From Italy with love - Donkey’s Ears Crescent Towers

Luca Montanari, Guida Alpina
1 / 5
From Italy with love: Luca Montanari sul primo tiro di From Italy with love
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Luca Montanari, Arianna Del Sordo 15-16/08/2017
Autore scheda
Luca Montanari, Guida Alpina
Lunghezza dislivello
300 m
Difficoltà
5.10 / A1

Percorso



From Italy with love è una via plaisir, ma in puro stile trad. Le difficoltà maggiori si trovano sui primi 2 tiri, il resto dei tiri vanno dal 5.6 al 5.8 per poi collegarsi, una volta giunti in cresta, sulla via normale.
Itinerario
La via attacca lungo una fessura, qualche metro a sinistra dell’attacco diretto della via “Ear’s between”.
1°tiro: una fessura regolare con bei passaggi in opposizione che portano, dopo un passo in leggero strapiombo, ad un terrazzino. Qui conviene fermarsi e recuperare il compagno su sosta a friend misure: 0.3 e 2 ( blu e giallo Black Diamond). Diff.: 5.10.
2° tiro: (tiro di collegamento) spostarsi verso destra, camminando lungo la cengia per circa 6/7 metri. In prossimità di un diedro con fessurina, all’interno ho piazzato un chiodo ad “U” , collegandolo con un paio di microfriends o nuts, così si può recuperare il compagno su questo comodo terrazzo.
3° tiro: si aggira verso destra lo spigolo e si risale un facile diedro (il tiro corre appena a destra del secondo tiro di “Ear’s between”) per puntare dritti al tetto sopra di voi. Successivamente, risalire il camino ed iniziare ad uscire con i piedi in opposizione grazie a dei buoni rovesci, anche se possono essere volte bagnati. Raggiunto il bordo del tetto, con qualche passaggio piuttosto contorto, lo si supera grazie ad una bella fessura (ottimo incastro di pugno) che si protegge perfettamente con friend dell’1 o 2. Seguire la fessura per qualche metro fino ad un pilastro ben saldo, sul quale conviene fermarsi ed attrezzare una sosta da integrare con dei buoni friend nella fessura poco sopra. Diff. 5.10 o A1

Attenzione: allungare bene le protezioni sotto il tetto ed in uscita, altrimenti la libera risulta problematica.

4°/5°/6°/7°/8° tiro: noi siamo rimasti piuttosto al centro della parete seguendo le fessure ed i passaggi su roccia più bella, senza grosse difficoltà direi al massimo passaggi di 5.7, facendo attenzione ad alcuni blocchi qua e là che si muovono.
Giunti sulla cresta, si vede un ancoraggio con 2 spits ed anello di calata. Da qui, seguire gli ometti  e gli evidenti segni di passaggio fino alla spettacolare cima, alternando tratti in conserva con tirelli di corda.
Discesa
Dalla cima, con una calata da 25/30mt. sul versante Est, si raggiunge un terrazzino. Seguire a ritroso la strada fatta in salita alternando tratti di facile disarrampicata e un paio di calate, fino ad arrivare sulla cresta. Da qui, su terreno fatto di blocchi di granito più o meno grandi, seguire con attenzione gli ometti che riportano al passo.  Il campeggio rimane sempre a vista. Materiale
2 serie di friends fino al 4 - 1 serie di nuts, fettucce e cordini per allungare protezioni, in particolare sul secondo tiro e nella parte alta.

Materiale lasciato: 1 chiodo a “U” in corrispondenza della sosta del 3° tiro. Note
5.10 massimo e 1 passaggio di A1 sul secondo tiro in uscita dal tetto a causa del forte attrito delle corde, in libera fattibilissimo.




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Bellezza
Primi salitori
Luca Montanari, Arianna Del Sordo 15-16/08/2017
Autore scheda
Luca Montanari, Guida Alpina
Lunghezza dislivello
300 m
Difficoltà
5.10 / A1

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