Affora sa nato - Punta Lucca - Isola di Tavolara
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Affora sa nato
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Enzo Lecis e Simone Sarti, anni novanta
Autore scheda
Maurizio Oviglia
Lunghezza dislivello
215m
Difficoltà
6b
Difficoltà obbligatoria
6a obbl /S2+/I
Affora sa nato segue il lato sinistro dello spigolo NW della Punta Lucca (già percorso da una via tradizionale di Bodo Habel) sulla splendida Isola di Tavolara. Arrampicata interessante su ottima roccia con un diedro molto bello. Ambiente fantastico. La via rimane all’ombra in estate sino alle 14, regolarsi di conseguenza.
Accesso generale
Da Tavolara si accede da Porto San Paolo (Olbia), collegato all'isola da regolare servizio di traghetti in estate. Sull’isola si svolge, sempre in estate, una importante manifestazione cinematografica. E’ presente, oltre alla casa dei proprietari di questa porzione dell'isola, la famiglia Bertoleoni, un bar e un ristorante. La parte ad est dell’isola, invece, è proprietà di un'altra famiglia e sede di una Base Nato, pertanto non è possibile accedervi. Accesso
Lungo il sentiero di salita alla Punta Cannone, allorché questo tocca per la prima volta le rocce della parete W della Punta Lucca, non attaccare su una placca con spit visibile ma una ventina di metri a monte, proprio in corrispondenza dello sperone arrotondato, prima che il sentiero compia un breve tornante. Il primo spit è ad una decina di metri da terra, difficilmente visibile. Poco sotto c’è un piccolo ginepro con cordino in clessidra.
Salire sullo sperone per bella roccia per 25 metri (spit e clessidre), quindi un breve traversino a sinistra porta alla S1, 30m (5c). Salire su placca verticale, poi un deciso traverso a sinistra, quindi di nuovo diritti verso un alberello a destra uscendo su una cengia, S2, 30m (6a+). Per un varco tra gli alberi superare un muretto di bella roccia e poi una fessura sino a nuova cengia, S3, 30m (6a). A destra salire un bellissimo diedro, S4, 30m (6b). A sinistra, in una fessura, è visibile un vecchio e rudimentale nut, probabilmente di Bodo Habel. Verso destra facilmente sino alla base di una bella placca. Superarla uscendo dal salto su un pulpito, S5, 30m (6a). Entrare nel facile catino e portarsi verso destra sulla cresta NW, sostando dove la cresta si raddrizza, S6, 30m (4c). Salire sul filo di spigolo per una bella fessura sino in cima, S7, 35m (breve passo di 6a). Discesa
Seguire la cresta in direzione della Punta Cannone sino all’intaglio tra le due cime. Alcune corde fisse facilitano la discesa verso la base della parete. Materiale
Via in gran parte spittata, ma è consigliabile portare qualche friend medio
Da Tavolara si accede da Porto San Paolo (Olbia), collegato all'isola da regolare servizio di traghetti in estate. Sull’isola si svolge, sempre in estate, una importante manifestazione cinematografica. E’ presente, oltre alla casa dei proprietari di questa porzione dell'isola, la famiglia Bertoleoni, un bar e un ristorante. La parte ad est dell’isola, invece, è proprietà di un'altra famiglia e sede di una Base Nato, pertanto non è possibile accedervi. Accesso
Dal porto seguire la spiaggia in direzione sud-est sino alle prime rocce. Qui inizia un ripido sentiero con scalini che porta sopra la scogliera. Seguirlo in piano sino ad individuare, dopo 10 minuti, una grossa quercia a sinistra. Lasciarlo e seguire una traccia sin sotto la quercia. Di qui parte un sentiero ben marcato che si inerpica verso le pareti, superandone la prima fascia nel punto più debole (scala di ginepro). Messo piede sul bosco soprastante costeggiare le pareti ora verso nord-est sino dove il sentiero per la cima tocca le rocce. Poco dopo è l’attacco della via (cordone rosso). 50 minuti dal porto.
ItinerarioLungo il sentiero di salita alla Punta Cannone, allorché questo tocca per la prima volta le rocce della parete W della Punta Lucca, non attaccare su una placca con spit visibile ma una ventina di metri a monte, proprio in corrispondenza dello sperone arrotondato, prima che il sentiero compia un breve tornante. Il primo spit è ad una decina di metri da terra, difficilmente visibile. Poco sotto c’è un piccolo ginepro con cordino in clessidra.
Salire sullo sperone per bella roccia per 25 metri (spit e clessidre), quindi un breve traversino a sinistra porta alla S1, 30m (5c). Salire su placca verticale, poi un deciso traverso a sinistra, quindi di nuovo diritti verso un alberello a destra uscendo su una cengia, S2, 30m (6a+). Per un varco tra gli alberi superare un muretto di bella roccia e poi una fessura sino a nuova cengia, S3, 30m (6a). A destra salire un bellissimo diedro, S4, 30m (6b). A sinistra, in una fessura, è visibile un vecchio e rudimentale nut, probabilmente di Bodo Habel. Verso destra facilmente sino alla base di una bella placca. Superarla uscendo dal salto su un pulpito, S5, 30m (6a). Entrare nel facile catino e portarsi verso destra sulla cresta NW, sostando dove la cresta si raddrizza, S6, 30m (4c). Salire sul filo di spigolo per una bella fessura sino in cima, S7, 35m (breve passo di 6a). Discesa
Seguire la cresta in direzione della Punta Cannone sino all’intaglio tra le due cime. Alcune corde fisse facilitano la discesa verso la base della parete. Materiale
Via in gran parte spittata, ma è consigliabile portare qualche friend medio
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Bellezza
Primi salitori
Enzo Lecis e Simone Sarti, anni novanta
Autore scheda
Maurizio Oviglia
Lunghezza dislivello
215m
Difficoltà
6b
Difficoltà obbligatoria
6a obbl /S2+/I
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