Alpi segrete

Storie di uomini e di montagne
Narrativa
Alla ricerca delle Alpi segrete, le isole meno note di un grande mare alpino, spazi sfuggiti a quel turismo che mira alla definizione di rassicuranti luoghi alpini.
Planetmountain
Anno
2011
Editore
Editori Laterza
Recensitore
Paola Lugo
Prezzo
10,90
Lingua
italiano
ISBN
9788858101650


Non è sempre piacevole trovare scritta una dolorosa verità. Soprattutto se riguarda qualcosa che amiamo profondamente. Le prime pagine di Alpi segrete si aprono con la desolante constatazione che in Italia manca una vera cultura delle montagne e che, a parte gli alpinisti e chi le frequenta (…), sembra esserci disinteresse e un po’ di ignoranza. Le cause? Marco Ferrari le trova nella nostra cultura urbanocentrica, libresca ed accademica, che guarda alle montagne distrattamente, che conosce solo le cime più famose, il Cervino, il Bianco, le Dolomiti. La montagna trova spazio sulle pagine dei giornali solo quando diventa “la montagna assassina”, interessante se può essere per un attimo spettacolarizzata, e poi subito dimenticata.

Esiste però un antidoto, un’ alternativa al carosello delle località alla moda e della montagna di plastica dei pacchetti vacanze. Si può, come suggerisce il libro, partire alla ricerca delle Alpi segrete, le isole meno note di un grande mare alpino (…) spazi sfuggiti a quel turismo che mira alla definizione di rassicuranti luoghi alpini. E poi raccontarle, queste montagne severe e bellissime, che mantengono con fierezza un’identità aspra e forte, lontanissima da ogni stereotipo dell’Alpe pittoresca.

Il grande merito di Marco Ferrari è quello di non tralasciare mai, accanto alle descrizioni di paesaggi sorprendenti, come il vallone d’Elva o le perfette linee del Monte Badile, le storie degli uomini e delle donne che hanno costruito con le loro gioie e fatiche il mondo delle Alpi come lo conosciamo ora. Che sia il grande Riccardo Cassin, o il pittore fiammingo che nel ‘400 ha lasciato in Val Maira una strepitosa testimonianza artistica, che siano le esaltanti avventure dei sassisti della val di Mello, che negli anni ’70 inventavano un nuovo modo di salire le rocce, o le tristi vicende delle balie bellunesi che abbandonavano i propri figli e i paesi per scendere in città, c’è sempre la consapevolezza che anche i luoghi più apparentemente “fuori dal mondo” sono in realtà un mondo ricchissimo di storia e di cultura.

L’ultimo capitolo è dedicato a quello che è stato sicuramente l’abitante delle Alpi più famoso degli ultimi tempi, l’orso Dino. Amato e odiato con pari intensità, animale salvifico o mostro sanguinario, il povero orso è il simbolo della nostra mancanza di un rapporto equilibrato e concreto con il mondo naturale. Che forse potremmo un po’ recuperare andando a perderci nelle valli nascoste delle nostre Alpi.

Non è facile trattare questi argomenti (l’identità tradita delle Alpi, l’abbandono delle valli, lo strazio della morte in parete sotto la tormenta, il fascino delle infinite cenge detritiche delle Alpi Giulie) senza cadere in inopportune banalizzazioni. In linea con le scelte editoriali di Meridiani Montagne, la rivista da lui fondata e diretta, Marco Ferrari riesce a portare la cultura alpina a un pubblico di lettori non necessariamente alpinisti o “montanari” . E nel contempo fare riflettere chi si picca di conoscere perfettamente le Terre Alte.

Paola Lugo



Anno
2011
Editore
Editori Laterza
Recensitore
Paola Lugo
Prezzo
10,90
Lingua
italiano
ISBN
9788858101650