Hystrix - Pizzo Campana - Rocca Busambra
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Hystrix: Livia impegnata sul terzo tiro (ph arch. M. Giglio)
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Matteo Giglio dal basso a più riprese con Marco Farina, Livia Guarino, Anna Torretta e in solitaria, in 6 giorni complessivi tra dicembre 2008 e settembre 2010.
Autore scheda
Matteo Giglio
Versante
Nord
Lunghezza dislivello
200m
Quota
1220m
Difficoltà
8a+
Difficoltà obbligatoria
7a
Itinerario molto impegnativo e continuo su una parete assolutamente verticale e liscia. Le difficoltà massime della via sono solo stimate e da confermare. Attualmente manca una salita rotpunkt completa della via, che rappresenta comunque una bella sfida per arrampicatori top. La roccia di Pizzo Campana è un calcare compatto molto liscio e di non facile lettura, cosa che complica non poco la progressione a vista lungo i tiri.
Nb: nel 2012 il giovane climber tedesco Michi Wohlleben ha realizzato la prima rotpunkt completa della via. Le valutazioni proposte in apertura sono state tutte confermate e il tiro chiave è passato da un 8b con punto interrogativo ad un 8a+ confermato. La sequenza delle lunghezze quindi è: 7b, 6c+, 7c, 8a, 8a+, 7b, 7c con un solido 7a obbligatorio.
Nb: nel 2012 il giovane climber tedesco Michi Wohlleben ha realizzato la prima rotpunkt completa della via. Le valutazioni proposte in apertura sono state tutte confermate e il tiro chiave è passato da un 8b con punto interrogativo ad un 8a+ confermato. La sequenza delle lunghezze quindi è: 7b, 6c+, 7c, 8a, 8a+, 7b, 7c con un solido 7a obbligatorio.
Accesso generale
Palermo – Villabate – Misilmeri – Marineo - Ficuzza. Accesso
Da Ficuzza proseguire in auto verso l'Alpe Cucco. Poco dopo Ficuzza individuare a destra una strada sterrata con l'indicazione per l'Alpe Ramosa. Seguirla fino a quando compie alcuni tornanti: al loro termine, si trova un cartello in legno con l'indicazione per la Sorgente dell'Acqua Ammucciata e la Grotta del Romito. Lasciare l'auto e imboccare a piedi una pista forestale che si dirige verso l'evidente parete nord del Pizzo Campana. Giunti quasi a ridosso della parete, in corrispondenza di una curva verso sinistra, abbandonare la pista per seguire una traccia di sentiero che si addentra in piano verso destra. Prestare attenzione quando la traccia inizia a perdersi tra la vegetazione e cercare di individuare alcuni vecchi segni di vernice rossa sui sassi. Dopo aver oltrepassato una rete metallica attraverso un buco provvidenziale, si giunge alla base della parete, proprio sotto la caratteristica grande edera dove si trova anche una piccola statua della Madonna. 20 minuti circa dall'auto.
La via attacca una ventina di metri in alto a destra, in corrispondenza di una ramo orizzontale di un albero che permette di moschettonare il primo fix (nome alla base). Itinerario
L1: 7b, 20 m, 6 fix
L2: 6c+, 30 m, 9 fix
L3: 7c, 30 m, 12 fix
L4: 8a, 35 m, 12 fix
L5: 8a+, 35 m, 11 fix
L6: 7b, 20 m, 5 fix
L7: 7c, 30 m, 7 fix Discesa
È possibile scendere in doppia da qualsiasi sosta. L'ultima sosta è attrezzata con un fix e una clessidra (non collegati): la doppia si effettua da un ancoraggio indipendente 10 metri verso est (evidente). Materiale
La via è interamente attrezzata con fix inox Raumer da 10 mm e anello di calata alle soste. Due corde da 60 metri (oppure una da 80 m), 13 rinvii e casco sono sufficienti. Probabilmente può tornare utile qualche piccolo friend (peraltro non utilizzato né in apertura né durante la ripetizione) per addolcire alcuni passaggi obbligatori.
Palermo – Villabate – Misilmeri – Marineo - Ficuzza. Accesso
Da Ficuzza proseguire in auto verso l'Alpe Cucco. Poco dopo Ficuzza individuare a destra una strada sterrata con l'indicazione per l'Alpe Ramosa. Seguirla fino a quando compie alcuni tornanti: al loro termine, si trova un cartello in legno con l'indicazione per la Sorgente dell'Acqua Ammucciata e la Grotta del Romito. Lasciare l'auto e imboccare a piedi una pista forestale che si dirige verso l'evidente parete nord del Pizzo Campana. Giunti quasi a ridosso della parete, in corrispondenza di una curva verso sinistra, abbandonare la pista per seguire una traccia di sentiero che si addentra in piano verso destra. Prestare attenzione quando la traccia inizia a perdersi tra la vegetazione e cercare di individuare alcuni vecchi segni di vernice rossa sui sassi. Dopo aver oltrepassato una rete metallica attraverso un buco provvidenziale, si giunge alla base della parete, proprio sotto la caratteristica grande edera dove si trova anche una piccola statua della Madonna. 20 minuti circa dall'auto.
La via attacca una ventina di metri in alto a destra, in corrispondenza di una ramo orizzontale di un albero che permette di moschettonare il primo fix (nome alla base). Itinerario
L1: 7b, 20 m, 6 fix
L2: 6c+, 30 m, 9 fix
L3: 7c, 30 m, 12 fix
L4: 8a, 35 m, 12 fix
L5: 8a+, 35 m, 11 fix
L6: 7b, 20 m, 5 fix
L7: 7c, 30 m, 7 fix Discesa
È possibile scendere in doppia da qualsiasi sosta. L'ultima sosta è attrezzata con un fix e una clessidra (non collegati): la doppia si effettua da un ancoraggio indipendente 10 metri verso est (evidente). Materiale
La via è interamente attrezzata con fix inox Raumer da 10 mm e anello di calata alle soste. Due corde da 60 metri (oppure una da 80 m), 13 rinvii e casco sono sufficienti. Probabilmente può tornare utile qualche piccolo friend (peraltro non utilizzato né in apertura né durante la ripetizione) per addolcire alcuni passaggi obbligatori.
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Bellezza
Primi salitori
Matteo Giglio dal basso a più riprese con Marco Farina, Livia Guarino, Anna Torretta e in solitaria, in 6 giorni complessivi tra dicembre 2008 e settembre 2010.
Autore scheda
Matteo Giglio
Versante
Nord
Lunghezza dislivello
200m
Quota
1220m
Difficoltà
8a+
Difficoltà obbligatoria
7a
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