Christian Kuntner, al Centro Asteria a Milano

Al 5° incontro del "Mondo della montagna", organizzato dal Centro Asteria di Milano, è stato protagonista Christian Kuntner, alpinista altoatesino di Prato allo Stelvio.
    Milano, 27 novembre 2000

Un grande protagonista dell’alpinismo himalayano si è fatto conoscere ed apprezzare dai frequentatori del Centro Asteria di Milano nell’ambito degli incontri dedicati ai “Protagonisti della montagna”. Si tratta di Christian Kuntner, alpinista altoatesino di Prato allo Stelvio con all’attivo la salita di dieci “ottomila”, la maggior parte dei quali saliti in compagnia dei più grandi specialisti delle alte quote: Marco Bianchi di Milano, i polacchi Wanda Rutkiewicz e Krzysztof Wielicki, uno dei cinque uomini al mondo che hanno salite tutti e 14 le cime di oltre ottomila metri.

Grande alpinismo, si diceva, mostrato attraverso bellissime e numerose diapositive commentate “a braccio” dallo stesso Kuntner.
Era da tempo che non si aveva occasione di vedere una conferenza sull’alpinismo in Himalaya così densa di contenuti e con immagini di tale livello e qualità: Kuntner è riuscito a mostrare sì il lato tecnico dell’alpinismo nella cosiddetta “zona della morte”, con i riferimenti al dolore ed al pericolo della vita sempre culturalmente vicini agli alpinisti mitteleuropei, ma è stato anche capace di mostrare lo stato di vita ed i valori più forti delle popolazioni che vivono nelle terre ai piedi delle montagne più alte della terra: Nepal, Tibet e Pakistan.

L’alpinista altoatesino è un profondo conoscitore di tali zone, che ha avuto modo di visitare con lunghe permanenze durante gli avvicinamenti ai campi base degli “ottomila” e durante il percorso della “Via della Seta” in mountain-bike: un itinerario di circa 10000 Km., compiuto nel 1998 insieme ad un’amica romana, in bicicletta, senza alcun appoggio dall’esterno.
Durante tali viaggi, ha avuto l’opportunità di approfondire anche il rapporto con la gente locale, di scoprirne i valori più reconditi e le sofferenze cui sono sottoposti per cause naturali e non: valga ad esempio per questo secondo tipo di situazione, lo stato in cui versano i tibetani, sottoposti da anni ad una occupazione del loro territorio da parte dei cinesi, che, oltre a privarli della loro libertà culturale e religiosa, li sottopongono a taglieggi anche sulle loro piccole attività economiche.

Nel “palmares” di Kuntner sono già comprese le vette himalayane più prestigiose: l’Everest, il K2 (salito per la difficile cresta Nord con Wielicki e Bianchi in condizioni veramente difficili e con un fortunoso rientro dopo la salita della vetta), il Manaslu, il Makalu e il Dhaulagiri.

Il nostro si dichiara a suo agio nell’attività alpinistica alle alte quote ed attratto fortemente da tali esperienze; la sua “ricerca” non è finalizzata al completamento della salita degli altri quattro “ottomila” che mancano alla sua collezione, ma soprattutto alla riscoperta dei valori più veri dell’esistenza, che il vivere frenetico e falsato cui siamo sottoposti noi occidentali, non ci consente di percepire nella loro dimensione reale.
Ciò deve compiersi mantenendo, e non stravolgendo, la vita delle popolazioni locali, che sono ultimamente oggetto di una vera e propria invasione da parte di trekkers ed alpinisti: vanno aiutati ad affermare condizioni di vita più umane e decorose ma sempre rispettose della loro identità e cultura.

In sintesi, personaggio di grande spessore sia come alpinista che come fotografo.
I confronti ed i paragoni alle volte non rendono appieno, ma potrebbe definirsi per capacità e qualità l’erede del giovane cercatore di cristalli che con il crescere divenne un grande alpinista europeo ed extraeuropeo, un grande fotografo e cineasta, dotato di una sensibilità umana non comune: Kurt Diemberger.
Prossimo obiettivo di Kuntner, in primavera, la salita del Nanga Parbat e successivamente un nuovo percorso in mountan-bike dall’Alaska fino alla Terra del Fuoco.

di Giuseppe Gervasio


'Mondo della Montagna'
Centro Asteria Milano
calendario incontri

Questa sera, sempre al centro Asteria di Milano, è in programma il 6° incontro che avrà per protagonista Marco Anghileri.


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