48° Filmfestival
i film premiati
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29° PREMIO ITAS DEL LIBRO DI MONTAGNA, la premiazione

La sera di martedì 2 maggio nella sala dei Cinquecento del Castello del Buonconsiglio la giuria presieduta dallo scrittore Mario Rigoni Sterrn, il presidente dell’Itas Edo Benedetti e quello del Filmfestival Claudio Visintainer hanno dato lettura dei verbali consegnando i riconoscimenti del 29° Premio ITAS, che in quest'edizione ha valutato ben 68 opere di 39 case editrici.
  
Queste le opere premiate e i commenti a caldo dei protagonisti:

Cardo d'Oro

Al libro del francese Yves Ballu
Naufragio sul Monte Bianco
La tragedia di Vincendon ed Henry

Vivalda Editori

"Un'opera" ha commentato Benedetti "che si allinea con l'obiettivo del premio, ossia, accomunare lettura, cultura ed emozione".

Ballu, ringraziando il Filmfestival e l'Itas, ha dedicato la vittoria agli alpinisti degli anni 50.
Per la casa editrice Vivalda era presente il direttore generale Mario Dalmaviva.

Naufragio sul Monte Bianco

la recensione di PlanetMountain.com

Cardo d'Argento

A Mauro Nequirito, collaboratore dell'Università di Trento per 'Dare nome ad un volgo' casa editrice Museo degli Usi e Costumi della gente trentina.

"E' stata una ricerca che si è rivelata tutta una scoperta"anche per l'autore.

Andrea Lunardi presidente del Museo ha espresso una doppia soddisfazione "per il riconoscimento all'autore e perché questo é il terzo anno consecutivo che riceviamo il trofeo editoriale del Premio Itas".

Cardo d'Argento

A Eugenio Turri autore del libro 'Il Monte Baldo', Cierre Edizioni.
Nell'opera, che rivela un particolare interesse per l'ambiente montano , Turri ha "cercato di leggere la dimensione temporale dei fenomeni naturali".
Per la casa editrice Cierre ha ritirato il trofeo il responsabile editoriale Gerardo Gerard.
Segnalazioni della Giuria

'Patagonia, terra di sogni infranti', edito dal CDA Torino

Cesarino Fava e Cesare Maestri hanno scambiato qualche battuta ricordando episodi delle loro numerose salite in quota insieme.

Maestri ha detto di aver letto con avidità ed angoscia il libro. "Cesarino è l'uomo più importante delle mia vita" ha concluso Maestri accennando, poi, alle vicende vissute da Fava ed alla sua ancora grande voglia di praticare l'alpinismo.

Mirella Tenderini curatrice della collana "Le tracce" di cui fa parte il libro, e Silvia Mazza, dell’ufficio stampa del Centro di documentazione alpina di Torino, hanno ritirato il trofeo.

Patagonia, terra di sogni infranti
'Un muro di ghiaccio'
di Licia Campi Pezzi, edito da Curcu e Genovese, per la quale ha ritirato il trofeo Itas Paolo Curcu.

'Il Larice - El lares'
di Dino Dibona edito dalla Cooperativa di Cortina.

All'autore, accompagnato da Marco Ghedina dirigente della Cooperativa, è stato chiesto lo stato di salute dei lariceti trentini e Dibona ha rassicurato Rigoni Stern.

La Giuria

Mario Rigoni Stern (scrittore, Presidente)
Ulderico Bernardi (docente universitario e scrittore), Emanuele Cassarà (giornalista, alpinista)
Pietro Crivellaro (giornalista, alpinista)
Alberto Papuzzi (giornalista, alpinista)
Gino Tomasi (scrittore naturalista, Direttore Emerito del Museo Tridentino di Scienze Naturali di Trento)
Joseph Zoderer (scrittore), Luciana Povoli (segretaria).
'Le montagne incantate'
di Panorama,
Premio ad una collana per bambiniper il quale hanno ritirato il premio Giuliana Paolo Mattei e Luigino Mattei.

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