Cerro Torre, la Via dei Ragni ed una Patagonia sempre più gettonata
La Patagonia non ha perso per nulla la sua forza d'attrazione. Anzi questa sembra annunciarsi come una stagione da record, soprattutto per il Cerro Torre. Dove ormai, forse anche per la schiodatura della Via del Compressore dello scorso anno, la strada più "gettonata" per arrivare in cima passa per la parete ovest e la celebre Via dei Ragni. Quel capolavoro aperto dalla storica spedizione dei Ragni di Lecco che, il 13 gennaio 1974, ha portato in vetta Daniele Chiappa, Mario Conti, Casimiro Ferrari e Pino Negri. Secondo il sito pataclimb diretto da Rolando Garibotti, nei quasi 40 anni che sono trascorsi da quel giorno, sono stati circa 80 gli alpinisti che hanno salito questa storica e bellissima via. Questo fino a pochissimi giorni fa. Sì perché, solo tra Natale e Capodanno, se ne sono aggiunti la bellezza di altri 48!
Infatti tra il 24 e 25 dicembre sono stati ben 28 gli alpinisti che, approfittando di una breve finestra di bel tempo, sono arrivati in cima al Torre percorrendo la via dei Ragni. Un record... provvisorio visto che, di lì a qualche giorno, altri 20 hanno festeggiato il 1° giorno del 2013 in vetta al Torre salendo sempre per la stessa via. Tutti, o quasi, i nomi dei novelli salitori, provenienti dal' Argentina, Belgio, Canada, Francia, Italia, Norvegia, Svezia, Spagna, e USA, si possono trovare sempre su pataclimb.
Ma da dove viene questo cambio di tendenza? Sempre secondo il sito pataclimb sarebbe da ricondurre alle ottime condizioni meteo di quest'anno e "in gran parte alle tante salite degli ultimi anni che hanno svelato la salita, esaltandone la qualità e la bellezza. Si tratta indubbiamente di una via fenomenale che merita l'attenzione che sta ricevendo." Da sottolineare, poi, che proprio in questi giorni gli argentini Gabriel Fava, Wenny Sánchez e Roberto Treu hanno aperto la Directa Huarpe, una variante finale alla via dei Ragni che, dall'Elmo (il primo fungo di ghiaccio) con 350m autonomi sale a destra, rispetto alla Via dei Ragni, fino in cima, con difficoltà simili e soltanto una sezione leggermente più difficile con 15m di ghiaccio a 95°.
Chi invece ha optato per qualcosa di diverso dal Cerro Torre sono stati i due giapponesi Jumbo Jokoyama e Ryo Masumoto che hanno effettuato una lunga traversata di creste nel gruppo del Pollone: partendo dal' Aguja Pollone hanno seguito la cresta fino a Cerro Pollone con 2 bivacchi e 29 tiri saliti tutti in libera con difficoltà fino a 7a. Sempre secondo il sito pataclimb, se fosse nelle Alpi questa linea sarebbe sicuramente una grande classica!
- 01/11/2004: Lecco: tre giorni per la Ovest del Cerro Torre. Il ricordo della storica salita, 30 anni dopo.
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