Etica Coatta
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Etica Coatta: Etica Coatta, vista sul terzo tiro (arch. U. Bado)
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
ignoti. Ripetuta da Umberto Bado, Paolo Giacobbe e Pierre Vezzoli il 2/02/11
Autore scheda
Umberto Bado
Versante
nord ovest
Lunghezza dislivello
90m
Difficoltà
II/5+/M6
Linea interessante all'interno di una gola suggestiva. Le prime lunghezza fanno da “antipasto” ad un saporito terzo tiro aereo ed atletico. Un tratto di dry-tooling non estremo apre il gioco, seguono delle frange con protezioni difficili da piazzare e, dulcis in fundo, un marcato strapiombo consente di accedere al facile tratto finale.
Il nome, dato dai ripetitori, si riferisce alla tentazione di piazzare alcuni spit sulla lunghezza chiave. Tentazione fortunatamente svanita in seguito a cause di forza maggiore. Attualmente sul terzo tiro abbiamo lasciato un chiodo da roccia a circa metà lunghezza. Che i ripetitori diano un nome alle cascate può essere strano. Anzi lo è sicuramente. La necessità di dare un nome alle colate con paternità dubbia nasce dalla volontà di poter individuare e catalogare con chiarezza i flussi ghiacciati in modo tale da rendere uniforme e chiara l'informazione al loro riguardo.
Il nome, dato dai ripetitori, si riferisce alla tentazione di piazzare alcuni spit sulla lunghezza chiave. Tentazione fortunatamente svanita in seguito a cause di forza maggiore. Attualmente sul terzo tiro abbiamo lasciato un chiodo da roccia a circa metà lunghezza. Che i ripetitori diano un nome alle cascate può essere strano. Anzi lo è sicuramente. La necessità di dare un nome alle colate con paternità dubbia nasce dalla volontà di poter individuare e catalogare con chiarezza i flussi ghiacciati in modo tale da rendere uniforme e chiara l'informazione al loro riguardo.
Accesso generale
Dall’autostrada Torino - Aosta uscire a Pont Saint Martin e imboccare la Valle di Gressoney. Superare l’abitato di Gressoney Saint Jean e dopo circa 1.4 km arrivare in località Chemonal. Imboccare una strada sulla destra, via Flue, e superato un ponticello parcheggiare nei pressi della centrale elettrica. La cascata è visibile nella gola a sinistra della condotta forzata. Accesso
Lasciata l'auto incominciare a risalire il bosco in direzione della cascata. Entrare nel canale raggiungendo la base del primo tiro. 15 minuti Itinerario
L1: risalire il poco pendente nastro ghiacciato giungendo ad un marcato restringimento della gola nei pressi di un tronco abbattuto. Sosta su ghiaccio. 40 metri
L2: entrare nella gola e superare il muro verticale sulla sinistra (8-10 metri) .Al suo termine proseguire nella facile goulotte sostando nella grotta dietro il free-standing. Sosta su ghiaccio, 40 metri.
L3: incominciare con dei bei movimenti su roccia evitando la base dell'esile free-standing (M6).Una volta passati su ghiaccio risalire la successione di frange verso sinistra. Chiodatura delicata, possibilità di utilizzare delle clessidre naturali, circa a metà lunghezza abbiamo lasciato un chiodo da roccia. Con scalata aerea e passi atletici raggiungere la stalattite finale, superata la quale le difficoltà diminuiscono. Proseguendo si arriva all'albero di sosta. 25 m di cui 15 impegnativi. Discesa
Con due doppie. La prima attrezzata con fettuccia e anello di calata su albero, la seconda su abalakov all'altezza della prima sosta. E' anche possibile scendere a piedi: dall'uscita della cascata traversare 50 metri a destra raggiungendo la casa a monte della condotta forzata. Dalla costruzione una ampia mulattiera riporta alla centrale elettrica in circa 15 minuti. Materiale
Normale dotazione da cascata
Dall’autostrada Torino - Aosta uscire a Pont Saint Martin e imboccare la Valle di Gressoney. Superare l’abitato di Gressoney Saint Jean e dopo circa 1.4 km arrivare in località Chemonal. Imboccare una strada sulla destra, via Flue, e superato un ponticello parcheggiare nei pressi della centrale elettrica. La cascata è visibile nella gola a sinistra della condotta forzata. Accesso
Lasciata l'auto incominciare a risalire il bosco in direzione della cascata. Entrare nel canale raggiungendo la base del primo tiro. 15 minuti Itinerario
L1: risalire il poco pendente nastro ghiacciato giungendo ad un marcato restringimento della gola nei pressi di un tronco abbattuto. Sosta su ghiaccio. 40 metri
L2: entrare nella gola e superare il muro verticale sulla sinistra (8-10 metri) .Al suo termine proseguire nella facile goulotte sostando nella grotta dietro il free-standing. Sosta su ghiaccio, 40 metri.
L3: incominciare con dei bei movimenti su roccia evitando la base dell'esile free-standing (M6).Una volta passati su ghiaccio risalire la successione di frange verso sinistra. Chiodatura delicata, possibilità di utilizzare delle clessidre naturali, circa a metà lunghezza abbiamo lasciato un chiodo da roccia. Con scalata aerea e passi atletici raggiungere la stalattite finale, superata la quale le difficoltà diminuiscono. Proseguendo si arriva all'albero di sosta. 25 m di cui 15 impegnativi. Discesa
Con due doppie. La prima attrezzata con fettuccia e anello di calata su albero, la seconda su abalakov all'altezza della prima sosta. E' anche possibile scendere a piedi: dall'uscita della cascata traversare 50 metri a destra raggiungendo la casa a monte della condotta forzata. Dalla costruzione una ampia mulattiera riporta alla centrale elettrica in circa 15 minuti. Materiale
Normale dotazione da cascata
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Bellezza
Primi salitori
ignoti. Ripetuta da Umberto Bado, Paolo Giacobbe e Pierre Vezzoli il 2/02/11
Autore scheda
Umberto Bado
Versante
nord ovest
Lunghezza dislivello
90m
Difficoltà
II/5+/M6
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