affidarsi per la prima volta al mezzo tecnico, nel progredire durante un arrampicata, è stato quello su cui Jerome e le altre guide hanno fissato il brief del sabato sera. Perché anche e soprattutto questa è la Mountain Academy, un processo di formazione e di educazione alla montagna, un progetto di condivisone di tutti i momenti che riguardano l’arrampicata, dalla formazione a tavolino, alla preparazione del materiale, agli avvicinamenti sino al legarsi assieme alla stessa corda.

Nel caso dell’Ice Stage, questi concetti della formazione a tavolino sono stati se possibile, ancora più importanti. Arrampicare in falesia, arrivare anche a gradi ottimi come il 7a è per i ragazzi piuttosto normale, ma avanzare in condizione dove bisogna affidarsi totalmente al mezzo tecnico è stato per molti un bel banco di prova. Su una cascata, senza piccozze e ramponi non ci alzeremo di un centimetro, per questo gli attrezzi sono fondamentali e necessari, ma sono anche un tramite. Non c’è più il contatto con la roccia, la sensibilità sui polpastrelli, ma scalare su ghiaccio, ci ricorda Manu Ibarra (Guida Alpina e forte ice climber francese, nonché membro dell’Academy) è una progressione verticale che è più mentale che fisica a volte. La tecnica è fondamentale, e la formazione così come il day off a metà stage, sono stati necessari per caricarsi e ricaricare le batterie durante le giornate in cascata.

Una parte importante dell’Academy è la comunicazione: i candidati oltre ad allenarsi per i vari stage, devono produrre determinati materiali multimediali, immagini e video, che raccontino il loro punto di vista durante gli stage. Una soggettività che ci coinvolgerà tutti, attraverso immagini, suoni ed emozioni dei candidati potremmo capire cosa si cela realmente dietro un’esperienza incredibile come l’Academy. Il risultato sarà scoprire o ri-scoprire una certa maniera di andare in montagna, e di viverla; un pugno di ragazzi assieme, per accademia e per gioco, come lo erano le vecchie comunità di climber in giro per il mondo; con al timone delle guide alpine e dei ragazzi come loro che, con talento e dedizione, sono diventati i “Jedi” di questo meraviglioso mondo verticale.


Mountain Hardwear, ideatore dell’Academy, offre al team abbigliamento, tende, sacchi-letto. AKU, oltre a sostenere l’iniziativa come sponsor, è fornitore per tutti i candidati e tutte le guide, di quattro modelli di scarpa e scarponi, specifici per i sei stage della Mountain Academy. Rock Lite GTX e ROCK GTX sono i modelli dedicati all’approach e alle scalate classiche fino al IV grado, Cresta GTX Kauff Tipp 10/10 per la rivista tedesca Outdoor è stata la scarpa selezionata per i lunghi avvicinamenti alpini con carichi pesanti, così com’è consuetudine all’Academy, dove uno degli obiettivi è anche essere autonomi dal punto di vista logistico. Per le scalate su ghiaccio e misto, oltre che per la progressione in ghiacciaio si è scelto SL Pro GTX, un modello leggero e traspirante, perfetto per situazioni come quelle che i ragazzi e le guide hanno dovuto e dovranno affrontare nello Stage 3. Altro partner importante è costituito da Black Diamond, che fornisce l’equipment completo dall’imbrago, agli strumenti per l’assicurazione e la progressione su roccia e ghiaccio.


Getting ready


I love climbing


Climbing with Tim Emmet


How to dress in the mountains



Scopri lo scarpone AKU SL PRO GTX usato durante il Mountain Academy 2

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