Cima di Reit - Cresta di Reit

Eraldo Meraldi, Guida Alpina
Bellezza
Autore scheda
Eraldo Meraldi, Guida Alpina
Versante
Sud
Dislivello salita
1824m
Dislivello discesa
1824m
Quota
3049m
Difficoltà
PD - poco difficile
Orario
poco dopo la Croce della Reit l’itinerario si svolge quasi interamente su ghiaioni. Quindi sono consigliabili scarponcini robusti e bastocini.
Periodo
quando volete, preferibilmente evitate l’inverno
Partenza
Bormio, 1225m
Arrivo
Cima di Reit, 3049m




La Cima di Reit è la montagna di Bormio come il Tresero lo è per la Valfurva, la Piazzi per la Valdidentro e il Vallecetta per la Valdisotto, ma non è certamente una meta frequentata.

Quanti sono stati in cima alla Reit? E’vero che la roccia è molto friabile e la salita lunga e anche impegnativa per via dei tanti tratti delicati su ghiaioni instabili, ma vi garantisco che arrivarci in cima vi riempirà di gioia e di soddisfazione che vi accompagneranno per tanto tanto tempo. Il panorama circostante e la vista inusuale sulla conca Bormio e sulle vallate circostanti saranno come la “ciliegina sulla torta”.
Accesso generale
Raggiungere Bormio. Accesso
Prendere la strada che dal paese di Bormio sale al posteggio dell’Orto Botanico del PNS. Itinerario
da Bormio andare nella zona dell’Orto Botanico oppure a Pravasivo. Portarsi in Pedemontana e salire sul sentiero che tranquillamente con tanti tornanti porta alla Croce della Reit. Continuare seguendo il sentiero che sale fino ad incontrare qualche radura e stando più o meno sulla dorsale portarsi sul crinale fin dove terminano i mughi. Da qui conviene abbassarsi verso sinistra perdendo una trentina di metri di dislivello entrando così nell’ampio e ben evidente canalone che porta al Passo Pedranzini. Seguendo più o meno il fondo del canale e aggirando i massi più grossi,  preferibilmente stando sui sassi più stabili, si sale lentamente guadagnando però rapidamente dislivello (dopo pochi metri si impara velocemente la camminata su questo terreno, è questione di tecnica sopraffina e pazienza). Il canale piega leggermente verso destra e quando siete più o meno all’altezza del Piano dei Camosci, si continua verso sinistra sempre stando nel canale. L’ultimo tratto è un po’delicato e l’uso dei bastoncini vi faciliterà molto. Raggiunto il Passo Pedranzini immaginatevi quando il nostro conterraneo e la sua compagnia valicarono, nel lontano 1848, questo colle armati di fucili e quant’altro, per nostra fortuna siamo solo dei liberi passeggiatori quindi non stiamo a lamentarci troppo. Ora, seguendo la cresta ovest con brevi tratti di II grado, stando sempre attenti alla roccia friabile (presenza di ometti che indicano la direzione giusta) si sale fino ad una zona molto suggestiva caratterizzata da grandi massi. Si piega verso destra entrando su una cengia detritica sulla parete sud. Poco prima di uno spigolo evidente, si sale diritti (passi di II grado) fino a sbucare sulla cresta finale che porta brevemente in cima.

Altra possibilità: dal Piano dei Camosci si può salire direttamente l’ampia parete sud piegando un po’ verso destra portandosi sulla cresta est della montagna. Quindi seguirla fino alla cima (passi di II grado), oppure dal Piano dei Camosci salire direttamente alla cima (passi di II grado).
Materiale
Imbragatura, 20-30 m di corda, cordini x spuntoni, 2 moschettoni a testa, casco. Note
Poco dopo la Croce della Reit l’itinerario si svolge quasi interamente su ghiaioni. Quindi sono  consigliabili scarponcini robusti e bastocini. Cartografia
Kompass 072 Parco Nazionale dello Stelvio 1:50 000




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Autore scheda
Eraldo Meraldi, Guida Alpina
Versante
Sud
Dislivello salita
1824m
Dislivello discesa
1824m
Quota
3049m
Difficoltà
PD - poco difficile
Orario
poco dopo la Croce della Reit l’itinerario si svolge quasi interamente su ghiaioni. Quindi sono consigliabili scarponcini robusti e bastocini.
Periodo
quando volete, preferibilmente evitate l’inverno
Partenza
Bormio, 1225m
Arrivo
Cima di Reit, 3049m



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