Himalaya

Se si guarda la carta geografica dell'Asia non si può fare a meno di notare quella grande macchia marrone 'stretta' tra l'India a sud e la Cina a nord. Guardando attentamente, poi, proprio nel cuore di questo territorio dalla vaga forma di 'enorme arachide', si possono individuare il Nepal, il Tibet, il Buthan ed il Karakorum pakistàno. Si tratta naturalmente dell'Himalaya, quel 'Tetto del mondo' che nella sua immensa ed 'arcuata' estensione comprende, oltre ad un'infinità di montagne alte oltre i 6/7000 metri, divise ed incise da valli di ogni tipo, le 14 cime più alte della terra, le uniche a superare gli 8000 metri d'altezza. Una barriera che, per la difficoltà degli accessi e dei collegamenti, da sempre è stata naturale divisione ma anche punto d'incontro di diversi popoli. L'antico ed imponente respiro della natura e di culture millenarie, gli spostamenti non agevoli e da affrontare quasi sempre a piedi, ne fanno un territorio dal fascino particolare. Sono luoghi di richiamo assoluto, da visitare, rispettare e conoscere in modo particolare. Per questo Gianfranco Bracci, l'autore della guida 'Himalaya dal Nepal al Tibet' proponendo tre itinerari di viaggio e quindici di trekking in questa terra tanto unica, cerca di dare al viaggiatore, non solo le notizie strettamente utili dal punto di vista logistico, ma anche una continua sollecitazione a guardarsi attorno per percepire la magia himalayana ed entrare in quel mondo senza violentarlo. Così, in questa interessante guida, le descrizioni degli itinerari offrono continui riferimenti alla storia naturale e culturale dei territori attraversati, ed i vari scritti, di alpinisti e studiosi, si integrano perfettamente con le altre notizie pratiche ed essenziali, come le nozioni sull'attrezzatura, la prevenzione sanitaria, l'acclimatamento. Unico rilievo la mancanza, a fronte di un prezzo non proprio economico, di una parte cartografica vera e propria, assolutamente da reperire a parte.