Spigolo Giordano Ferrari - Torrione della Cattedrale
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Spigolo Giordano Ferrari: Giordano Ferrari sul 3 tiro dello Spigolo Giordano Ferrari sul Torrione la Cattedrale ph Francesco Lamo
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Enrico Paganin e Francesco Lamo, 15 luglio 2016
Autore scheda
Francesco Lamo
Versante
spigolo nord-ovest
Lunghezza dislivello
120m
Quota
220m
Difficoltà
D
La via segue l’evidente spigolo nord-ovest per diedrini collegati da logiche traversate. Dalla spalla sotto la cima prosegue, dopo aver superato un caratteristico passaggio su una prua, nel versante nord. Il panorama verso il mare è particolarmente interessante. La via è dedicata a Giordano Ferrari (classe 1930), compagno di cordata (fra gli altri) di Walter Bonatti e Carlo Mauri, che ha la sua dimora esattamente sotto alla Torre.
Accesso generale
Entrati nel villaggio Costa Paradiso (Trinità d'Agultu e Vignola, OT), si prende la seconda strada a destra (si gira dove c’è l’assistenza sanitaria) e si prosegue tenendo sempre la sinistra fino a raggiungere una strada cieca (che va percorsa in auto) in località La Cattedrale. Accesso
Parcheggiata l’auto seguire la strada forestale e dopo 30 m risalire a destra logicamente verso la parete, mirando a una cisterna blu dell’acqua. L’attacco è situato appena a destra dello spigolo nord-ovest, presso una placca solcata da lievi fessure cieche (ometto alla base). 5 minuti dall’auto. Itinerario
1 - Salire la placca verticale con appigli rotondi e svasati (VI) fino a una cengetta dove è possibile proteggersi con un buon friend. Traversare a sinistra per alcuni metri (possibile proteggersi con ulteriori friend) fino a dove appare evidente e più facile salire. Con andamento leggermente verso sinistra raggiungere la sosta su nicchia dove è stato lasciato un chiodo con cordone e un ometto. Possibilità di integrare con friend e nut (30 m;VI, poi IV+).
2 - Traversare orizzontalmente a destra facilmente fino allo spigolo e salire un diedro posto appena alla sua destra (cordone su clessidra lasciato verso la fine). Raggiungere la spalla dove si sosta su clessidra con cordone (30 m; IV+).
3 - Salire alla base di un evidente prua e superarla (possibile proteggersi con friend sulla sinistra) dal suo centro verso destra (passaggio caratteristico con buone maniglie ma pochi appoggi per i piedi, V+). Seguendo la crestina, ora facile, si raggiunge la sosta su spuntone dove è stato lasciato un cordone (30 m; V+, poi III+).
4 - Seguire la crestina su rocce con licheni, da destra verso sinistra, e poi per rampe con vegetazione raggiungere la panoramica cima della torre (30 m; III+). Discesa
Dalla cima scendere verso sud, seguendo rampette prima a destra e poi a sinistra fino al bosco di corbezzolo. Seguendo i cespugli, anche molto intrecciati, si raggiunge la strada a sud-est della torre. Si ritorna all’auto seguendo la strada asfaltata. Circa 30 minuti. Materiale
Normale dotazione da alpinismo. 1 corda da 50 metri, 4 rinvii lunghi, qualche moschettone sciolto, cordini-fettucce, protezioni veloci (una serie di dadi, una serie di friend misure da 0.5 a 3 BD), casco, martello e un paio di chiodi.P { margin-bottom: 0.21cm; }
Entrati nel villaggio Costa Paradiso (Trinità d'Agultu e Vignola, OT), si prende la seconda strada a destra (si gira dove c’è l’assistenza sanitaria) e si prosegue tenendo sempre la sinistra fino a raggiungere una strada cieca (che va percorsa in auto) in località La Cattedrale. Accesso
Parcheggiata l’auto seguire la strada forestale e dopo 30 m risalire a destra logicamente verso la parete, mirando a una cisterna blu dell’acqua. L’attacco è situato appena a destra dello spigolo nord-ovest, presso una placca solcata da lievi fessure cieche (ometto alla base). 5 minuti dall’auto. Itinerario
1 - Salire la placca verticale con appigli rotondi e svasati (VI) fino a una cengetta dove è possibile proteggersi con un buon friend. Traversare a sinistra per alcuni metri (possibile proteggersi con ulteriori friend) fino a dove appare evidente e più facile salire. Con andamento leggermente verso sinistra raggiungere la sosta su nicchia dove è stato lasciato un chiodo con cordone e un ometto. Possibilità di integrare con friend e nut (30 m;VI, poi IV+).
2 - Traversare orizzontalmente a destra facilmente fino allo spigolo e salire un diedro posto appena alla sua destra (cordone su clessidra lasciato verso la fine). Raggiungere la spalla dove si sosta su clessidra con cordone (30 m; IV+).
3 - Salire alla base di un evidente prua e superarla (possibile proteggersi con friend sulla sinistra) dal suo centro verso destra (passaggio caratteristico con buone maniglie ma pochi appoggi per i piedi, V+). Seguendo la crestina, ora facile, si raggiunge la sosta su spuntone dove è stato lasciato un cordone (30 m; V+, poi III+).
4 - Seguire la crestina su rocce con licheni, da destra verso sinistra, e poi per rampe con vegetazione raggiungere la panoramica cima della torre (30 m; III+). Discesa
Dalla cima scendere verso sud, seguendo rampette prima a destra e poi a sinistra fino al bosco di corbezzolo. Seguendo i cespugli, anche molto intrecciati, si raggiunge la strada a sud-est della torre. Si ritorna all’auto seguendo la strada asfaltata. Circa 30 minuti. Materiale
Normale dotazione da alpinismo. 1 corda da 50 metri, 4 rinvii lunghi, qualche moschettone sciolto, cordini-fettucce, protezioni veloci (una serie di dadi, una serie di friend misure da 0.5 a 3 BD), casco, martello e un paio di chiodi.P { margin-bottom: 0.21cm; }
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Bellezza
Primi salitori
Enrico Paganin e Francesco Lamo, 15 luglio 2016
Autore scheda
Francesco Lamo
Versante
spigolo nord-ovest
Lunghezza dislivello
120m
Quota
220m
Difficoltà
D
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