Premio ALP/Cervino
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Cervinia 29/07. La Gran Becca del Cervinio continua a giocare a rimpiattino con le nuvole mentre, al Cinema des Guides, il Premio ALP/CERVINO ormai sta giungendo alla sua conclusione. Stasera, infatti, saranno designati i vincitori di questa terza edizione della Rassegna Internazionale del cinema di montagna e avventura che presenta, come ogni anno, i migliori film della passata stagione dei più importanti Filmfestival della Montagna.

Ieri le proiezioni sono iniziate con 'Ikar' di Miroslaw Dembinski, una 'quasi biografia' di Bogdan Kulka: un trasgressivo, irriverente e un po' pazzo imitatore di Icaro. Poi è stata la volta di 'Reticent Wall' di Stipe Bosic, e della salita solitaria sulla via artificiale più difficile del Captain in Yosemite: un vertiginoso e interminabile viaggio (15 giorni) compiuto da Tomaz Humar nel 1998. In sala era presente lo stesso alpinista sloveno protagonista del film che proprio quest'anno, in occasione del Fimfestival di Trento, è stato indicato da Messner come l'attuale miglior interprete dell'alpinismo Himalayano.

'L'Everest a tout prix' di Jean Afanassieff ha spostato l'attenzione del pubblico proprio in Himalaya. Nel film Pierre Mazeaud e il regista rievocano la loro salita dell'Everest, di oltre vent'anni fa, con un trekking fino al campo base della montagna più alta del mondo. E' lo spunto per ricordare la storia delle salite agli 8000 e far notare i profondissimi cambiamenti e stravolgimenti avvenuti nella valle del Kumbu in questi anni.

In serata 'Ganek' di Miroslaw Dembiski ha presentato la salita solitaria di Wieslaw Ignatowski nei Monti Tatra e parallelamente la vita di suo figlio di tre anni. Un confronto padre/figlio, raccontato dallo stesso bambino, indubbiamente interessante. I colori e la complessità dell'India del mistero sono stati i protagonisti, poi, di 'Hanuman' di Fred Fougea. Il leggendario figlio del vento e di una scimmia, e la città delle scimmie al centro di un traffico di opere d'arte indiane. Una vicenda che s'intreccia con i ricordi del figlio di un archeologo e della bellissima Anja, un film strano ma coinvolgente come il ritmo frenetico del popolo delle scimmie a tratti irresistibile. In conclusione 'Genghis Blues' di Roko e Adrian Belic ha presentato l'avventura culturale della scoperta, da parte di Paul Pena, del canto gutturale di Tuva un isolato paese tra Siberia e Mongolia.

Oggi, nella quarta giornata, grande attesa per 'Premier de cordee': chissà se riuscirà a trasmettere le emozioni del bellissimo libro da cui è tratto e su cui hanno sognato intere generazioni di alpinisti. E' inoltre in programma, ed è l'altro tema di interesse, anche il suo seguito 'La grande crevasse'. Completano le proiezioni della giornata 'Phurba Tamang itinerario d'una guide', 'Mari, monti e... gettoni d'oro' e la prima proiezione della copia restaurata a cura del Museo Nazionale del Cinema di Torino di 'Maciste alpino'.





La 3^ giornata della Rassegna cinematografica con Tomaz Humar e il suo 'Reticent Wall' e 'Hanuman' la storia del leggendario figlio del vento e di una scimmia.




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