80 Primavere - Pizzo Diavolo di Tenda
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Ennio Spiranelli
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80 Primavere: Pizzo Porola, Alpi Orobie (Marco Birolini, Ennio Spiranelli)
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Prima salita effettuata da Marco Birolini Caai e Ennio Spiranelli Caai e Gan Nembro, dopo un tentativo precedente effettuato anche con Alessandro Ceribelli.
Autore scheda
Ennio Spiranelli
Versante
Est
Lunghezza dislivello
600 m
Quota
2981 m
Difficoltà
TD+
Percorso
La salita si sviluppa nel cuore della parete est del Pizzo Porola, seguendo una serie di goulotte evidenti, che alternano tratti con ghiaccio da cascata, neve farinosa e roccia. Nel complesso risulta una via impegnativa in quanto bisogna sapersi muovere con sicurezza su tutti i terreni. Le soste sono tutte da attrezzare, in via è rimasto un solo chiodo nella sosta n°10. Il primo tiro è risultato il più difficile dal punto di vista tecnico, mentre la parte finale quella più ostica come ricerca della linea. Noi siamo arrivati in cresta e visto l’impossibilità di raggiungere la vetta seguendo lo spigolo a causa del forte vento e delle cornici, abbiamo effettuato una doppia di 30 mt. che ci ha portato nel canale sud est. Da li abbiamo raggiunto la vetta. Probabilmente, arrivati sotto le rocce finali, conviene traversare per un tiro di corda verso sinistra e portarsi sul pendio di neve che conduce direttamente alla croce di vetta.
Discesa
Lungo la via normale. Scendere per la cresta Nord sino al primo colletto, continuare, aggirando la guglia rocciosa sul versante ovest (esposto), fino a raggiungere un intaglio. Da qui scendere e traversare verso la cresta NE. Seguire la cresta su neve, aggirando i risalti lungo i pendii nevosi in versante NE. Appena possibile, prima del Passo di Coca, imboccare il canale nevoso che degrada sulla Vedretta del Lupo. Da qui traversare e risalire al Passo di Coca(mt 2645). Scendere dal passo lungo il ripido pendio Sud fino alla conca dei Giganti e al rif. Coca. ( Relazione discesa presa da “Giaccio delle Orobie” di Cividini-Romelli) Materiale
Noi avevamo 7 chiodi da roccia, serie di friends fino al 2 BD, serie di nuts, 6 viti da ghiaccio. Direi che abbiamo usato tutto. Note
Difficoltà: Questo tipo di salite, a mio parere sono difficili da valutare, a causa delle condizioni che possono facilmente e velocemente variare. Complessivamente direi TD+.
Dedicata a Mario Bergamelli, Presidente Onorario del Gruppo Alpinistico Nembrese, in occasione del suo 80°compleanno
Lungo la via normale. Scendere per la cresta Nord sino al primo colletto, continuare, aggirando la guglia rocciosa sul versante ovest (esposto), fino a raggiungere un intaglio. Da qui scendere e traversare verso la cresta NE. Seguire la cresta su neve, aggirando i risalti lungo i pendii nevosi in versante NE. Appena possibile, prima del Passo di Coca, imboccare il canale nevoso che degrada sulla Vedretta del Lupo. Da qui traversare e risalire al Passo di Coca(mt 2645). Scendere dal passo lungo il ripido pendio Sud fino alla conca dei Giganti e al rif. Coca. ( Relazione discesa presa da “Giaccio delle Orobie” di Cividini-Romelli) Materiale
Noi avevamo 7 chiodi da roccia, serie di friends fino al 2 BD, serie di nuts, 6 viti da ghiaccio. Direi che abbiamo usato tutto. Note
Difficoltà: Questo tipo di salite, a mio parere sono difficili da valutare, a causa delle condizioni che possono facilmente e velocemente variare. Complessivamente direi TD+.
Dedicata a Mario Bergamelli, Presidente Onorario del Gruppo Alpinistico Nembrese, in occasione del suo 80°compleanno
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Bellezza
Primi salitori
Prima salita effettuata da Marco Birolini Caai e Ennio Spiranelli Caai e Gan Nembro, dopo un tentativo precedente effettuato anche con Alessandro Ceribelli.
Autore scheda
Ennio Spiranelli
Versante
Est
Lunghezza dislivello
600 m
Quota
2981 m
Difficoltà
TD+
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