Vallée Blanche da Courmayeur
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Vallée Blanche da Courmayeur
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Domenico Giusti, Giorgio Passino
Dislivello salita
0m
Dislivello discesa
2383m
Quota
3407m
Difficoltà
2.3, E1
Esposizione discesa
NNE
La Vallée Blanche è come Sharon Stone in Basic Instinct: bellissima, ma è meglio non distrarsi troppo.
Benché possa sembrare una "passeggiata panoramica", la Vallée Blanche non va sottovalutata in quanto si tratta di un itinerario completamente su ghiacciaio e con passaggi molto delicati tra i crepacci. È sempre opportuno farsi accompagnare da una Guida Alpina o da qualcuno che conosca molto bene l’itinerario e sappia leggere i pericoli.
Benché possa sembrare una "passeggiata panoramica", la Vallée Blanche non va sottovalutata in quanto si tratta di un itinerario completamente su ghiacciaio e con passaggi molto delicati tra i crepacci. È sempre opportuno farsi accompagnare da una Guida Alpina o da qualcuno che conosca molto bene l’itinerario e sappia leggere i pericoli.
Accesso generale
Raggiungere Courmayeur. Accesso
Freeride – Ghiacciaio. Cartografia
Raggiungere Courmayeur. Accesso
- Funivie Monte Bianco. Prendere entrambi i tronconi della funivia e quindi risalire lungo la scala interna che collega il Rifugio Torino all’ex-Stazione di Punta Hellbronner. È stato installato un montacarichi per aiutare le persone con il trasporto di sci e attrezzatura.
- Nuove Funivie Monte Bianco. Prendere entrambi i tronconi della funivia fino a Punta Hellbronner.
Discesa1. Dall’uscita della Ex-Stazione di Punta Hellbronner, seguire a piedi in direzione del Col Flambeau: il percorso è in leggera salita, ma generalmente battuto dai gatti delle nevi, quindi facilmente percorribile sci in spalla.
2. Giunti al Col Flambeau, mettere gli sci ed iniziare la discesa sciando lungo il pendio sottostante, andando verso sinistra in direzione dell’Aiguille du Midi. Continuare sulla sinistra e passare attraverso la grande seraccata (in genere i punti di passaggio sono numerosi) fino ad un falsopiano che si ricongiunge all’itinerario che parte dall’Aiguille du Midi.
3. Attraversare il falsopiano stando sulla sinistra, fino a giungere ad una compressione che porta sotto il Ghiacciaio dell’Envers du Plan in prossimità del Ghiacciaio del Requin.
Questo è il tratto più delicato di tutta la traversata, in quanto si ricongiungono il Ghiacciaio del Gigante con quello del Tacul e la zona presenta numerosi crepacci, soprattutto in condizioni di scarso innevamento. Solitamente la seraccata si attraversa sulla sinistra, ma è sempre consigliabile prestare la massima attenzione ai punti di attraversamento. 4. A metà della seraccata è possibile fare una deviazione verso il rifugio Requin, compiendo una diagonale a sinistra sotto una barra di seracchi (fare estrema attenzione ai distacchi), o proseguire verso destra, dove il ghiacciaio ripiana sotto la spettacolare massa di ghiaccio della seraccata (Salle à Manger).
5. Subito dopo la Salle à Manger si entra nella Mer de Glace, dove è possibile fermarsi per una sosta. Qui le condizioni sono forse meno spettacolari rispetto alla Salle à Manger, ma è sicuramente meno pericoloso fermarsi ed è anche possibile, in alcuni casi, togliersi gli sci per una sosta più comoda.
6. Sciare quindi lungo la Mer de Glace, fino a raggiungere la scala che porta alla telecabina del Ghiacciaio e alla Stazione di Montenvers, da cui parte il trenino a cremagliera che riporta alla Stazione di Chamonix.
Variante
7. Quando le condizioni di innevamento lo permettono (informarsi prima di partire) è possibile arrivare con gli sci fino a Chamonix. In questo caso, giunti in prossimità della scala che porta alla telecabina del Ghiacciaio, invece di tagliare a sinistra per raggiungere la scala, si prosegue dritto e si percorre integralmente il ghiacciaio fino alla fine, in prossimità del costone morenico a sinistra.
8. Uscire quindi dal ghiacciaio, facendo attenzione in quanto spesso l’uscita è difficoltosa, e risalire lungo il costone fino a giungere alla Bouvette al Col des Mottets, dove inizia la stradina di rientro che porta a Chamonix.
Note
Benché possa sembrare una “passeggiata panoramica”, la Vallée Blanche non va sottovalutata in quanto si tratta di un itinerario completamente su ghiacciaio e con passaggi molto delicati tra i crepacci. È sempre opportuno farsi accompagnare da una Guida Alpina o da qualcuno che conosca molto bene l’itinerario e sappia leggere i pericoli.
MaterialeFreeride – Ghiacciaio. Cartografia
MONT BLANC FREERIDE
48 itinerari di freeride nelle vallate di Courmayeur e Chamonix
di Domenico Giusti, Giorgio Passino, Idea Montagna Editoria e Alpinismo
Note: Edizione in italiano, francese, inglese
ISBN: 9788897299370
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Bellezza
Autore scheda
Domenico Giusti, Giorgio Passino
Dislivello salita
0m
Dislivello discesa
2383m
Quota
3407m
Difficoltà
2.3, E1
Esposizione discesa
NNE
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